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Peonia

Che cos’è la peonia?

La peonia è una pianta appartenente al genere Paeonia, l’unico facente parte della famiglia delle Paeoniaceae. La radice e, più di rado, i fiori e i semi vengono impiegati a scopo medicinale.

 

A cosa serve la peonia?

La peonia sembra essere in grado di bloccare l’azione di molecole prodotte dall’organismo in grado di causare crampi muscolari. Inoltre, le viene attribuita la capacità di prevenire la coagulazione del sangue e di agire come antiossidante.

Questo rimedio naturale viene consigliato contro crampi muscolari, gotta, artrosi, febbre, patologie delle vie respiratorie, tosse, dolori mestruali, sindrome dell’ovaio policistico, sindrome premestruale, epatite virale, cirrosi epatica, disturbi allo stomaco, aterosclerosi, spasmi, pertosse, epilessia, dolori causati dai nervi, mal di testa e sindrome da affaticamento cronico. Inoltre, a volte la peonia viene impiegata per stimolare il ciclo mestruale e indurre il vomito. Gli studi scientifici che hanno dimostrato la sua efficacia e i suoi benefici non sono però sufficienti a certificare la validità di questi e altri suggerimenti d’utilizzo.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

La peonia sembrerebbe in grado di indurre un aborto stimolando le contrazioni uterine e il flusso mestruale; per questo motivo la sua assunzione durante la gravidanza è sconsigliata. Inoltre, non ci sono informazioni certe sulla sicurezza della sua assunzione durante la fase di allattamento. Per questi motivi si consiglia di consultare il proprio medico e il pediatra.

La peonia, inoltre, potrebbe essere controindicata per le persone che soffrono di disturbi emorragici, poiché sembra essere in grado di rallentare la coagulazione del sangue; pertanto potrebbe essere necessario interromperne l’assunzione in caso di interventi chirurgici programmati o trattamento con anticoagulanti o antiaggreganti in corso. Altra terapia con cui potrebbe interferire è quella a base di fenitoina poiché la peonia può ridurre la quantità di questo principio attivo nell’organismo, aumentando il rischio di convulsioni. In caso di dubbi si consiglia di rivolgersi a un medico. Infine, l’assunzione di peonia può causare disturbi allo stomaco.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

 

Ortosifon

Che cos’è l’ortosifon?

L’ortosifon o ortosiphon (nome scientifico Ortosiphon stamineus) è un piccolo albero perenne dai fiori bianco-violacei. Si tratta di una pianta molto diffusa nei Paesi del sud est asiatico, soprattutto in Indonesia, Pakistan e India. Viene comunemente denominato anche “tè di Giava”.

 

A cosa serve l’ortosifon?

Il principale principio attivo di questa pianta è l’ortosifonina, contenuta nelle foglie: si tratta di un glicoside di colore bianco-giallastro, una sostanza nota soprattutto per il suo effetto diuretico. Oltre all’ortosifonina, questa pianta contiene anche molte altre sostanze, tra cui flavonoidi, saponine, oli essenziali, acidi organici e potassio.

Gli estratti di ortosifon svolgono soprattutto funzioni diuretiche, favorendo l’attività renale nell’eliminazione dei liquidi in eccesso. L’ortosifon stimola in particolare l’eliminazione di acido urico, cloro e scorie metaboliche azotate: per questo viene utilizzato per provocare un’effetto diuretico e depurativo e soprattutto nei casi di fosfaturia, nefrolitiasi (renella) e cistite. Poiché l’assunzione di prodotti a base di ortosifon consente di raddoppiare le quantità di sodio e potassio eliminate tramite la diuresi, questo prodotto incide positivamente sulla ritenzione idrica e può quindi essere impiegato per trattare disturbo. L’ortosifon sembrerebbe inoltre avere anche un leggero effetto antibatterico sulle vie urinarie. Inoltre, vari studi hanno evidenziato che gli estratti di questa pianta possono avere effetti colagoghi (facilitano la produzione e l’espulsione della bile permettendo così il corretto funzionamento del fegato) e ipocolesterolemizzanti (riducono i livelli di colesterolo nel sangue).

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Data la notevole azione diuretica dei prodotti a base di ortosifon, se ne sconsiglia l’assunzione nelle ore serali. L’ortosifon agisce inoltre come antagonista dell’adrenalina, degli estratti ipofisari ed epatici e dei sali biliari e potenzia l’azione dei farmaci diuretici. Non deve essere assunto in concomitanza a preparati a base di salvia e dalle soggetti di età inferiore ai 18 anni. A scopo cautelativo, si consiglia di non assumere il prodotto durante gravidanza e allattamento.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

 

Olio di semi di zucca

Che cos’è l’olio di semi di zucca?

E’ un particolare olio che si ricava dalla spremitura dei semi della zucca (Cucurbita pepo). Molto impiegato anche in ambito culinario, l’olio di semi di zucca è rinomato per le proprietà benefiche che il suo consumo genererebbe.

 

A cosa serve l’olio di semi di zucca?

Le proprietà benefiche che deriverebbero dal suo utilizzo sono numerose. I semi di zucca sono particolarmente ricchi di betasteroli, sostanze strutturalmente simili agli androgeni e agli estrogeni. Proprio per la presenza dei betasteroli, l’olio di semi di zucca sarebbe in grado di abbassare il livello di colesterolo nel sangue, ridurre i sintomi collegati alla carenza estrogenica nella post-menopausa (soprattutto relativamente alla riduzione delle vampate di calore, del male di testa e dei dolori a livello articolare) e di alleviare la sintomatologia connessa all’ingrossamento della prostata (ipertrofia prostatica), come disturbi alla minzione (frequente, notturna, urgente, intermittente), ritenzione urinaria, mancato svuotamento della vescica.

Secondo alcune ricerche la sua somministrazione comporterebbe inoltre l’incremento dei valori del colesterolo buono e la l’abbassamento dei valori della pressione arteriosa, e avrebbe effetto protettivo nei confronti del sistema cardiaco.

Attualmente non risultano claim autorizzati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specificatamente riferiti ai prodotti a base di olio di semi di zucca.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

La sua assunzione, in base ai dati attualmente disponibili, non risulta avere alcun effetto collaterale e risulta ben tollerato dalle persone di ogni età. Sebbene in fase di gravidanza e di allattamento il suo consumo mediante la normale alimentazione risulti sicuro, è invece raccomandabile evitare l’utilizzo di integratori a base di questa sostanza, atteso che non sono ancora stati accertati gli eventuali effetti che il consumo di quantità maggiori potrebbe provocare. Ad oggi non sono ancora noti casi di interazione con medicinali o altre sostanze. È opportuno che ci si astenga dall’uso dell’olio di semi di zucca in caso di ipersensibilità certa o presunta verso il prodotto.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate all’interno di questo articolo sono solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del proprio curante. Al fine di garantirsi un’alimentazione equilibrata e corretta è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio medico o di un esperto di nutrizione.

 

Omega 3

Che cosa sono gli omega 3?

Gli omega 3 sono grassi polinsaturi essenziali. In particolare, il loro precursore (l’acido alfa-linolenico, ALA) non può essere sintetizzato dall’organismo, e deve quindi essere assunto attraverso il cibo.

Le loro principali fonti sono i pesci grassi come le acciughe, le aringhe, lo sgombro, il salmone, le sardine, lo storione, la trota e il tonno, ricchi soprattutto degli omega 3 EPA (acido eicosapentaneoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Fonti vegetali come le noci, i semi di lino e il loro olio e l’olio di soia sono invece ricche di ALA.

 

A cosa servono gli omega 3?

Gli omega 3 sono indicati per esempio per combattere i trigliceridi alti, l’artrite reumatoide, la depressione, l’Alzheimer e altre forme di demenza, la sindrome da deficit di attenzione-iperattività e l’asma.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha respinto molti dei claim proposti in merito, ma ha approvato quelli secondo cui:

  • l’acido alfa-linolenico (ALA) contribuisce a mantenere nella norma i livelli di colesterolo nel sangue;
  • gli omega 3 EPA e DHA contribuiscono alla funzionalità del cuore;
  • gli omega 3 DHA assunto durante la gravidanza contribuisce al normale sviluppo dell’occhio del feto.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Secondo l’ultima revisione dei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) l’assunzione di omega 3 occupare tra lo 0,5 e il 2% del fabbisogno energetico quotidiano a qualsiasi età. Se si decide di farlo per mezzo di integratori possono presentarsi anche effetti collaterali come difficoltà digestive e gas intestinali, soprattutto se la fonte di omega 3 è l’olio di pesce.

Inoltre, si ricorda che gli omega 3 possono aumentare il rischio di emorragie; per questo motivo, prima di assumerli si consiglia di chiedere il parere del proprio medico per escludere che eventuali patologie o problemi di salute di cui si soffre o i farmaci che si assumono, li rendano controindicati. Inoltre, è sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore in fase di gravidanza e allattamento al seno.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Pappa reale

Che cos’è la pappa reale?

La pappa reale è una sostanza dalle proprietà ricostituenti rappresentata dalla secrezione prodotta da alcune ghiandole delle api operaie, che verrà utilizzata per nutrire la larva che diventerà regina.

 

A cosa serve la pappa reale?

Le proprietà nutrienti della pappa reale dipendono dalla sua particolare comoposizione.

In media la papa reale è formata da:

  • acqua (60-70%)
  • proteine (12-15%)
  • grassi (3-6%)
  • vitamine, sali e aminoacidi (2-3%)

 

L’esperienza suggerisce che la pappa reale esplica un’azione terapeutica nel caso di molteplici disturbi. Essa viene pertanto proposta in caso di:

  • asma
  • febbre da fieno
  • malattie epatiche
  • pancreatite
  • disturbi del sonno
  • sindrome premestruale
  • ulcere gastriche
  • malattie renali
  • fratture
  • sintomi della menopausa
  • malattie dermatologiche
  • ipercolesterolemia (=colesterolo alto nel sangue)

Inoltre la pappa reale è considerata un tonico dall’effetto antietà e in grado di migliorare l’efficienza del sistema immunitario.

Nonostante alcuni studi suggeriscano che si potrebbe trattare di un rimedio utile per la salute in generale, soprattutto in virtù delle sue proprietà di tonico e ricostituente, al momento non risultano claim approvati dall’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) che certifichino i benefici della pappa reale. Non sono consentite pertanto affermazioni propagandistiche riguardanti le proprietà terapeutiche della pappa reale che potrebbero condizionare eventuali consumatori, dal momento che non esistono studi adeguati che stabiliscano con certezza l’efficacia della pappa reale in riferimento a quanto di seguito specificato.

 

In sintesi, l’Autorità non ha approvato i claim secondo cui la pappa reale:

  • ristora il corpo
  • ha un’azione ricostituente e nutritiva e rifornisce il corpo di energia, conferendo maggiore vitalità specie dopo un’influenza o altre malattie o durante i cambi di stagione
  • aumenta la resistenza alle infezioni, poichè migliora l’attività del sistema immunitario, lo rende più forte ed efficiente
  • agisce da antibiotico naturale, pertanto può essere utilizzato nel trattamento delle infezioni batteriche
  • ha proprietà antispastiche e toniche, aumenta la resistenza allo stress e promuove il metabolismo
  • migliora l’appetito
  • migliora il senso di benessere
  • migliora lo stato del sistema cardiovascolare
  • stimola le capacità della mente e agisce da antidepressivo naturale, migliorando il tono dell’umore
  • aumenta l’adattamento del corpo alle condizioni di stress estremo
  • regola il funzionamento delle ghiandole endocrine
  • promuove la produzione di latte
  • contiene sostanze che fanno bene alla pelle
  • normalizza il metabolismo
  • aiuta a migliorare la respirazione tissutale
  • aiuta in caso di fatica
  • aiuta a sentirsi carichi di energie
  • aiuta a bilanciare i lipidi nel sangue
  • stimola la circolazione del sangue
  • difende dai radicali liberi, esplicando proprietà antiossidanti

Avvertenze e possibili controindicazioni

Nonostante l’esperienza dimostri l’efficacia della pappa reale nel trattamento di un gran numero di disturbi, prima della sua assunzione è sempre opportuno chiedere consiglio al medico o al pediatra.

Poichè non esistono studi adeguati circa il profilo di sicurezza della pappa reale in caso di gravidanza e allattamento, è bene chiedere consiglio al proprio medico prima di assumerla in tali condizioni.

La pappa reale potrebbe, inoltre, essere controindicata:

  • in caso di dermatite
  • in caso di pressione bassa
  • in caso di trattamento con l’anticoagulante warfarin, in quanto potrebbe potenziarne l’effetto

La pappa reale potrebbe scatenare gravi reazioni in chi soffre d’asma o di allergia alle api o ai loro prodotti.

 

Disclaimer

Le informazioni sopra riportate rappresentano solo indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

 

Omega 6

Che cosa sono gli omega 6?

Gli omega 6 sono grassi polinsaturi essenziali. In particolare, il loro precursore (l’acido linoleico) non può essere sintetizzato dall’organismo, quindi deve essere assunto tramite l’alimentazione.

 

A cosa servono gli omega 6?

Gli omega 6 sono consigliati per vari motivi, soprattutto per ridurre il rischio cardiovascolare, il colesterolo totale e quello buono, per aumentare il colesterolo buono e prevenirei tumori.

Attualmente, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha approvato alcun claim che giustifichi questi o altri consigli d’uso, anzi, ha negato l’approvazione a claim secondo cui:

  • l’acido linoleico è necessario per il sistema immunitario e aiuta a mantenere nella norma i livelli di lipidi nel sangue;
  • l’acido linoleico contribuisce allo sviluppo mentale e cognitivo;
  • l’acido linoleico è importante per la corretta funzionalità vascolare;
  • l’olio di enotera contenente omega 6 a lunga catena aiuta a conservare la mobilità articolare;
  • l’omega 6 a lunga catena acido gamma-linolenico (GLA) promuove l’elasticità e la giovinezza della pelle, aiuta a mantenerla idratata e contribuisce al benessere delle donne;
  • l’acido linoleico da olio di oliva nutre la pelle;
  • l’omega 6 acido gamma-linolenico, insieme agli omega 3, è un valido aiuto per le donne durante le mestruazioni, la sindrome premestruale e la menopausa.

Inoltre, l’EFSA non ha approvato il claim secondo cui un rapporto ottimale tra omega 3 e omega 6 nell’alimentazione (ossia con rapporto 1:5-1:8) è essenziale per un corretto funzionamento dell’organismo e del sistema immunitario.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Ad oggi non si conoscono condizioni in cui l’assunzione di omega 6 potrebbe interferire con alcuni medicinali e secondo l’ultima revisione dei LARN (i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) la loro assunzione dovrebbe soddisfare il 4-8% del fabbisogno energetico quotidiano a qualsiasi età.

Prima di assumere integratori a base di omega 6 si consiglia di consultare il proprio medico, poiché tali prodotti potrebbero essere controindicati in soggetti con trigliceridi alti, in fase di gravidanza o allattamento.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

 

Ossido nitrico

Che cos’è l’ossido nitrico?

L’ossido nitrico è un gas prodotto naturalmente dall’organismo, per consentire la comunicazione fra le cellule.

 

A cosa serve l’ossido nitrico?

L’ossido nitrico controlla la circolazione sanguigna e numerose altre funzioni a livello di cervello, polmoni, fegato, reni, stomaco, muscoli e altre strutture. La sua azione prevede anche la regolazione del rilascio di ormoni e neurotrasmettitori, come per esempio l’adrenalina.

L’assunzione di questo gas sotto forma di integratori alimentari – o, meglio, quella di integratori a base dei suoi precursori: l’arginina e la citrullina – sembra in grado di aumentare la crescita dei muscoli, migliorare il flusso sanguigno verso i tessuti e ridurrei tempi di recupero dopo lo sforzo fisico. Inoltre, può essere utile agli sportivi per migliorare le performance, soprattutto per aumentare il carico di lavoro, prolungare la durata dell’esercizio, ridurre l’affaticamento durante alle namenti intensi, aumentare le energie a disposizione e l’utilizzo del glucosio nonché aumentare la cosiddetta pompa muscolare, quel fenomeno in base al quale l’aumento del flusso sanguigno ai muscoli li fa apparire più grandi e più forti e donando loro un aspetto estetico migliore.

L’ipotesi alla base è che il consumo di arginina durante l’attività fisica faccia perdere l’efficacia al naturale ciclo arginina-ossido nitrico-citrullina, facendo scendere i livelli di ossido nitrico al di sotto dei livelli ideali. L’assunzione di integratori aiuta poi a far fronte a questo fenomeno, ma attualmente non esistono prove scientifiche valide che dimostrino lareale efficacia dell’ossido nitrico nel miglioramento delle performance fisiche.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

In realtà, gli integratori di ossido nitrico sono integratori di arginina o di citrullina; è quindi necessario fare attenzione ai possibili effetti collaterali causati dall’assunzione di tali molecole. L’assunzione di arginina può causare episodi di dissenteria, causare debolezza e indurre nausea.

Inoltre, prima di assumere integratori per aumentare i livelli di ossido nitrico circolanti nell’organismo è necessario chiedere consiglio al proprio medico, soprattutto in caso di problemi cardiovascolari o alterazioni della pressione sanguigna.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Olio di ricino

Che cos’è l’olio di ricino?

L’olio di ricino è un olio di origine vegetale che viene estratto dai semi di una pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, il cui nome botanico è Ricinus communis. I semi di ricino, se ingeriti, rappresentano un veleno mortale, ma il processo di estrazione permette di ottenere un olio non contaminato da sostanze tossiche.

 

A cosa serve l’olio di ricino?

L’olio di ricino viene utilizzato con diversi scopi:

  • come emetico (ossia per indurre il vomito)
  • nel trattamento della costipazione, grazie al suo effetto lassativo, poichè stimola la peristalsi e comporta un aumento dei movimenti dell’intestino. Tale effetto è considerato anche fin troppo potente, tanto che nel corso degli anni il ricorso all’assunzione di olio di ricino per via orale si è significativamente ridotto a favore dell’uso di altri prodotti efficaci nel trattamento della costipazione, ma meno potenti

Nonostante le proprietà dell’olio di ricino siano ampiamente riconosciute, non risulta che l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia approvato alcun claim specifico (che dovrebbe fornire indicazioni precise circa le indicazioni alimentari e sulla salute) per certificare le proprietà e i benefici dei prodotti a base di olio di ricino.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Prima di iniziare ad assumere olio di ricino, è opportuno chiedere consiglio al medico, soprattutto in caso di:

  • appendicite
  • sintomi di appendicite, come nausea, vomito e dolori improvvisi all’addome
  • emorragie rettali
  • blocco intestinale o improvvise alterazioni della funzionalità intestinale che durano da più di due settimane

 

L’assunzione di olio di ricino può essere associata a fastidiosi effetti collaterali, riconducibili per lo più al tratto gastrointestinale, come: dolori o crampi allo stomaco o all’intestino, nausea, diarrhea e debolezza.

La possibilità di reazioni allergiche è invece considerata rara, ma non può essere esclusa.

Poichè non esistono ancora studi adeguati circa il profilo di sicurezza del prodotto durante la gradivanza, salvo diverse indicazioni l’assunzione di olio di ricino è controindicata durante la gravidanza.

Non risultano invece prove definitive della sicurezza o della pericolosità dell’assunzione di olio di ricino durante l’allattamento al seno; anche in questo caso, prima di procedere con l’assunzione, è importante consultarsi con il proprio medico o con il pediatra, che potranno valutare il rapporto tra benefici e rischi connessi all’assunzione della sostanza.

Infine, si sconsiglia l’uso ripetuto di olio di ricino, a causa delle sue potenti proprietà lassative. In particolare, l’assunzione abituale di olio di ricino è controindicata nei bambini di età inferiore ai 10 anni. Anche l’utilizzo ripetuto da parte di individui di età superiore ai 60 anni è sconsigliato, perchè potrebbe aggravare i problemi intestinali di cui si soffre.

 

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Le informazioni sopra riportate rappresentano solo indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

 

Papaya fermentata

Che cosa è la papaya fermentata?

La papaya fermentata è ricavata dal frutto esotico della papaya sottoposta a lunga fermentazione e poi ridotta in polvere.

 

A cosa serve la papaya fermentata?

Le caratteristiche attribuite alla papaya fermentata – anche se ancora da verificare scientificamente – e che valgono a questo prodotto il fatto di essere presente in diversi integratori sono numerose. La proprietà fondamentale della papaya fermentata consisterebbe nella sua potenzialità antiossidante – è proprio il processo di fermentazione cui viene sottoposta la papaya a ottimizzarne il contenuto in antiossidanti – difendendo le cellule dell’organismo dai danni causati dall’azione nociva dei radicali liberi e, in contemporanea, facilitando la riparazione dei danni cellulari già presenti. Come conseguenza delle sue proprietà antiossidanti, la papaya fermentata parrebbe avere anche proprietà anti-tumorali e anti-invecchiamento. Altri studi attribuiscono ai prodotti a base di papaya fermentata effetti anti-cellulite, anti-rughe e di protezione per vene e arterie. Secondo altri studi, inoltre, sarebbe in grado di ridurre vari tipi di stati infiammatori e di tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue.

Attualmente, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha ancora approvato claim specifici per prodotti a base di papaya fermentata.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Integratori a base di papaya fermentata sono reperibili in commercio in forma di tavolette masticabili, compresse, capsule e bustine da sciogliere in acqua. Gli effetti collaterali comprendono nausea e gonfiori. È importante ricordare che la papaya fermentata può abbassare i livelli di glicemia nel sangue: è quindi necessario che le persone con bassi livelli di zuccheri nel sangue o in cura con farmaci per abbassare la glicemia prestino particolare attenzione nell’assunzione di prodotti a base di questa sostanza. Si consiglia di evitare di consumare papaya fermentata in caso di ipersensibilità certa o presunta alla papaya e in caso di allergia al lattice (in caso di allergia al lattice è molto probabile essere allergici anche alla papaya: la papaya contiene infatti chitinasi, sostanze associate alla sindrome lattice-frutta). Si consiglia di evitare l’assunzione di papaya anche in gravidanza e allattamento.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Patchouli

Che cos’è il patchouli?

Il patchouli è un olio essenziale estratto dalle foglie essiccate, da quelle giovani e dai germogli di Pogostemon cablin, pianta originaria delle aree tropicali del continente asiatico appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.

 

A cosa serve il patchouli?

Pare che l’olio di patchouli sia in grado di aiutare a proteggere da alcune infezioni causate da batteri o funghi. Se ne consiglia l’uso per combattere raffreddore e problemi gastrointestinali come dolori addominali, nausea, vomito e dissenteria. Inoltre, viene impiegato contro emicrania e alito cattivo, soprattutto quando quest’ultimo è associato al consumo di alcolici. Infine, l’olio di patchouli viene consigliato anche per combattere i tumori ed è un ingrediente molto utilizzato dall’industria cosmetica.

Studi scientifici hanno dimostrano l’efficacia e i benefici dell’olio di patchouli ma non sono però sufficienti a certificare la validità di questi e altri consigli d’uso. Solo ulteriori studi potranno verificare se alla base di questi suggerimenti c’è una vera ragion d’essere.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Attualmente non si conoscono condizioni in cui l’utilizzo di olio di patchouli potrebbe interferire con l’assunzione di medicinali o alcune sostanze. In caso di dubbi, prima di utilizzare a un medicinale a base di questa sostanza, si consiglia di consultare il proprio medico.

In generale, pare che consumato in quantità alimentari, l’olio di patchouli sia sicuro, ma non si può però dire altrettanto nel caso in cui venga assunto in dosi medicinali: le informazioni a disposizione non sono infatti sufficienti a garantirne la sicurezza.

La scarsità di prove scientifiche non consente nemmeno di definire la sicurezza dell’utilizzo di prodotti a base di patchouli in fase di gravidanza e durante l’allattamento al seno. Per questo motivo, si consiglia, come per l’assunzione di qualsiasi altro integratore durante queste fasi delicate della vita, prima di utilizzare l’olio di patchouli di chiedere consiglio al proprio medico o al pediatra che ha in cura il bambino.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

 

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