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Succo di mirtillo

Che cos’è il succo di mirtillo?

Il succo di mirtillo è il succo estratto dai frutti della pianta del mirtillo, appartenente alla famiglia delle ericacee. In ambito fitoterapico, in genere, il mirtillo nero viene utilizzato per le sue presunte potenzialità benefiche per l’organismo umano; il mirtillo rosso sembra essere invece avere proprietà terapeutiche inferiori.

 

A cosa serve il succo di mirtillo?

Il mirtillo nero è particolarmente ricco di sostanze benefiche per l’organismo umano come antociani (sostanze con importanti proprietà antiossidanti), pectine (fibre alimentari solubili) e tannini (sostanze in grado di migliorare la tonicità delle pareti dei vasi sanguigni e dotate di proprietà leggermente antinfiammatoria). Oltre che un’ottima fonte di vitamina C, questo frutto è una delle migliori fonti naturali di antiossidanti e sembra in grado di proteggere la vescica e il tratto urinario (soprattutto riduce il rischio di infezioni batteriche) e sembra favorire la digestione.

Al succo di mirtillo vengono attribuiti diversi benefici per l’organismo – anche se sono ancora da dimostrare dal punto di vista scientifico – tra cui proprietà anti-invecchiamento e preservazione della salute delle vie urinarie e dei vasi sanguigni e, soprattutto, dei capillari oculari. Il succo di mirtillo è indicato per prevenire disturbi oculari legati alla visione crepuscolare e notturna, per proteggere la retina da eventuali danni e contro la fragilità capillare oculare; per migliorare la circolazione sanguigna e lenire disturbi come vene varicose ed emorroidi; nonché per ridurre disturbi associati alle infezioni del tratto urinario. Grazie alle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e migliorative della tonicità delle pareti dei vasi sanguigni, il succo di mirtillo può essere un valido aiuto per combattere i disturbi cardiovascolari.

Attualmente non l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha approvato claim specifici sui prodotti a base di succo di mirtillo. I suggerimenti d’uso secondo cui il succo di mirtillo comporterebbe una vasta gamma di benefici per la salute è stata rifiutata a causa della mancanza di sufficienti prove scientifiche.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’assunzione di succo di mirtillo risulta ben tollerata dalla maggior parte delle persone. Se ne sconsiglia il consumo alle persone che soffrono di ipersensibilità certa o presunta verso questo frutto. Può avere effetti ipoglicemizzanti.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Soluzioni di carboidrati ed elettroliti

Che cosa sono le soluzioni di carboidrati ed elettroliti?

Le soluzioni di carboidrati ed elettroliti –note anche come “sport drink” – sono bevande che mirano a rifornire l’organismo di nutrienti e liquidi. La composizione può variare molto a seconda dei casi.

 

A cosa servono le soluzioni di carboidrati ed elettroliti?

Le soluzioni di carboidrati ed elettroliti possono essere indicate per far fronte al dispendio di nutrienti legato all’attività fisica. Alcuni contengono, per esempio, miscele di carboidrati che vengono assorbiti in modo indipendente e che sarebbero in grado di far fronte alla velocità con cui l’organismo consuma gli zuccheri, migliorerebbero le prestazioni sportive e favorirebbero il benessere gastrointestinale.

Gli elettroliti, invece, sono utili per promuovere l’assunzione di liquidi durante la fase di esercizio. Inoltre consentono di sopperire alle cospicue perdite

di minerali, che possono verificarsi quando si suda molto.

 

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha però approvato i claim secondo cui le soluzioni di carboidrati ed elettroliti aiuterebbero a ridurre gli sforzi da compiere durante l’esercizio poiché:

  • aiutano a mantenere le capacità durante esercizi prolungati;
  • aiutano a migliorare le performance riducendo lo sforzo percepito;
  • aiutano a mantenere alta la motivazione e ad aumentare la sensazione di piacere;
  • aumentano la resistenza e il tempo necessario per esaurire le energie e ritardare così la fatica;
  • controllano la glicemia;
  • forniscono ai muscoli carboidrati per rifornire le scorte di glicogeno.

 

L’Efsa ha invece autorizzato i claim secondo cui tali soluzioni:

  • contribuiscono a mantenere alte le prestazioni durante l’attività fisica prolungata;
  • migliorano l’assorbimento di acqua durante l’attività fisica.

Questi claim possono essere utilizzati solo per soluzioni che contengono 80-350 Cal/l sotto forma di carboidrati e 460-1.150 mg/l di sodio, hanno un’osmolarità di 200-330 mOsm/kg di acqua e in cui almeno il 75% dell’energia deriva da carboidrati che inducono un’elevata risposta glicemica (come glucosio e saccarosio).

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Gli integratori non sono sostituti di un’alimentazione varia. Prima di assumerli è necessario consultare il proprio medico per escludere possibili controindicazioni.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Teanina

Che cos’è la teanina?

La teanina è un aminoacido presente nel tè verde.

 

A cosa serve la teanina?

La teanina ha una struttura molto simile a quella del glutammato, un aminoacido naturalmente presente nelle proteine dell’organismo umano coinvolto anche nella trasmissione degli impulsi nervosi. Pare che questa sostanza sia in grado di esercitare effetti simili a quelli di questo aminoacido. Inoltre, pare sia in grado di bloccare alcuni effetti collaterali del glutammato.

Fra gli usi proposti della teanina troviamo il trattamento dell’ansia e dell’ipertensione. Inoltre, la sua assunzione viene suggerita come prevenzione dell’Alzheimer e per rendere più efficaci alcuni farmaci antitumorali. Al momento tuttavia, le prove in merito all’efficacia dell’assunzione di teanina a tali scopi sono considerate insufficienti.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha approvato i claim secondo cui la teanina sarebbe un valido aiuto per migliorare le capacità cognitive, la concentrazione e l’attenzione, a mantenere uno stato di rilassamento ottimale, a supportare il rilassamento (senza causare sonnolenza) e a mantenere un sonno salutare, ad alleviare lo stress (anche fisico) e a mantenere un benessere psico-fisico ottimale. Inoltre, l’Efsa non ha approvato i claim secondo cui la teanina eserciterebbe un effetto neuroprotettivo, agirebbe come antagonista della caffeina e sarebbe utile a chi pratica sport.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

La teanina sembra ridurre la pressione del sangue; per questo motivo potrebbe aumentare l’effetto dei farmaci antipertensivi. Inoltre, potrebbe ridurre l’effetto dei farmaci che esercitano un effetto stimolante sul cervello.

In generale, l’assunzione per via orale di prodotti contenenti teanina è considerata sicura, purché prosegua solo per periodi brevi; in genere vengono assunti una sola volta a settimana per tre settimane di seguito. Non è invece noto se assumerli per periodi più lunghi sia sicuro.

Non ci sono informazioni affidabili in merito alla sicurezza dell’assunzione di prodotti a base di teanina durante la gravidanza e l’allattamento. In generale, si consiglia di consultare sempre il proprio medico prima di assumere integratori in queste delicate fasi della vita.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Spirea

Che cos’è la spirea?

La spirea, detta anche olmaria, è una pianta (Filipendula ulmaria) appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

 

A cosa serve la spirea?

La spirea è una pianta ricca di tannini, molecole cui viene attribuita la capacità di ridurre infiammazioni e muco. Al suo interno sono contenute buone quantità di salicilati, composti simili all’acido acetilsalicilico presente nell’aspirina. Per questo motivo i prodotti a base di questa pianta sono indicati in caso di raffreddore, bronchite, disturbi allo stomaco, bruciori gastrici, ulcera peptica e problemi alle articolazioni, come la gotta. Inoltre, sono consigliati per aumentare la produzione di urina e in qualità di germicidi in caso di infezioni alla vescica.

Le informazioni scientifiche a disposizione sono però insufficienti per certificare l’efficacia dell’assunzione di spirea a tali propositi. Inoltre, per il momento l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha autorizzato alcun claim che giustifichi tali suggerimenti d’utilizzo.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’assunzione di spirea potrebbe aumentare l’efficacia e gli effetti collaterali dell’aspirina. Inoltre, contiene molecole simili al trisalicilato di magnesio e colina e al salsalato, per cui potrebbe amplificare l’efficacia e gli effetti collaterali dei medicinali che li contengono. Infine, la spirea riduce la velocità di eliminazione dei narcotici e quindi anche in questo caso potrebbe aumentare l’efficacia e gli effetti collaterali dei medicinali che li contengono.

Nella maggior parte dei casi l’assunzione di spirea, se effettuata secondo le modalità consigliate, è considerata sicura. Sono comunque presenti possibili effetti collaterali come nausea, sensazione di malessere ai polmoni e rash cutanei. Inoltre, un’assunzione prolungata potrebbe causare sangue nelle feci, vomito, acufeni, problemi renali e altri effetti collaterali. Sembra anche che la spirea sia in grado di stimolare le contrazioni uterine e la sua assunzione potrebbe quindi aumentare il rischio di aborto; per questo motivo si consiglia di non assumerla durante la gravidanza.

Questa pianta è poi controindicata in caso di asma perché potrebbe aggravarla causando spasmi polmonari. Infine, non bisogna sottovalutare il rischio di reazioni allergiche, soprattutto in caso di allergia all’aspirina.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Tribulus terrestris

Che cos’è il Tribulus terrestris?

Il Tribulus terrestris è una pianta appartenente alla famiglia delle Zygophyllaceae, i cui frutti, foglie e radici vengono impiegati per ottenere prodotti a uso medicinale.

 

A cosa serve il Tribulus terrestris?

Pare che il Tribulus terrestris contenga molecole in grado di controllare i livelli ormonali. Tuttavia, non esistono prove della sua capacità di aumentare le quantità di ormoni (in particolare di testosterone) nell’organismo umano. Più in generale, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), non ha ancora approvato alcun claim che ne giustifichi l’assunzione.

Il Tribulus terrestris viene comunque suggerito come possibile aiuto contro vari problemi di salute. Fra i suggerimenti d’uso troviamo il trattamento dei disturbi renali (per esempio i calcoli), problemi dermatologici (dermatite atopica, psoriasi e scabbia), disfunzioni sessuali maschili (disfunzione erettile e spermatorrea), problemi cardiocircolatori (angina, ipertensione, colesterolo alto e anemia), problemi dall’apparato digerente (coliche, flatulenza, costipazione e vermi), stomatite, mal di gola, gonorrea, epatite, infiammazioni, reumatismi, lebbra, tosse, emicrania, vertigini, sindrome da affaticamento cronico e tumori (soprattutto al naso). Inoltre, il Tribulus terrestris viene indicato per aumentare il desiderio sessuale, migliorare le performance atletiche, stimolare l’appetito, migliorare l’umore, stimolare la produzione di latte e come astringente e tonico.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Il Tribulus terrestris potrebbe esercitare un’azione simile a quella dei farmaci diuretici; per questo potrebbe ridurre la capacità dell’organismo di eliminare il litio. In caso di assunzione di questo farmaco è quindi necessario consultare il proprio medico prima di assumere anche prodotti a base di Tribulus terrestris. Inoltre, l’assunzione di questa pianta potrebbe portare a cali del livello di zuccheri nel sangue. Per questo motivo potrebbe aumentare l’effetto dei farmaci antidiabetici.

Il Tribulus terrestris è considerato sicuro se utilizzato a breve termine, ma può essere controindicato durante la gravidanza e l’allattamento, in caso di problemi alla prostata, in presenza di diabete e in caso di interventi chirurgici programmati.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

 

Teobromina

Che cos’è la teobromina?

La teobromina è un alcaloide purinico presente nei semi delle piante del cacao (Theobroma cacao), della cola e nelle foglie di tè (Thea sinensis). La fonte principale di questa sostanza sono i semi di cacao, mentre nelle noci di cola e nelle foglie di tè la concentrazione è minore.

La teobromina è un isomero (uguale formula molecolare, ma differenti disposizioni degli atomi nelle molecole) della teofillina, dalla quale differisce per la diversa posizione di un gruppo metilico.

Per quanto riguarda la produzione di teobromina, a partire dai semi di cacao, è possibile estrarla dai gusci preventivamente privati dei grassi, per spremitura o mediante solventi. In alternativa, la teobromina può essere prodotta per via sintetica.

 

A cosa serve la teobromina?

Le proprietà attribuite alla teobromina e che le valgono il fatto di essere presente in diversi integratori sono numerosi. Innanzitutto, è indicata per i suoi effetti stimolanti a livello del sistema nervoso centrale. Inoltre, è nota per le sue proprietà cardiocinetiche e vasodilatatorie, soprattutto dei vasi coronarici. Agendo direttamente sui tubuli renali esplica anche una blanda attività diuretica; infine, secondo diversi studi, è in grado di agire come sedativo di affezioni non gravi a carico delle vie respiratorie superiori (sarebbe un ottimo aiuto soprattutto come sedativo della tosse) e può aiutare a ridurre i sintomi dell’asma. Per quanto riguarda le applicazioni topiche, la teobromina viene inserita in molte creme per il trattamento delle adiposità localizzate, oltre che in alcuni integratori energetici.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’assunzione appropriata e secondo le dosi consigliate di teobromina è considerata generalmente sicura e ben tollerata dalla maggior parte dei soggetti. Sebbene l’effetto psico-stimolante sia circa dieci volte inferiore a quello della caffeina, a dosi elevate questa sostanza può comportare sintomi simili a quelli da abuso di caffeina, tra cui irrequietezza, tremori, ansia, sudorazione, aritmie, perdita di appetito, nausea, vomito, riduzione del sonno.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Spirulina

Che cos’è la spirulina?

La spirulina è un’alga azzurra che cresce nelle acque di laghi salati africani e messicani e in alcuni laghi d’acqua dolce.

 

A cosa serve la spirulina?

Sembra che la spirulina fosse utilizzata come alimento già dai tempi degli Aztechi. Oggi, venduta sotto forma di compresse, polvere, fiocchi o aggiunta ad alimenti trasformati, è utilizzata come fonte di vitamina B12 e proteine di origine non animale. I benefici che le sono stati attribuiti sono numerosi: prevenzione dei tumori, cura delle infezioni, lotta alle allergie (per esempio la febbre da fieno), protezione del fegato, aiuto per migliorare i livelli del colesterolo nel sangue, promozione del dimagrimento e molti altri.

Alcune ricerche scientifiche suggeriscono che quest’alga azzurra potrebbe aumentare la produzione delle cellule del sistema immunitario coinvolte nella lotta alle infezioni e che potrebbe aiutare a combattere alcune patologie croniche, ma per il momento l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha approvato alcun claim che giustifichi questi o altri suggerimenti d’utilizzo dei prodotti contenenti spirulina.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

La tipologia di vitamina B12 presente nella spirulina sembra non essere facilmente assorbibile dall’organismo umano. Inoltre, pur essendo ricchi di proteine, gli integratori a base di spirulina assunti nelle dosi raccomandate e considerate sicure non riescono a soddisfare i fabbisogni dell’organismo; da questo punto di vista legumi, frutta secca e cereali sembrano essere fonti di proteine vegetali migliori e meno costose.

È importante assicurarsi che la spirulina non sia contaminata da microcistine o anatossine, sostanze tossiche che possono causare effetti collaterali come mal di stomaco, nausea, vomito, danni al fegato, debolezza, sete, tachicardia, shock e, nei casi più gravi, decesso. Inoltre, è necessario tener presente che la spirulina può assorbire i metalli pesanti. Per questo motivo, si consiglia di acquistare solo prodotti sicuri.

L’assunzione di spirulina potrebbe essere controindicata in caso di gotta, patologie autoimmuni, calcoli renali, gravidanza o allattamento ed è da evitare in caso di fenilchetonuria.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Riso rosso fermentato

Che cos’è il riso rosso fermentato?

Trattasi del prodotto della fermentazione del riso effettuata dal lievito Monascus purpureus.

 

A cosa serve il riso rosso fermentato?

Un’opportuna fermentazione arricchisce il prodotto finale di sostanze simili ai farmaci più impiegati per combattere il colesterolo alto (le statine) che possono aiutare ad abbassare il livello di colesterolo e di trigliceridi nel sangue. Per tale motivo il riso rosso fermentato è indicato per mantenere nella norma i livelli di colesterolo (in mancanza di altre problematiche) e per ridurli quando ci si deve già confrontare con situazioni di colesterolo alto. Viene altresì proposto anche contro l’indigestione e la diarrea, per rendere migliore la circolazione del sangue, e per promuovere la salute sia di milza che di stomaco.

L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha autorizzato il claim secondo cui la monacolina K presente al suo interno contribuirebbe al mantenimento dei livelli ematici di colesterolo nella norma. Tale claim può però essere applicato solo nel caso di prodotti che apportano una quantità giornaliera di monacolina K da riso rosso fermentato pari a 10 mg. Il consumatore finale deve essere inoltre reso edotto del fatto che gli effetti benefici possono essere ottenuti con una sua assunzione pari a 10 mg/dì.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Tale sostanza potrebbe avere effetti collaterali a livello epatico; perciò ne è sconsigliata l’assunzione in caso di problemi al fegato, se si è consumatori di alcolici e in caso di concomitanti terapie che possano, a loro volta, danneggiare tale organo. Esso potrebbe inoltre interagire con i trattamenti a base di ciclosporine e gemfibrozil mentre utilizzarlo unitamente alle statine potrebbe aumentare il rischio di effetti collaterali; non solo: farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4 potrebbero ridurre la sua velocità di degradazione. Infine, sia il riso rosso fermentato che la niacina, potrebbero influenzare la salute dei muscoli e assumerli in contemporaneamente potrebbe aggravare il rischio di problemi a livello muscolare.

Il suo impiego in fase di gravidanza è sconsigliato, mentre non si hanno precise informazioni sui suoi possibili effetti nel corso dell’allattamento.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione equilibrata e sana è sempre raccomandabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

Resveratrolo

Che cos’è il resveratrolo?

Si tratta di una sostanza che viene prodotta naturalmente da varie piante (come, ad esempio, more, cacao e vite) a scopo protettivo nei confronti di agenti patogeni, quali batteri o funghi. È un fenolo non flavonoide.

 

A cosa serve il resveratrolo?

Il resveratrolo rientra all’interno dell’elenco del Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Le attività biologiche del resveratrolo sono numerose, sebbene molte – sotto il profilo scientifico – siano ancora da validare. Avrebbe difatti capacità antiossidanti e antinfiammatorie, risulterebbe protettivo per i vasi sanguigni e sarebbe in grado di innescare una serie di processi coinvolti sia nella regolazione del ciclo cellulare che nella riparazione del DNA. Da alcuni studi risulterebbe inoltre che i soggetti che seguono una dieta ricca in tale sostanza risulterebbero meno esposti al rischio di contrarre malattie cardiovascolari ed il cancro. Nello specifico la sua capacità antiossidante adiuverebbe la protezione delle cellule dai danni cagionati dai radicali liberi e, grazie a tale sua proprietà, aiuterebbe a combattere l’invecchiamento della pelle.

Non risultano claim approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specificatamente rivolti ai prodotti a base di resveratrolo. La proposta dell’indicazione secondo cui tale sostanza, grazie alla sua attività antiossidante, proteggerebbe le cellule dai danni causati dai radicali liberi e aiuterebbe a combattere l’invecchiamento della pelle è stata sinora rifiutata a causa dell’assenza di certe prove scientifiche che la giustifichino.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Dal momento che ad oggi sono ancora pochi gli studi condotti sull’assunzione di resveratrolo, non risulta facile elencare gli eventuali effetti collaterali, soprattutto nel lungo periodo. Le ricerche sinora condotte non hanno comunque evidenziato alcun effetto collaterale grave anche in caso di assunzioni a dosi massicce. Parrebbe tuttavia che il resveratrolo interferisca con i medicinali fluidificanti (come il warfarin) e con farmaci anti-infiammatori non steroidei (come l’aspirina e ibuprofene), incrementando il rischio di sanguinamento.

È qui opportuno evidenziare come, nella maggior parte degli integratori a base di resveratrolo attualmente in commercio, i dosaggi siano di solito molto inferiori a quelli che si sono dimostrati utili in fase di esperimento.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non possono sostituire in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

Ribosio

Che cos’è il ribosio?

Il ribosio (in particolare il D-ribosio) è uno zucchero naturalmente presente nell’organismo, utilizzato a scopo medicinale.

 

A cosa serve il ribosio?

Pare che l’assunzione di ribosio sia in grado di prevenire l’affaticamento muscolare legato ad alcune malattie genetiche che impediscono una sufficiente produzione di energia da parte dell’organismo. Inoltre, gli viene attribuita la proprietà di rifornire energia aggiuntiva al cuore durante l’attività fisica praticata da pazienti affetti da patologie cardiache.

L’impiego di questo zucchero è indicato sia per migliorare le performance atletiche e aumentare l’energia a disposizione dei muscoli, sia per ridurre i sintomi di disturbi come la sindrome da affaticamento cronico, la fibromialgia, le malattie coronariche, la carenza di AMPD e la malattia di McArdle (o deficit di miofosforilasi).

Per il momento, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha approvato alcun claim che giustifichi questi o altri suggerimenti d’uso, anzi, ha negato l’autorizzazione al claim secondo cui il ribosio migliorerebbe le performance atletiche e le capacità di recupero dopo l’esercizio aiutando a rigenerare l’ATP nei muscoli, aiuterebbe a conservare le energie cellulari, stimolerebbe il recupero dopo un’attività intensa e sarebbe un importante base di partenza per l’energia cellulare.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’assunzione contemporanea di ribosio e insulina potrebbe ridurre in modo eccessivo i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, il ribosio potrebbe interferire con i farmaci antidiabetici, diminuendo eccessivamente i livelli di zuccheri.

Se assunto per un breve periodo, il ribosio sembra essere sicuro, anche se può causare effetti collaterali come dissenteria, disturbi allo stomaco, nausea, emicrania e ipoglicemia. Non ci sono invece informazioni attendibili in merito alla sicurezza della sua assunzione a lungo termine né per garantire la sicurezza della sua assunzione durante la gravidanza o l’allattamento. In caso di dubbi si consiglia di consultare il proprio medico, che sarà in grado di fornire le indicazioni del caso e indicare altre eventuali controindicazioni. Il ribosio potrebbe infatti essere sconsigliato in caso di diabete, ipoglicemia o interventi chirurgici programmati.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

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