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Aumento dell’appetito

L’aumento dell’appetito è una condizione fisica che si presenta nel momento in cui la quantità di cibo che consumiamo normalmente non soddisfa più e per calmare il senso di fame si è portati a nutrirsi maggiormente.

Questa specifica condizione può rappresentare una vera e propria risposta fisiologica del proprio corpo a determinate cause di varia origine. Pu ad esempio verificarsi nei bambini e negli adolescenti durante i periodi di maggiore crescita o per recuperare energie dopo attività particolarmente impegnative.

In altre situazione si evidenzia invece un aumento dell’appetito può essere un sintomo della presenza di alcune condizioni mediche (intolleranze alimentari, sindrome premestruale, ansia, depressione, stress) o dell’uso di alcuni farmaci. Sono stati riscontrati anche alcuni casi in cui l’aumento dell’appetito può essere strettamente legato a fattori emotivi.

 

Quali malattie sono associabili all’aumento dell’appetito?

Le patologie che si possono associare all’aumento dell’appetito sono le seguenti:

  • Ansia
  • Depressione
  • Intolleranze alimentari
  • Sindrome premestruale
  • Stress

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro l’aumento dell’appetito?

I rimedi atti a fermare l’aumento dell’appetito e per limitare i danni che possono derivarne in termini di aumento di peso possono essere identificati anche in pratiche di buon senso quotidiano come bere un bicchiere d’acqua prima di ogni pasto, che aumenta il senso di sazietà o mangiare cibi “croccanti” (come sedano, finocchio e carote crudi, ma anche i legumi cotti) i quali aumentani il senso di sazietà, lo stesso vale anche per brodi e zuppe. Avere sempre a disposizione snack spezza fame salutari e poco calorici, come frutta e verdura, evitando cibi ipercalorici e poveri di nutrienti.

 

Con l’aumento dell’appetito quando rivolgersi al proprio medico?

Se la condizione persiste o in presenza di una delle patologie associate (vedere elenco patologie associate).

Aprassia

L’aprassia è una problematica neuropsicologica per cui il soggetto che vi soffre, pur non dovendo subire paralisi, atassia o demenza, manifesta evidenti difficoltà o sistematiche incapacità nell’eseguire movimenti volontari.

La gran parte dei soggetti colpiti da questa condizione non è consapevole del proprio deficit.

Il termine aprassia deriva dal greco antico “a-praxìa”, dove il prefisso “a” è un alfa privativo che indica una negazione e “praxìa” significa “fare” – e significa, letteralmente, “impossibilità a fare”.

 

Quali malattie sono associabili all’aprassia?

Le patologie che si possono associare all’aprassia sono le seguenti:

  • il morbo di Alzheimer
  • il morbo di Parkinson
  • lesioni cerebrovascolari
  • lesioni del corpo calloso

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro l’aprassia?

Le cure prospettabili per l’aprassia sono fondati sulla riabilitazione fisica, basta solo pensare che le figure di riferimento sono comunemente riconosciute nei terapisti fisici, i terapisti occupazionali e i logopedisti. Attualmente una terapia farmacologica specifica mirata alla risoluzione dei sintomi di questo disturbo non è stata ancora individuata.

Anche se l’aprassia si classifica tra le malattie neuropatologiche invalidanti, alcune forme meno severe tendono a risolversi spontaneamente.

 

Con l’aprassia bisogna rivolgersi al proprio medico?

Se si subisce un forte trauma o ci si trova in presenza di una delle patologie associate come quelle esposte nell’elenco delle patologie associate ed è sempre meglio rivolgersi al proprio medico per un consulto.

Batteriuria

La batteriuria è la massiccia presenza batterica nelle urine (appena emesse). Dal momento che le urine, a differenza delle feci, sono sterili, la presenza di batteri è un importante indice di probabili infezioni in corso a carico del tratto urinario.

 

Quali malattie sono associabili a batteriuria?

Le patologie che si possono associare alla presenza della batteriuria sono le seguenti:

  • Cistite
  • Clamidia
  • Pielonefrite
  • Trichomonas
  • Uretrite

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro la batteriuria?

Il trattamento della batteriuria è base di antibiotici. Nei giorni della cura antibiotica è importante e assolutamente decisivo riposare molto e mantenere un buono stato di idratazione, con anche tè e tisane perché l’assunzione di molti liquidi aiuta infatti a diluire la presenza dei batter nella vescica e a facilitarne l’espulsione.

 

Con la batteriuria quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di batteriuria è sempre bene rivolgersi al proprio medico per avere un consiglio sul da farsi.

Blefaroptosi

La blefaroptosi nota anche come “ptosi palpebrale” è una condizione medica che si presenta con l’abbassamento parziale o totale della palpebra superiore dell’occhio. SI tratta di una patologia che può presentarsi anche come bilaterale ad entrambi gli occhi, e in questo caso il difetto ha origine congenita, ma più spesso interessa un solo occhio (in questo caso il difetto è “acquisito”).

La forma acquisita della blefaroptosi è originata dalla paralisi o dalla lesione dei muscoli e dei nervi generalmente deputati al movimento della palpebra.

Le situazioni di lesioni possono essere identificabili con una o più cause dovute a varie condizioni quali traumi, infiammazioni, invecchiamento (blefaroptosi senile o legata all’età), presenza di altre problematiche mediche (orzaiolo, calazio, cefalea, ictus, malattie neurologiche o muscolari, diabete, cefalea), abuso di alcune sostanze stupefacenti. La belfaroptosi può essere di diversi gradi, presentarsi in forma nettamente più leggera o anche coprire in modo sostanziale e toale la pupilla, l’iride e altre parti dell’occhio limitando la visione.

 

Quali malattie sono associabili?

Le patologie che si possono associare alla blefaroptosi sono le seguenti:

  • Botulismo
  • Calazio
  • Cefalea
  • Diabete
  • Ictus
  • Infiammazioni
  • Malattie muscolari
  • Malattie neurologiche
  • Miastenia gravis
  • Orzaiolo
  • Traumi

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro la blefaroptosi?

Nei casi in cui non sia possibile eliminare la causa della blefaroptosi è necessario ricorrere alla correzione chirurgica con cui è possibile migliorare sia la visione che l’aspetto estetico.

 

Con la blefaroptosi quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di trauma o in presenza della diagnosi di una delle patologie associate (vedere elenco patologie associate).

Bocca amara

La bocca amara può rappresentare il sintomo numerosi disturbi medici, principalmente infezioni e infiammazioni, ma anche traumi. Tuttavia non si può escludere neanche una causa identificabile in una conseguenza poco piacevole dell’assunzione di farmaci o dell’esposizione a fattori ambientali che possono interferire con il senso del gusto dando così luogo ad una sgradevole sensazione di amaro in bocca.

 

Quali malattie sono associabili alla bocca amara?

Le patologie che si possono associare alla bocca amara sono le seguenti:

  • Calcoli cistifellea
  • Ernia iatale
  • Gastrite
  • Reflusso gastroesofageo
  • Tumore allo stomaco
  • Ulcera peptica

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro la bocca amara?

In linea di massima la sensazione di bocca amara è solo uno stato temporaneo che si esaurisce con la soluzione e l’eliminazione della causa che la scatena. In caso di reflusso gastroesofageo, ad esempio, potrebbe essere utile adottare uno stile di vita e accorgimenti alimentari adatti a ridurre i sintomi del disturbo.

 

Con bocca amara quando rivolgersi al proprio medico?

Se la sensazione di bocca amara non si risolve nell’arco di poco tempo è bene rivolgersi al medico per identificarne le cause.

Bocca secca

La bocca secca, conosciuta anche come secchezza delle fauci o “xerostomia”, è uno stato che presenta la secchezza della mucosa orale causata dalla diminuzione dell’assenza di flusso di saliva. Si tratta di una problematica che spesso può presentare nelle casistiche più gravi alcune difficoltà nella deglutizione di cibi solidi e anche disfunzioni nell’elaborazione della parola.

Le cause che possono essere alla base del disturbo sono diverse, fra cui cause emotive, assunzione di alcune tipologie di farmaci come antistaminici o diuretici, presenza di specifiche patologie come la scialoadenite, la sindrome di Sjögren, il diabete, l’ipertiroidismo, fino ad arrivare a traumi che possono causare lesioni alle ghiandole salivari.

 

Quali malattie sono associabili alla bocca secca?

Le patologie che si possono associare alla presenza della bocca secca sono le seguenti:

  • Diabete
  • Disturbi psicologici (depressione ed ansietà)
  • Fibrosi cistica
  • Ipertiroidismo
  • Morbo di Parkinson
  • Parotite (orecchioni)
  • Scialoadenite
  • Sindrome di Sjögren
  • Traumi

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro la bocca secca?

Molti tra i soggetti afflitti da questa particolare problematica riferiscono di trovare sollievo nell’utilizzo di spray umettanti artificiali in grado di imitare l’effetto della saliva e nell’uso di chewing gum (stimolano la produzione della saliva). E’ altamente consigliabile smettere di fumare, umidificare l’ambiente in cui vive e respirare con il naso anziché con la bocca.

 

Con la bocca secca quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di trauma violento o in presenza di una delle patologie associate (vedi elenco patologie associate).

Bolle

Le bolle sono piccoli sacchetti con all’interno dei liquidi che il più delle volte iniziano a svilupparsi su cute o mucose raggiungendo i 5-10 millimetri di diametro. In molti casi si rompono facilmente rilasciando sull’epidermide il loro contenuto, che si può solidificare lasciando una crosta giallastra.

 

Quali malattie sono associabili alle bolle?

Le patologie che si possono associare alle bolle sono le seguenti:

  • Acne
  • Allergia da contatto
  • Dermatite
  • Dermatofitosi
  • Eritema solare
  • Fuoco di Sant’Antonio
  • Geloni
  • Herpes simplex
  • Impetigine
  • Lichen planus
  • Pemfigo volgare
  • Scabbia
  • Ustioni
  • Varicella

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro le bolle?

Sono attualmente disponibili sul mercato numerose tipologie di prodotti che aiutano a contrastare l’insorgere delle bolle associate a disturbi specifici, come l’herpes labiale. Si consiglia comunque di chiedere consiglio a un esperto per comprendere la natura delle bolle e scegliere di conseguenza il rimedio più adatto.

 

Se si hanno le bolle quando occorre rivolgersi al proprio medico?

È consigliabile rivolgersi al medico ogni qualvolta si abbia a che fare con bolle di origine sconosciuta sulla pelle.

Braccia gonfie

Le braccia gonfie possono essere intese come il chiaro sintomo di una reazione infiammatoria le cui cause mediche possono essere identificabili con traumi, assunzione di farmaci o cattive abitudini, in particolare il fumo.

 

Quali malattie sono associabili alle braccia gonfie?

Le patologie che si possono associare alle braccia gonfie sono le seguenti:

  • Aneurisma
  • Artrite reumatoide
  • Cellulite
  • Dermatomiosite
  • Infezioni
  • Insufficienza renale
  • Insufficienza venosa
  • Linfedema
  • Linfoadenopatie
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Polimiosite
  • Reazioni allergiche
  • Scleroderma
  • Scompenso cardiaco
  • Sindrome di Raynaud
  • Tromboflebite
  • Trombosi venosa profonda
  • Vasculite

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro le braccia gonfie?

Il rimedio più efficace in presenza di sintomatica che si presenti con le braccia gonfie dipende in primis dalla causa scatenante. Potrebbe essere necessario smettere di assumere dei farmaci o, al contrario, iniziare una terapia farmacologica. Altre volte può essere utile la fisioterapia. Solo dopo una diagnosi corretta è possibile identificare l’approccio più adatto al caso.

 

Con le braccia gonfie quando rivolgersi al proprio medico?

Se le braccia gonfie non sono un problema passeggero è bene chiedere consiglio al proprio medico. In caso di traumi è invece opportuno rivolgersi al Pronto Soccorso.

Bradicinesia

La bradicinesia è una problematica che consiste in un vero e proprio rallentamento dei movimenti volontari, anche dei più banali come ad esempio camminare, i quali non riescono ad essere più gestiti dal soggetto che soffre per questa specifica problematica disfunzionale. Alla base del disturbo c’è una carenza a livello cerebrale di dopamina, molecola fondamentale per il controllo dei movimenti volontari.

Nella maggior parte dei casi la problematica compare in modo graduale e diventa più grave con il passare del tempo, complicando quindi sempre di più la messa in atto di azioni tanto semplici quanto quotidiane.

 

Quali malattie sono associabili alla bradicinesia?

Le patologie che si possono associare alla bradicinesia sono le seguenti:

  • Morbo di Parkinson

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro la bradicinesia?

Attualmente non è conosciuta una cura definitiva per questa patologia associata alla malattia di Parkinson. Tuttavia, farmaci come la levodopa o gli agonisti dopaminergici possono ridurla aumentando i livelli cerebrali di dopamina.

 

Con bradicinesia quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di bardicinesia persistente è bene sottoporre il problema al proprio medico.

Brividi

I brividi sono delle rapide contrazioni muscolari causate dal corpo umano in situazioni in cui tenta di alzare la sua temperatura. In genere sono associati alla febbre o possono anticiparne la comparsa. In molti casi sono il sintomo di un’infezione.

 

Quali malattie sono associabili ai brividi?

Le patologie che si possono associare a brividi sono le seguenti:

  • Attacco di Panico
  • Calcoli cistifellea
  • Calcoli renali
  • Colecistite
  • Dengue
  • Ebola
  • Epididimite
  • Eritema solare
  • Fuoco di Sant’Antonio
  • Gastroenterite virale
  • Influenza
  • Malaria
  • Meningite
  • Orchite
  • Orzaiolo
  • Pancreatite
  • Peritonite
  • Pielonefrite
  • Pleurite
  • Polmonite
  • Prostatite
  • Salmonella
  • Scarlattina
  • Scialoadenite
  • Sepsi
  • Shock settico
  • Tonsillite
  • Toxoplasmosi
  • Tubercolosi
  • Varicella

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro i brividi?

Le situazioni che prevedono stati di brividi associati solo a una febbre blanda basta riposare e bere molti liquidi per mantenere un buon livello di idratazione. In caso, invece, di febbre alta possono essere utili impacchi tiepidi e farmaci antinfiammatori.

 

Con brividi quando rivolgersi al proprio medico?

Se i brividi sono associati a una febbre molto alta o che non accenna a diminuire è bene contattare il medico. Allo stesso modo è bene chiedere il consulto di un esperto se compaiono anche tosse, fiato corto, dolori o bruciori addominali, minzione frequente, rigidità del collo, confusione, irritabilità o indolenza.

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