I papillomavirus costituiscono un gruppo di DNA-virus, in grado di infettare diverse specie di animali (bovina, canina,coniglio) e l’uomo (human-PV).
Nel gruppo umano si riconoscono circa 120 genotipi di HPV capaci di causare alterazioni epiteliali a carico della cute (condilomi) e delle mucose: per lo più con caratteristiche di benignità e transitorietà, ma anche patologie preinvasive e invasive.
Classificazione di HPV
Si distinguono diverse tipologie di HPV: HPV a basso rischio oncogeno (LR-HPV), HPV ad alto rischio oncogeno(HR-HPV) e HPV a medio rischio.
I genotipi a basso rischio (tipi 6,11,40,42,43.44,55 e70) sono responsabili di lesioni benigne, come i condilomi ano-genitali.
I genotipi ad alto rischio (tipi 16,18,31,33,35,39,45,51,52,56,58,59 e 66) sono associati alle lesioni preinvasive ed invasive della portio insieme ad altre lesioni preneoplastiche e neoplastiche che coinvolgono il tratto ano-genitale, come ad esempio il carcinoma del pene, della vulva, della vagina, dell’ano.
La persistenza dell’infezione con tipi ad alto rischio di HPV (HR-HPV) è la condizione necessaria per lo sviluppo del carcinoma della cervice e dei suoi precursori. Il carcinoma della cervice uterina è attribuibile nella quasi totalità dei casi (99%) ad HPV. In questo contesto solo l’infezione da HPV ad alto rischio ha rilevanza clinica, per cui il termine “Test HPV” nello screening indica la ricerca di sequenze dei soli HR-HPV.
Efficacia del test HPV
I risultati degli studi clinici randomizzati sull’applicazione di test molecolari per la ricerca di HPV nei programmi di screening hanno dimostrato che in donne di età superiore a 30 anni il test HPV è più efficace del Pap test, circa la capacità di rilevare la presenza o il rischio di sviluppare carcinomi e lesioni di alto grado.
Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione (PNP 2014-2018) prevede che le Regioni riconvertano i loro programmi di screening dal Pap test al test HPV per le donne al di sopra dei 30-35 anni, seguendo il protocollo definito nel rapporto di Health Technology Assessment (HTA) già pubblicato nel 2012. L’aggiornamento delle linee guida europee ha visto l’introduzione del test HPV di screening con un protocollo assolutamente analogo a quello riportato nel documento HTA italiano: test HPV da solo (non cotesting) e Pap test di triage solo nelle donne HPV positive.
Il protocollo raccomandato è il seguente:
– se il test HPV è negativo, la donna verrà invitata a ripetere il test di screening dopo cinque anni
– se il test HPV è positivo, si esegue il Pap test di triage e, nel caso in cui è negativo, il protocollo prevede la ripetizione del test HPV a 1 anno; se invece il pap-test di triage è positivo, il protocollo prevede l’esecuzione di una colposcopia immediata.