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Lividi o Ecchimosi

Si tratta di colorazioni sulla pelle tra il violaceo ed il verdastro che derivano il più delle volte da traumi, ma anche da diverse patologie come lo scorbuto, la cirrosi epatica e la leucemia. la colorazione dipende dalla degradazione dell’emoglobina proveniente dai capillari in bilirubina e biliverdina. Gli individui con capillari più fragili sono più esposti all’insorgenza di lividi.

Ai lividi spesso si associano gonfiore, dolore e sensazione di intorpidimento dell’area interessata.

 

Patologie associate ai lividi:

Cirrosi epatica, ebola, leucemia, scorbuto, shock settico, traumi. Si consiglia comunque un consulto medico.

 

Rimedi

Nel caso di lividi da piccoli traumi, si può diminuire l’infiammazione, il dolore e il gonfiore tramite impacchi freddi (con ghiaccio, per esempio) , che bloccano anche la fuoriuscita di ulteriore sangue dai capillari. E’ importante che la pelle non sia a contatto diretto con il ghiaccio per evitare un ustione da freddo e che si agisca il più repentinamente possibile. Un altra operazione da fare per facilitare il riassorbimento del livido è di posizionare la parte colpita al di sopra del livello del cuore.

Se il trauma subito è forte ed esistono già malattie come quelle associate di cui sopra, è necessario contattare un medico.

 

 

Macchie Di Koplik

Le macchie di Koplik sono lesioni biancastre circondate da un alone rossastro , che si formano solitamente all’interno delle guance, ma talvolta può accadere che esse compaiano nella mucosa vaginale o sulla congiuntiva. Esse sono parte della sintomatologia esclusiva del morbillo.

Queste macchie durano 24/48 ore, dopo le quali si presenta l’eruzione tipica del morbillo.

Si consiglia di rivolgersi al medico per intraprendere la cura corretta.

Macroglossia

Ingrossamento esagerato e diffuso della lingua, causato da varie problematiche. Esso può dipendere da endocrinopatie come l’ ipertiroidismo o l’acromegalia , da un’ipertrofia muscolare, da una neoplasia, da malformazioni vascolari o da cause congenite come la sindrome di Down. Altre volte la macroplasia deriva da un’allergia ed in questo caso possono essere presenti anche nausea, vomito, prurito, tachicardia, e problemi respiratori.

L’ingrossamento della lingua può rendere difficoltoso parlare, masticare ed anche respirare.

 

Patologie associate alla macroglossia:

acromegalia, allergie alimentari, allergie a farmaci, allergie da contatto, amiloidosi, ipertrofia muscolare, ipotiroidismo, malformazioni vascolari, sindrome di Down, tumori della lingua.

In tutti i casi si consiglia di consultare un medico.

 

Rimedi

Si interviene sulla patologia che ha causato la macroglossia, essendone questa una conseguenza. E’ necessario quindi individuarne l’origine con l’aiuto di un medico, per scegliere la cura più idonea.

Macula

La macula è un cambiamento di colore della pelle che non ha depressione né elevazione, Essa ha un diametro massimo di 1 cm oltre il quale viene altrimenti denominata “macchia”.

Le macule possono essere causate da malattie come per esempio il cloasma e la vitiligine.

Spesso le macule sono asintomatiche, ma talvolta può presentarsi un prurito e/o una desquamazione.

 

Patologie associate alle macule:

cloasma, dengue, dermatofitosi, ebola, lebbra, mollusco contagioso, morbillo, nevi, rosolia, tinea versicolor, toxoplasmosi, vaiolo, vitiligine.

 

Rimedi

Si agisce sulla patologia che ne ha causato la comparsa, con l’ausilio di un medico.

Magrezza

Condizione fisica che implica un Indice di Massa Corporea (IMC) o Body Mass Index (BMI)inferiore ai 18,5. Un IMC compreso tra 16 e 18,5 indica una condizione di “sottopeso” e d un IMC inferiore a 16 di “grave magrezza”.

L’IMC è uno dei sistemi di misura più usati per sapere se ci sono condizioni di “normopeso”, “sottopeso”, “sovrappeso” o “obeso” e ,secondo il suo sistema, si divide il peso corporeo (in Kg) per il quadrato dell’altezza (in metri).

La maggioranza delle autorità sanitarie considerano corretti i parametri di misura dell’IMC. Oltre alle condizioni fisiche su citate, ci sono anche quelle di “normopeso” con un IMC tra i 18,5 e 25, “sovrappeso” con un IMC tra 25 e 30 ed “obeso” con un IMC al di sopra di 30.

La magrezza si divide in : costituzionale (legata alla costituzione), secondaria (dipendente dall’attività fisica o da un’alimentazione ristretta) e patologica (malattie endocrine, infettive croniche, tumori, problemi della digestione, disturbi psichici).

 

Patologie associate alla magrezza:

anoressia, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), celiachia, enfisema, intolleranze alimentari, intolleranza al lattosio, insufficienza surrenalica, ipertiroidismo, morbo di Graves-Basedow, sindrome da malassorbimento, tifo, tubercolosi, tumori della tiroide.

Ovviamente queste patologie sono solo indicative ed è bene dunque consultare sempre il medico.

 

Rimedi

Il rimedio si basa sulla risoluzione della patologia da cui dipende la magrezza, ragion per cui bisogna rivolgersi al medico ed insieme a lui individuarne la causa e decidere la terapia più idonea.

Nel caso in cui sia presente una patologia già diagnosticata in precedenza, rivolgersi al medico.

Mal Di Denti

Il mal di denti può dipendere da una carie o da un’infezione, ma anche da problemi alle mascelle o dal bruxismo. Altre volte il dolore dipende da problemi localizzati in altre parti del corpo , tipo una sinusite, un mal d’orecchi o, associato ad altri sintomi, da problemi cardiaci.

 

Patologie associate al mal di denti:

ascesso, bruxismo, carie, cefalea, mal d’orecchi, parodontite, pulpite, sinusite. Queste patologie sono solo indicative, ma per trattare il problema bisogna rivolgersi al proprio medico.

 

Rimedi

In generale si possono assumere antidolorifici per attenuare il dolore. Il passo successivo è recarsi da un dentista. Se la causa identificata non è di competenza di questo tipo di specialista, è necessario rivolgersi al proprio medico per individuarne la causa e con il suo ausilio decidere la terapia più idonea.

 

Labbra gonfie

Il gonfiore alle labbra consiste in un aumento di volume delle labbra ed è dovuta in linea di massima all’ eccessivo accumulo di liquidi (edema) o ad un’infiammazione originata da cause diverse quali allergie di varia origine (alimentare, da contatto, da farmaci), Herpes simplex, insufficienza cardiaca o renale (in questo caso il gonfiore alle labbra è conseguenza di un edema generalizzato), ma anche le punture di insetto, le scottature solari e traumi vari.

Il gonfiore delle labbra si presenta con una sensazione di riduzione della sensibilità e/o da prurito, e la parte gonfia può risultare dolente e calda.

In caso di reazione allergica il gonfiore delle labbra può essere un sintomo dell’anafilassi (reazione allergica molto intensa e pericolosa dovuta a ipersensibilità verso una sostanza), in questo caso possono manifestarsi anche nausea, vomito, prurito, tachicardia e difficoltà respiratorie.

 

Che situazioni mediche sono associabili alle labbra gonfie?

Le patologie che possono risultare associate alla presenza di labbra gonfie sono le seguenti:

  • Acromegalia
  • Allergia alimentare
  • Allergia da contatto
  • Allergia da farmaci
  • Herpes simplex
  • Insufficienza cardiaca
  • Insufficienza renale
  • Punture di insetto
  • Scottature solari
  • Traumi

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Ci sono trattamenti per le labbra gonfie?

Dal momento che le labbra gonfie sono causate da un ampio raggio di patologie anche molto diverse tra loro, ognuna delle quali è caratterizzata da approcci terapeutici differenti, per approntare un trattamento adeguato è necessario individuare la condizione medica che è alla base della manifestazione di questo disturbo. È quindi molto importante rivolgersi al proprio medico per un consulto.

 

Con le labbra gonfie quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di traumi gravi e in presenza di patologie già diagnosticate in precedenza (vedere elenco malattie associate).

Insonnia

L’insonnia è il disturbo che prevede la difficoltà ad addormentarsi, a dormire continuativamente per tutta la notte o a dormire abbastanza a lungo. Alla base possono esserci cattive abitudini, come coricarsi ad orari sempre diversi, dormire troppo durante il giorno, abbandonarsi a cene pesanti o una scarsa attività fisica. Anche un ambiente disturbato, il fatto di lavorare a turni, l’uso di apparecchi elettronici a letto o l’assunzione di alcuni farmaci possono compromettere il buon sonno. Altre volte a entrare in gioco sono vere e proprie malattie, come problemi alla tiroide o la depressione. E’ poi importante ricordare che lo stress e l’invecchiamento sono due notevoli fattori di stress.

 

Quali situazioni mediche sono associabili all’insonnia?

Le patologie che si possono associare all’insonnia sono le seguenti:

  • Ansia
  • Apnee notturne
  • Broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • Cefalea
  • Depressione
  • Disturbo bipolare
  • Dermatite atopica
  • Intolleranze alimentari
  • Ipogonadismo maschile
  • Ipertiroidismo
  • Rabbia
  • Sifilide
  • Sindrome premestruale

Questo non vuole essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre chiedere una diagnosi al proprio medico, soprattutto se il disturbo persiste.

 

Ci sono cure per l’insonnia?

Dal momento che i motivi della presenza di insonnia sono tanti e vari tra di loro, il trattamento più adatto dipende dalla causa dell’insonnia. Potrebbe ad esempio essere utile modificare l’assunzione di alcuni farmaci o iniziare ad assumerne di specifici per trattare la patologia alla base del problema. Anche farmaci o integratori che favoriscono il sonno possono essere utili, ma quando alla base dell’insonnia non c’è una patologia il primo fattore su cui si dovrebbe agire è sicuramente lo stile di vita. Coricarsi sempre alla stessa ora, evitando di portare con sé smartphone o tablet, può rivelarsi una nuova abitudine molto utile.

Anche scelte alimentari corrette possono aiutare a risolvere il problema. Chi soffre di reflusso gastroesofageo dovrebbe ad esempio evitare i cibi che possono interferire con il riposo. In generale è meglio evitare le cene difficili da digerire, lasciar trascorrere abbastanza tempo tra il pasto e il momento in cui ci si corica e, eventualmente, evitare già dal pomeriggio cibi e bevande che possono compromettere il sonno, come il caffè.

Nel caso in cui alla base dell’insonnia ci fossero ansia o depressione, un aiuto psicologico può risultare fondamentale.

 

Con insonnia quando rivolgersi al proprio medico?

Rivolgersi al medico è opportuno ogni volta che l’insonnia interferisce con la qualità della vita. Un riposo non appropriato può ridurre le energie a disposizione durante la giornata e avere altre ripercussioni sulla salute psicologica e su quella mentale. Rivolgersi al medico permette di evitare conseguenze anche gravi.

Ingrossamento delle parotidi

Le parotidi sono le due maggiori ghiandole salivari posizionate tra il condotto uditivo esterno e la mandibola. Possono verificarsi numerose condizioni che ne provocano il gonfiore e il conseguente ingrossamento. La tumefazione che riguarda queste ghiandole può essere monolaterale o bilaterale.

L’ingrossamento bilaterale si manifesta in caso di parotite (patologia conosciuta con il nome di “orecchioni”) che è un’infiammazione acuta delle ghiandole parotidi in genere accompagnata da febbre, emicrania, dolore durante la deglutizione e la masticazione. L’ingrossamento monolaterale si verifica invece in presenza di neoplasia benigna o maligna a una ghiandola, di scialoadenite, di un’ostruzione del flusso di saliva o di calcolosi salivare.

L’ingrossamento di una delle due parotidi può dipendere anche da malattie autoimmuni come la sindrome di Sjogren o disturbi metabolici come il diabete mellito. Infezioni che interessano altre zone del corpo (per esempio tonsilliti, mononucleosi e malattia da graffio di gatto) possono arrivare a colpire anche le parotidi, provocandone l’ingrossamento.

 

Quali patologie possono essere associate all’ingrossamento delle parotidi?

Le malattie che possono essere associate all’ingrossamento delle parotidi sono:

Calcolosi salivare

Cancro alle ghiandole salivari

Cirrosi epatica

Diabete

Malattia da graffio di gatto

Mononucleosi

Parotite

Scialoadenite

Sindrome di Sjögren

Tonsillite

È bene tener presente che non si tratta di un elenco esaustivo e si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Quali sono i rimedi contro l’ingrossamento delle parotidi?

Siccome le malattie legate all’ingrossamento delle parotidi sono numerose e molto diverse tra loro, per definire un trattamento mirato per risolvere il problema della condizione è importante capire la causa che all’origine del disturbo e agire su di essa. Si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia.

 

In caso di ingrossamento delle parotidi, quando è necessario rivolgersi al proprio medico?

In presenza di malattie già diagnosticate in precedenza (vedere elenco patologie associate).

Incontinenza fecale

L’incontinenza fecale è un disturbo che consiste nell’incapacità di trattenere le feci. Tale problema si presenta quando non è più possibile controllare lo stimolo della defecazione, cui consegue un’emissione incontrollata e involontaria di feci e gas intestinali.

I possibili fattori scatenanti di questa condizione patologica sono numerosi, per esempio:

cause generali, soprattutto di carattere neurologico (demenze senili, sclerosi multipla)

cause legate all’apparato digerente (stitichezza, colite, sindrome dell’intestino irritabile, morbo di Crohn)

cause locali, dovute a un disturbo presente nella regione anale (ad esempio fecalomi, emorroidi, neoplasie ano-rettali)

 

Quali patologie possono essere associate all’incontinenza fecale?

Le malattie che possono essere associate all’incontinenza fecale sono:

Cancro al colon-retto

Cancro alla prostata

Colite

Demenze senili

Diabete

Emorroidi

Intolleranze alimentari

Intossicazione da monossido di carbonio

Morbo di Crohn

Morbo di Parkinson

Sclerosi multipla

Sindrome dell’intestino irritabile

Stitichezza

È bene tener presente che non si tratta di un elenco esaustivo e si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Quali sono i rimedi contro l’incontinenza fecale?

Siccome le patologie legate all’incontinenza fecale sono numerose e diverse tra loro, per determinare una terapia è di fondamentale importanza definire la causa di tale problema e agire su di essa. Per questo motivo si consiglia quindi di consultare il proprio medico di fiducia che sarà in grado di suggerire i rimedi adeguati. Se, infatti, in alcuni casi e per alcuni pazienti è necessario ricorrere a un intervento chirurgico, in molti altri casi (colite, stitichezza) è sufficiente apportare delle modifiche all’alimentazione. In caso di incontinenza fecale si consiglia di evitare sempre i rimedi “fai da te”.

 

In caso di incontinenza fecale, quando è necessario rivolgersi al proprio medico?

In caso di incontinenza fecale si consiglia di rivolgersi sempre al proprio medico.

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