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Emottisi

Quando si parla di emottisi si fa riferimento all’emissione di sangue a seguito di fenomeni quali possono essere un colpo di tosse, proveniente dalle vie respiratorie. Il sangue può essere rosso brillante o rosa e schiumoso e a volte è misto a muco.

 

Quali situazioni patologiche sono associabili all’emottisi?

Le patologie che si possono associare all’emottisi sono le seguenti:

  • Ascesso polmonare
  • Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
  • Ebola
  • Embolia
  • Embolia polmonare
  • Enfisema
  • Fibrosi cistica
  • Granulomatosi di Wegener
  • Infarto Polmonare
  • Parassitosi
  • Polmonite
  • Stenosi della valvola mitrale
  • Tubercolosi
  • Tumore al polmone

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure per l’emottisi?

Ritrovare piccole tracce di sangue nello sputo è un evento decisamente frequente e non implica eccessive preoccupazioni, anche se l’emottisi vera e propria è un evento preoccupante che richiede l’identificazione delle sue cause per ricorrere al trattamento più adatto al caso.

 

Con emottisi bisogna rivolgersi al proprio medico?

In caso di emottisi è necessario contattare il proprio medico per capire se potrebbe trattarsi di una situazione pericolosa. Se la quantità di sangue emessa è cospicua o se il sanguinamento non si arresta è meglio rivolgersi subito al Pronto Soccorso.

Emorragia gastrointestinale

L’emorragia gastrointestinale è il sintomo di un problema molto grave all’apparato digerente che coinvolge spesso delle situazioni critiche di lesioni nelle aree di esofago, stomaco, intestino tenue e crasso, retto e ano. La quantità di sanguinamento può variare da una modesta perdita, rilevabile solo attraverso esami di laboratorio, ad una vera emorragia. Le cause più diffuse di perdita di sangue sono l’ulcera peptica.

 

Quali situazioni patologiche sono associabili all’emorragia gastrointestinale?

Le principali patologie associate al problema sono le seguenti:

  • Angiodisplasia
  • Celiachia
  • Cirrosi Epatica
  • Colite ulcerosa
  • Dengue
  • Diverticolite
  • Ebola
  • Emofilia A
  • Emorroidi
  • Enterite
  • Enterocolite
  • Ernia iatale
  • Esofagite
  • Gastrite
  • Gastroenterite virale
  • Glomerulonefrite
  • Infezione da Escherichia Coli
  • Intussuscezione
  • Morbo di Crohn
  • Policitemia vera
  • Polimialgia reumatica
  • Polipi intestinali
  • Proctite
  • Ragadi anali
  • Reflusso gastroesofageo
  • Sarcoma di Kaposi
  • Sindrome di Mallory-Weiss
  • Tifo
  • Trombocitopenia
  • Tumore allo stomaco
  • Tumore del colon-retto
  • Tumore del fegato
  • Tumore dell’ano
  • Tumore dell’esofago
  • Ulcera duodenale
  • Ulcera gastrica
  • Ulcera peptica (ulcera gastrica/ulcera duodenale)
  • Varici esofagee

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Ci sono cure per l’emorragia gastrointestinale?

La perdita di sangue dal tratto gastrointestinale deve sempre essere considerata un’emergenza sanitaria che richiede il ricorso urgente di cure mediche.

 

Bisogna rivolgersi al proprio medico?

Quando il soggetto avverte il sintomo doloroso in seguito di eventi specifici che coinvolgono traumi o contusioni di varia entità è necessario ricorrere alle cure mediche presso un Pronto Soccorso. L’emorragia gastrointestinale e il sanguinamento conseguente attraverso la bocca, il vomito, oppure nelle feci segnala una condizione potenzialmente pericolosa per la vita e richiede un trattamento medico urgente.

Eritromelalgia

L’eritromelalgia in linea di massima è considerabile una particolare situazione patologica o anche come il sintomo non principale di un’altra malattia, generalmente legata a difetti della coagulazione, diabete, gotta e sclerosi multipla. Il sintomo appare come un bruciore intenso, generalmente lamentato anche come un dolore urente, associato a calore e arrossamento tipicamente localizzato su mani, piedi, volto, orecchie e ginocchia. Il sintomo corrisponde ad una anomala vasodilatazione dei vasi sanguigni periferici.

 

Quali sono le situazioni patologiche generalmente associabili all’eritomelagia?

Le principali patologie che si possono associare sono le seguenti:

  • Artrite reumatoide
  • Diabete
  • Gotta
  • Ipertensione
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Policitemia vera
  • Sclerosi multipla
  • Trombosi venosa profonda
  • Trombocitemia
  • Vene varicose

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono trattamenti per l’eritomelagia?

Un trattamento valido che possa supportare la situazione e arrecare sollievo ai soggetti che soffrono del disturbo sopra indicato è raffreddare la parte con il ghiaccio, immergendola in acqua fredda oppure con l’ausilio di un ventilatore.

 

Alla presenza del sintomo quando rivolgersi al proprio medico?

La manifestazione improvvisa del sintomo, soprattutto se associata a calore e a macchie sulla pelle, deve essere subito comunicata al medico curante.

Erosioni cutanee

Quando si parla di erosioni cutanee si fa riferimento a delle specifiche lesioni nella parte più superficiale della pelle che si contraddistinguono per la perdita di parti di epidermide per via di traumi di varia entità, nonostante le condizioni che le causano più frequente siano identificabili con patologie dermatologiche, specialmente di tipo infettivo. Le erosioni compaiono per effetto di malattie che causano vescicole, come le afte (stomatiti) del cavo orale. Si parla anche di escoriazioni e ulcere che identificano due tipologie più gravi di erosione cutanea.

 

Quali situazioni patologiche sono associabili alle erosioni cutanee?

Le principali patologie che si possono associare sono le seguenti:

  • Epidermolisi bollosa
  • Herpes simplex
  • Pemfigo volgare
  • Porfiria

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure contro le erosioni cutanee?

Soventemente le erosioni non hanno bisogno di particolari trattamenti. Nei casi di soggetti affetti da erosioni interne al cavo orale si consigliano trattamenti per le stomatiti che prevedono risciacqui con acqua e bicarbonato di sodio, l’utilizzo di pomate o gel antidolorifici, l’assunzione di integratori a base di zinco e vitamina B12.

Nella rimanente casistica registrata, possono rivelarsi estremamente utili gli usi di pomate, ad uso locale, a base di antibiotici e agenti che favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Bisogna proteggerle dall’aria per evitare le infezioni e facendo attenzione a mantenere asciutta la zona.

 

Alla presenza del sintomo quando rivolgersi al proprio medico?

È necessario avvisare il proprio medico curante se il sintomo persiste per più di 7-10 giorni e in special modo se è associato a febbre, dolore e altri sintomi improvvisi.

Eruttazione

L’eruttazione è una situazione di ‘espulsione tramite la bocca dell’aria in eccesso presente nello stomaco. Si tratta di un riflesso naturale all’ingestione di aria mentre si mangia, si beve o si fuma. In alcuni casi può però essere associata a disturbi come il reflusso gastroesofageo, una gastrite o un’infezione da Helicobacter Pylori.

 

Quali sono le situazioni patologiche associabili all’eruttazione?

Le patologie che si possono associare a eruttazione sono le seguenti:

  • Ernia iatale
  • Gastrite
  • Indigestione
  • Infezione da Helicobacter pylori
  • Reflusso gastroesofageo
  • Tumore allo stomaco
  • Ulcera gastrica
  • Ulcera peptica

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure per l’eruttazione?

I soggetti che soffrono di episodi frequenti di eruttazione possono trovare un valido supporto nelle azioni di contrasto a tale fenomeno nel mangiare e bere lentamente, evitare le bevande gassate, la birra, le gomme da masticare e le caramelle dure, non fumare, prendersi cura di un eventuale problema di reflusso e nel caso in cui si porti la dentiera verificare che si adatti bene alle gengive.

 

Bisogna andare dal dottore si soffre di eruttazione?

È sempre consigliabile chiedere consulto al medico quando l’eruttazione diventi un problema cronico e se è associata a sintomi come diarrea, dolore addominale grave o costante, sangue nelle feci, cambiamento nel colore delle feci o nella frequenza delle evacuazioni, perdita di peso non giustificabile o dolore al petto.

Escara

L’escara è una lesione cutanea caratterizzata dalla presenza di una crosta formata da siero, sangue o pus. Può essere friabile o molto dura ed è la conseguenza della morte delle cellule mediante necrosi. Caratteristica delle ustioni gravi, può anche presentarsi dopo l’assunzione di determinati medicinali, a seguito di un congelamento, di alcune infezioni o a causa del morso di alcuni serpenti.

 

Quali patologie possono essere associate all’escara?

Le malattie che si possono associare all’escara sono:

Fuoco di Sant’Antonio

Impetigine

Intossicazione da antrace

Ustioni

È bene tener presente che non si tratta di un elenco esaustivo e si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Quali sono i rimedi contro l’escara?

Di norma l’escara cade da sola lasciando una cicatrice. In casi gravi può essere necessaria la rimozione chirurgica.

 

In caso di escara, quando è necessario rivolgersi a un medico?

Se l’escara circonda completamente un arto può causare un’ischemia pericolosa per l’arto stesso e per le dita. In tal caso, o se si infetta, è necessario consultare il proprio medico per valutare se è necessario rimuoverla chirurgicamente.

Esoftalmo

L’esoftalmo è una condizione in cui il bulbo oculare sporge dall’orbita. Alla sua base possono esserci diverse condizioni che portano all’aumento del volume del contenuto dell’orbita stessa.

 

Quali sono le situazioni associabili all’esoftalmo?

Le patologie che si possono associare a esoftalmo sono le seguenti:

  • Aneurisma arterovenoso
  • Ipertiroidismo
  • Morbo di Basedow
  • Tumori

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono trattamenti per l’esoftalmo?

Dal momento che esiste un’ampia varietà di cause scatenanti il disturbo sopra descritto, la cura migliore per le situazioni sintomatiche del disturbo dipende in primis dal motivo che origina il tutto ed è dunque essenziale identificare la causa specifica alla base dell’esoftalmo. A volte il problema può essere ridotto da un’opportuna terapia contro l’ipertiroidismo, altre volte può essere necessario un intervento chirurgico. In alcuni casi il medico può prescrivere l’assunzione di corticosteroidi.

 

Con esoftalmo quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di esoftalmo è necessario rivolgersi all’oculista per identificare le cause del problema e, quindi, il trattamento migliore.

Fame

La fame è un concetto e una situazione fisica che si ricollega alla sensazione derivante dall’impoverimento di sostanze nutritive nell’organismo e che produce lo stimolo a introdurne di nuove. La fame si presenta come un sistema polifunzionale di sensazioni piuttosto sgradevoli che possono essere associabili a varie tipologie di dolore, localizzato principalmente nella regione epigastrica. Può essere accompagnata da spasmi (contrazioni ripetute e involontarie, più o meno violente e prolungate) delle pareti dello stomaco, accompagnate da dolore. La sensazione della fame innesca nell’uomo la necessità di procurarsi del cibo.

 

Quali situazioni mediche o malattie sono associabili alla fame?

Le condizioni che si possono associare alla fame sono le seguenti:

  • Diabete
  • Gastrite

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono cure per la fame?

La soluzione più semplice da attuare in caso di fame è ovviamente introdurre cibo nell’organismo al fine di alleviare i morsi dell’appetito e calmare gli spasmi gastrici. In presenza, però, di condizioni che possono causare la sensazione di fame è bene chiedere consiglio a un medico. In caso di gastrite, ad esempio, mangiare non sempre risolve la sensazione di fame (che non è dovuta dall’assenza di cibo nello stomaco, ma all’acidità tipica della gastrite) e alcuni cibi possono addirittura peggiorare il disturbo. In caso di diabete o gravidanza, poi, potrebbero esserci delle specifiche indicazioni da seguire nell’alimentazione che è meglio non trasgredire.

 

Con la fame bisogna rivolgersi al proprio medico?

In presenza di una delle malattie associate (vedere elenco malattie associate) è bene chiedere consulto al proprio medico di fiducia.

Faringite

Con il termine faringite si fa riferimento ad un dolore, un vero e proprio fastidio o una sensazione di prurito a livello della gola che spesso rende la deglutizione dolorosa. Tale situazione fisica è associabile a febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, sfoghi cutanei e linfonodi ingrossati. A causarla è il gonfiore della faringe.

 

Esistono situazioni patologiche associabili alla faringite?

Le patologie che si possono associare a faringite sono le seguenti:

  • Clamidia
  • Disfagia
  • Gonorrea
  • Infezioni da Streptococco A
  • Infezioni da Coxsackie
  • Influenza
  • Mal di gola
  • Massa o tumefazione nel collo
  • Mononucleosi
  • Odinofagia
  • Otalgia
  • Raffreddore

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Esistono trattamenti alla faringite?

Nei casi di soggetti affetti da faringite, è importante notare che gli antibiotici sono utili solo in presenza di un’infezione batterica poiché per le infezioni virali questi farmaci si rivelano inutili. È possibile cercare di migliorare la propria condizione con bevande calde o fredde, gargarismi con acqua salata, nonché caramelle per la gola e antinfiammatori. Anche l’uso di un umidificatore può aiutare a sentirsi meglio.

 

Con faringite occorre rivolgersi al proprio medico?

Se il problema non si risolve nell’arco di qualche giorno, se è associato a febbre alta, linfonodi del collo ingrossati o eczema è bene contattare il proprio medico.

Meglio invece rivolgersi al Pronto Soccorso se la faringite è associata a difficoltà respiratorie.

Fecaloma

Conosciuto anche con le denominazioni “stercoroma”, “coproma” e “scatoma”, il fecaloma è una massa dura di feci che si forma negli ultimi tratti dell’intestino causandone l’ostruzione. Tale condizione è spesso legata alla stitichezza. L’aumento del tempo di permanenza delle feci nell’intestino lo porta infatti a riassorbire acqua. La massa fecale, senza acqua, diventa sempre più dura e secca e difficile da evacuare, causando lo sviluppo del fecaloma.

Sebbene il fecaloma nella fase iniziale può essere asintomatico, i sintomi associati possono essere quelli tipici dell’occlusione intestinale (dolore e distensione addominale, contrazioni spasmodiche dello sfintere anale con dolore, nausea, vomito).

 

Quali patologie possono essere associate al fecaloma?

Le malattie che possono essere associate al fecaloma sono:

Cancro al colon

Stitichezza

Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Quali sono i rimedi contro il fecaloma?

In caso di fecaloma è molto importante provvedere all’ammorbidimento della massa fecale ostruttiva con appositi clismi e supposte o mediante frantumazione manuale. Nei casi più gravi e complessi può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico.

Di norma, uno stile di vita sano accompagnato da attività fisica regolare, anche leggera, e da un’alimentazione ricca di frutta e verdura può favorire la motilità intestinale, prevenendo l’insorgere di tale problema. Bere molta acqua, soprattutto nei mesi più caldi, è molto importante.

 

In caso di fecaloma, quando è necessario rivolgersi al proprio medico?

Si consiglia di rivolgersi al proprio medico in caso di malattie già diagnosticate in precedenza (vedi elenco malattie associate).

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