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Fame

La fame è un concetto e una situazione fisica che si ricollega alla sensazione derivante dall’impoverimento di sostanze nutritive nell’organismo e che produce lo stimolo a introdurne di nuove. La fame si presenta come un sistema polifunzionale di sensazioni piuttosto sgradevoli che possono essere associabili a varie tipologie di dolore, localizzato principalmente nella regione epigastrica. Può essere accompagnata da spasmi (contrazioni ripetute e involontarie, più o meno violente e prolungate) delle pareti dello stomaco, accompagnate da dolore. La sensazione della fame innesca nell’uomo la necessità di procurarsi del cibo.

 

Quali situazioni mediche o malattie sono associabili alla fame?

Le condizioni che si possono associare alla fame sono le seguenti:

  • Diabete
  • Gastrite

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure per la fame?

La soluzione più semplice da attuare in caso di fame è ovviamente introdurre cibo nell’organismo al fine di alleviare i morsi dell’appetito e calmare gli spasmi gastrici. In presenza, però, di condizioni che possono causare la sensazione di fame è bene chiedere consiglio a un medico. In caso di gastrite, ad esempio, mangiare non sempre risolve la sensazione di fame (che non è dovuta dall’assenza di cibo nello stomaco, ma all’acidità tipica della gastrite) e alcuni cibi possono addirittura peggiorare il disturbo. In caso di diabete o gravidanza, poi, potrebbero esserci delle specifiche indicazioni da seguire nell’alimentazione che è meglio non trasgredire.

 

Con la fame bisogna rivolgersi al proprio medico?

In presenza di una delle malattie associate (vedere elenco malattie associate) è bene chiedere consulto al proprio medico di fiducia.

Escara

L’escara è una lesione cutanea caratterizzata dalla presenza di una crosta formata da siero, sangue o pus. Può essere friabile o molto dura ed è la conseguenza della morte delle cellule mediante necrosi. Caratteristica delle ustioni gravi, può anche presentarsi dopo l’assunzione di determinati medicinali, a seguito di un congelamento, di alcune infezioni o a causa del morso di alcuni serpenti.

 

Quali patologie possono essere associate all’escara?

Le malattie che si possono associare all’escara sono:

Fuoco di Sant’Antonio

Impetigine

Intossicazione da antrace

Ustioni

È bene tener presente che non si tratta di un elenco esaustivo e si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Quali sono i rimedi contro l’escara?

Di norma l’escara cade da sola lasciando una cicatrice. In casi gravi può essere necessaria la rimozione chirurgica.

 

In caso di escara, quando è necessario rivolgersi a un medico?

Se l’escara circonda completamente un arto può causare un’ischemia pericolosa per l’arto stesso e per le dita. In tal caso, o se si infetta, è necessario consultare il proprio medico per valutare se è necessario rimuoverla chirurgicamente.

Esantema

L’esantema è un’irritazione della pelle che si manifesta sotto forma di arrossamenti, ispessimenti o vescicole a volte associati a prurito o dolore. In certi casi compare improvvisamente, in altri si sviluppa nell’arco di più giorni. Alcuni geni possono predisporre all’insorgenza.

 

Quali patologie possono essere associate all’esantema?

Le malattie che si possono associare all’esantema sono:

Allergie

Dermatite da contatto

Ebola

Fuoco di Sant’Antonio

Mollusco contagioso

Mononucleosi

Morbillo

Rosolia

Scarlattina

Sepsi

Sifilide

Tifo

Vaiolo

Varicella

È bene tener presente che non si tratta di un elenco esaustivo e si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Quali sono i rimedi contro l’esantema?

Nella maggior parte dei casi l’esantema scompare dopo poco tempo, ma esistono anche casi in cui lo sfogo cutaneo dura per un periodo di tempo più lungo e richiede un trattamento a lungo termine. I possibili rimedi sono l’uso di prodotti emollienti, lozioni, creme al cortisone per ridurre il gonfiore o antistaminici in caso di prurito. Per stabilire quale sia il più adatto è necessario identificare la causa alla base del problema.

 

In caso di esantema, quando è necessario rivolgersi al proprio medico?

Si consiglia di consultare il proprio medico se l’esantema ha un brutto aspetto, se è particolarmente fastidioso, se non sparisce da solo in poco tempo o se è associato ad altri sintomi.

Eruttazione

L’eruttazione è una situazione di ‘espulsione tramite la bocca dell’aria in eccesso presente nello stomaco. Si tratta di un riflesso naturale all’ingestione di aria mentre si mangia, si beve o si fuma. In alcuni casi può però essere associata a disturbi come il reflusso gastroesofageo, una gastrite o un’infezione da Helicobacter Pylori.

 

Quali sono le situazioni patologiche associabili all’eruttazione?

Le patologie che si possono associare a eruttazione sono le seguenti:

  • Ernia iatale
  • Gastrite
  • Indigestione
  • Infezione da Helicobacter pylori
  • Reflusso gastroesofageo
  • Tumore allo stomaco
  • Ulcera gastrica
  • Ulcera peptica

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure per l’eruttazione?

I soggetti che soffrono di episodi frequenti di eruttazione possono trovare un valido supporto nelle azioni di contrasto a tale fenomeno nel mangiare e bere lentamente, evitare le bevande gassate, la birra, le gomme da masticare e le caramelle dure, non fumare, prendersi cura di un eventuale problema di reflusso e nel caso in cui si porti la dentiera verificare che si adatti bene alle gengive.

 

Bisogna andare dal dottore si soffre di eruttazione?

È sempre consigliabile chiedere consulto al medico quando l’eruttazione diventi un problema cronico e se è associata a sintomi come diarrea, dolore addominale grave o costante, sangue nelle feci, cambiamento nel colore delle feci o nella frequenza delle evacuazioni, perdita di peso non giustificabile o dolore al petto.

Erosioni cutanee

Quando si parla di erosioni cutanee si fa riferimento a delle specifiche lesioni nella parte più superficiale della pelle che si contraddistinguono per la perdita di parti di epidermide per via di traumi di varia entità, nonostante le condizioni che le causano più frequente siano identificabili con patologie dermatologiche, specialmente di tipo infettivo. Le erosioni compaiono per effetto di malattie che causano vescicole, come le afte (stomatiti) del cavo orale. Si parla anche di escoriazioni e ulcere che identificano due tipologie più gravi di erosione cutanea.

 

Quali situazioni patologiche sono associabili alle erosioni cutanee?

Le principali patologie che si possono associare sono le seguenti:

  • Epidermolisi bollosa
  • Herpes simplex
  • Pemfigo volgare
  • Porfiria

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure contro le erosioni cutanee?

Soventemente le erosioni non hanno bisogno di particolari trattamenti. Nei casi di soggetti affetti da erosioni interne al cavo orale si consigliano trattamenti per le stomatiti che prevedono risciacqui con acqua e bicarbonato di sodio, l’utilizzo di pomate o gel antidolorifici, l’assunzione di integratori a base di zinco e vitamina B12.

Nella rimanente casistica registrata, possono rivelarsi estremamente utili gli usi di pomate, ad uso locale, a base di antibiotici e agenti che favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Bisogna proteggerle dall’aria per evitare le infezioni e facendo attenzione a mantenere asciutta la zona.

 

Alla presenza del sintomo quando rivolgersi al proprio medico?

È necessario avvisare il proprio medico curante se il sintomo persiste per più di 7-10 giorni e in special modo se è associato a febbre, dolore e altri sintomi improvvisi.

Eritromelalgia

L’eritromelalgia in linea di massima è considerabile una particolare situazione patologica o anche come il sintomo non principale di un’altra malattia, generalmente legata a difetti della coagulazione, diabete, gotta e sclerosi multipla. Il sintomo appare come un bruciore intenso, generalmente lamentato anche come un dolore urente, associato a calore e arrossamento tipicamente localizzato su mani, piedi, volto, orecchie e ginocchia. Il sintomo corrisponde ad una anomala vasodilatazione dei vasi sanguigni periferici.

 

Quali sono le situazioni patologiche generalmente associabili all’eritomelagia?

Le principali patologie che si possono associare sono le seguenti:

  • Artrite reumatoide
  • Diabete
  • Gotta
  • Ipertensione
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Policitemia vera
  • Sclerosi multipla
  • Trombosi venosa profonda
  • Trombocitemia
  • Vene varicose

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono trattamenti per l’eritomelagia?

Un trattamento valido che possa supportare la situazione e arrecare sollievo ai soggetti che soffrono del disturbo sopra indicato è raffreddare la parte con il ghiaccio, immergendola in acqua fredda oppure con l’ausilio di un ventilatore.

 

Alla presenza del sintomo quando rivolgersi al proprio medico?

La manifestazione improvvisa del sintomo, soprattutto se associata a calore e a macchie sulla pelle, deve essere subito comunicata al medico curante.

Esoftalmo

L’esoftalmo è una condizione in cui il bulbo oculare sporge dall’orbita. Alla sua base possono esserci diverse condizioni che portano all’aumento del volume del contenuto dell’orbita stessa.

 

Quali sono le situazioni associabili all’esoftalmo?

Le patologie che si possono associare a esoftalmo sono le seguenti:

  • Aneurisma arterovenoso
  • Ipertiroidismo
  • Morbo di Basedow
  • Tumori

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono trattamenti per l’esoftalmo?

Dal momento che esiste un’ampia varietà di cause scatenanti il disturbo sopra descritto, la cura migliore per le situazioni sintomatiche del disturbo dipende in primis dal motivo che origina il tutto ed è dunque essenziale identificare la causa specifica alla base dell’esoftalmo. A volte il problema può essere ridotto da un’opportuna terapia contro l’ipertiroidismo, altre volte può essere necessario un intervento chirurgico. In alcuni casi il medico può prescrivere l’assunzione di corticosteroidi.

 

Con esoftalmo quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di esoftalmo è necessario rivolgersi all’oculista per identificare le cause del problema e, quindi, il trattamento migliore.

Dolore testicolare

Il dolore ai testicoli noto anche come dolore allo scroto, la sacca che contiene i testicoli può rivelarsi una situazione fastidiosa ma temporanea e anchelieve, causata da problemi transitori come urti, infiammazioni, pressioni o abbigliamento troppo aderente. Quando il dolore è prolungato e non c’è una causa specifica è necessario prestare attenzione al sintomo e parlarne tempestivamente con il proprio medico, poiché potrebbe essere collegato a patologie come la neuropatia diabetica o il tumore. Il dolore testicolare può irradiarsi anche verso l’inguine e l’addome.

 

Quali situazioni patologiche sono associabili al dolore testicolare?

Le principali patologie associate al problema sono le seguenti:

  • Calcoli renali
  • Criptorchidismo (testicolo ritenuto)
  • Epididimite
  • Ernia inguinale
  • Idrocele
  • Nevralgia del Pudendo
  • Neuropatia diabetica
  • Orchite
  • Prostatite
  • Spermatocele
  • Tumore ai testicoli
  • Torsione testicolare
  • Varicocele

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Ci sono cure per il dolore testicolare?

Una cura per alleviare la sindrome dolorosa della zona testicolare è identificabile solo dietro chiedere consiglio del medico di famiglia o un consulto ad uno specialista. Solo dopo un approfondimento diagnostico sarà possibile inquadrare la causa specifica.

Una soluzione efficace ai casi lievi e transitori potrebbe essere utile l’utilizzo di farmaci antinfiammatori e l’applicazione di impacchi freddi. Il consiglio è quello di evitare abiti troppo aderenti che consentono una valida azione riducente circa l’infiammazione della zona affetta da questa sindrome dolorosa proprio perché calore e umidità sono inoltre nocivi alla salute dell’apparato riproduttivo.

 

Bisogna chiedere al proprio medico?

In caso in cui il dolore sia successivo a un trauma o a una contusione è necessario ricorrere alle cure mediche presso un Pronto Soccorso. È bene sapere che la torsione testicolare, uno dei problemi collegati al dolore testicolare, è una condizione medica grave che necessita di un intervento di emergenza per evitare gravi conseguenze all’apparato riproduttivo.

È necessario rivolgersi urgentemente al medico se si avverte la presenza, al tatto, di un nodulo nello scroto, se il sintomo è associato a febbre, se lo scroto risulta rosso, gonfio e fa male per più di un’ora, se il dolore è acuto e improvviso, se si è stati a contatto con una persona affetta da orecchioni (parotite) e se si presenta vomito o nausea.

Dolore pelvico

Il dolore pelvico è una sindrome dolorosa dall’intensità varia che si percepisce a livello della pelvi, ossia la struttura anatomica che comprende la cavità del bacino e gli organi e tessuti in essa contenuti. I motivi scatenanti alla base del dolore pelvico sono diverse e sono perlopiù da ricondurre a problematiche connesse all’apparato riproduttivo. Anche un trauma subito in questa regione può scatenare questo dolore.

Il dolore pelvico, varia in base alla causa che ne è alla base, può manifestarsi in modo continuo oppure mediante spasmi (contrazioni intermittenti e ripetute più o meno prolungate) con picchi di dolore acuto alternati a fasi di assenza di dolore. A volte il dolore può irradiarsi alla parte bassa della schiena.

 

Quali situazioni patologiche sono associabili al dolore pelvico?

Le patologie che possono risultare associate al dolore pelvico sono le seguenti:

  • Appendicite
  • Ascesso perianale
  • Cancro al collo dell’utero
  • Carcinoma della cervice uterina
  • Clamidia
  • Cisti ovariche
  • Endometriosi
  • Gonorrea
  • Gravidanza ectopica
  • Malattia infiammatoria pelvica
  • Sindrome premestruale
  • Tumore dell’ovaio
  • Traumi

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono rimedi contro il dolore pelvico?

Dal momento che le malattie associabili alla sindrome dolorosa della zona pelvica sono tante e variano di molto tra loro, al fine di riuscire effettivamente a identificare la cura migliore e realmente efficace alla risoluzione del dolore stesso è importante capire quale sia la condizione medica che ne è alla base e agire su questa. Il consulto con il proprio medico, ed eventualmente con gli opportuni specialisti, consentirà di arrivare a diagnosi e terapie corrette. In caso di gravidanza e sindrome premestruale il riposo favorisce il recupero.

 

Con il dolore addominale quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di trauma o se si è a rischio per una delle patologie associate (vedere elenco patologie associate).

Dolore oculare

Il dolore oculare è una sindrome dolorosa che si presenta a livello dell’occhio, spesso accompagnata da altre tipologie sintomatiche quali occhi rossi, lacrimazione, gonfiore delle palpebre o manifestarsi in solitaria. In linea di massima nel primo caso si tratta di una patologia strettamente connessa all’occhio (congiuntivite, uveite, glaucoma, allergie), mentre nel secondo caso si tratta di un dolore “riflesso”, il dolore viene cioè avvertito a livello dell’occhio, ma in realtà è dovuto ad altre condizioni mediche (come l’infiammazione del nervo trigemino causata, a sua volta, da sinusite o Herpes). Può manifestarsi con andamento continuo oppure intermittente.

 

Quali malattie sono associabili al dolore oculare?

Le patologie che possono risultare associate al dolore oculare sono le seguenti:

  • Allergia da contatto
  • Astigmatismo
  • Blefarite
  • Calazio
  • Cefalea
  • Cheratocono
  • Congiuntivite
  • Dacriocistite
  • Dengue
  • Emicrania
  • Glaucoma
  • Herpes simplex
  • Herpes zoster oftalmico
  • Infiammazione del nervo trigemino
  • Malattia da graffio di gatto
  • Neurite ottica
  • Orzaiolo
  • Retinoblastoma
  • Sindrome dell’occhio secco
  • Sinusite
  • Toxoplasmosi
  • Trauma
  • Ulcera corneale
  • Ustioni
  • Uveite

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure per il dolore oculare?

Le cure contro il dolore oculare dipendono in via principale dalla causa scatenante alla base di tale manifestazione dolorosa. È quindi fondamentale chiedere il parere dell’oculista ed evitare di porre rimedio al fastidio da soli. L’uso di lacrime artificiali non trova nessuna controindicazione.

 

Con il dolore oculare quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di dolore oculare è sempre bene chiedere un parere al proprio medico di fiducia o allo specialista. In caso di traumi o ustioni è preferibile rivolgersi al pronto soccorso.

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