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Menometrorragia

Eccessivo dispendio di sangue dall’utero di solito durante le mestruazioni o in altri periodi dl ciclo, che può dipendere da diverse patologie, come squilibri ormonali o endometriosi, fibromi benigni o nei casi più gravi da tumori. Talvolta si può arrivare all’anemia .

 

Patologie associate:

endometriosi, fibromi dell’utero, tumori ginecologici. Queste patologie sono solo indicative e per questo si necessita di un consulto del proprio medico.

 

Rimedi

I rimedi dipendono dalla causa che ha scatenato il problema e vanno dall’assunzione di ormoni come la pillola anticoncezionale alla chirurgia.

In caso di metrorragia è sempre necessario recarsi da un medico per identificare la causa del problema.

Meningismo (Pseudomeningite)

Condizione medica denominata anche pseudomeningite per la similitudine nella sintomatologia con la meningite. I sintomi sono: rigidità della nuca con cefalee e vomito. Se fossero presenti anche infiammazione delle meningi e del liquido cerebro-spinale si tratterebbe invece di meningite.

Il meningismo può dipendere da malattie infettive gravi (malattie esantematiche, polmonite, pielite, influenza, malaria, tifo) o da intossicazioni.

 

Patologie associate:

acetonemia, insufficienza renale, intossicazioni, malattie esantematiche, malaria, pielite, polmonite, rabbia, shock settico, tifo. Queste malattie sono solo indicative e per questo è sempre suggerito consultare il proprio medico.

 

Rimedi

I rimedi dipendono dalla patologia da cui il meningismo è stato scatenato , per cui è necessario individuare la causa con l’ausilio del medico.

In presenza di meningismo è suggerito rivolgersi al proprio medico o al pronto soccorso, soprattutto se è già stata diagnosticata una delle patologie di cui sopra.

Mobilità Dei Denti

La mobilità dei denti deriva da un cattivo ancoraggio dei denti all’osso.

Normalmente, i denti hanno una loro mobilità: 0,2 mm di movimento laterale e 0,2 mm di movimento verticale circa. In alcune condizioni (gravidanza, periodo mestruale, assunzione di contraccetivi orali) questa mobilità può aumentare.

Esiste anche una mobilità patologica, divisa in tre stadi che dipendono dalla gravità del problema. Gli stadi sono: totalmente reversibile, parzialmente reversibile ed irreversibile.

Le cause della mobilità patologiche sono diverse.

 

Patologie associate:

bruxismo, gengivite, menopausa, parodontite. Queste patologie sono solo indicative, pertanto si consiglia di consultare sempre un medico.

 

Rimedi

Il trattamento più idoneo sarà deciso dall’odontoiatra, dopo aver valutato la situazione ed individuato la causa.

In ogni caso, di fronte ad una mobilità dei denti è sempre bene recarsi dal proprio medico o dall’esperto in odontoiatria.

 

Mucorrea

Si definisce mucorrea una presenza molto abbondante di muco nelle feci. Essa può dipendere da un disturbo intestinale, da infezioni o ostruzioni del colon, da patologie (morbo di Crohn, colite ulcerosa) o da un cancro. Lievi quantità di muco nelle feci non devono invece essere motivo di preoccupazione, in quanto esse aiutano a mantenere il colon lubrificato.

La mucorrea può essere associata, a seconda della patologia dalla quale essa dipende , ad altri sintomi come dolori, gonfiori, crampi addominali, sangue nelle feci, dissenteria, nausea, vomito, incontinenza fecale, febbre, orticaria, tachicardia e stato confusionale.

 

Patologie associate:

allergie alimentari, celiachia, clamidia, colite, colite ulcerosa, diverticolite, emorroidi, fistole anali, gastroenterite, gonorrea, intolleranza al lattosio, morbo di Crohn, ostruzioni intestinali, parassitosi, polipi intestinali, proctite, salmonella, sindrome dell’intestino irritabile, tumore del colon-retto, tumore dell’ano, ulcere rettali, volvolo. Queste patologie sono indicative, pertanto si consiglia di consultare il proprio medico.

Rimedi

Alla comparsa della mucorrea rivolgersi al proprio medico che, dopo averne individuato la causa, ne deciderà il trattamento.

Nel caso in cui la mucorrea diventasse cronica e si presentasse la febbre, rivolgersi immediatamente al medico.

In caso di febbre alta, sangue nelle feci, e segnali di disidratazione come riduzione della quantità delle urine, urine di colore più scuro, aumento della sete, capogiri ed affaticamento, recarsi immediatamente al Pronto Soccorso.

 

Naso Chiuso

Il naso chiuso prevede la restrizione delle vie aeree nasali, impedendo la normale respirazione con il naso. La causa primaria di questo disturbo è il raffreddore, ma ne possono esistere anche altre, ad esempio alcune allergie respiratorie, deviazione del setto nasale, sinusite, presenza di polipi.

Il naso chiuso può essere accompagnato da lacrimazione degli occhi (nei casi allergici si aggiunge il bruciore), raffreddore, tosse, affaticamento generale, mal di gola e mal di testa.

 

Patologie associate:

allergie respiratorie, influenza, lebbra, poliposi nasale, raffreddore, rinite, sinusite, traumi. Queste patologie sono solo indicative, per cui si suggerisce di rivolgersi al proprio medico per approfondimenti.

 

Rimedi

I rimedi dipendono dalla patologia che ha causato il problema, per cui dopo averne individuato la causa con il medico si può procedere con le cure più indicate.

In generale essi vanno da inalazioni con soluzioni fisiologiche all’assunzioni di antidolorifici (nel caso di mal di testa), sciroppi (in caso di tosse), antistaminici nel caso di allergie, a vasocostrittori sotto l’osservazione di un medico.

E’ necessario rivolgersi al proprio medico nel caso di persistenza del disturbo e qualora fosse presente una patologia associata di cui sopra.

Nausea

La nausea implica una sensazione di voler vomitare, insieme ad una di leggera stanchezza e si può presentare con pallore, vertigini, sudorazione. Possono coesistere disgusto verso il cibo o fastidio nei confronti di alcuni odori, disturbi allo stomaco, aumento della salivazione.

Le cause scatenanti possono essere di diverso genere: stato di gravidanza, problemi ad alcuni organi, stimoli visivi, olfattivi e gustativi non graditi, fattori emotivi, disturbi psicologici o l’assunzione di alcuni farmaci.

 

Patologie associate:

acidosi metabolica, anafilassi, angina pectoris, ansia, artrosi cervicale, attacco di panico,botulismo, calcoli alla cistifellea, calcoli renali, cefalea, cirrosi epatica, colecistite, colica renale, colite, diverticolite, ebola, emicrania, epatite, ernia iatale, esofagite, fibrosi cistica, gastrite, gastroenterite, gastroenterite virale, glaucoma, indigestione, infarto del miocardio, insufficienza renale, insufficienza surrenalica, intolleranza al lattosio, intolleranze alimentari, intossicazione da monossido di carbonio, iperparatiroidismo, labirintite, lupus eritematoso sistemico, mal d’auto, malaria, malattia da graffio di gatto, malattia di Chagas, morbo di Addison, morbo di Crohn, otite, pancreatite, pielonefrite, poliomelite, pre-eclampsia, rabbia, reflusso gastroesofageo, salmonella, scarlattina, sclerosi multipla, shock settico, sifilide, tumore al pancreas, tumore allo stomaco, tumore del colon-retto, tumore dell’esofago, tumore dell’ovaio, ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcera peptica. Queste patologie sono solo indicative, suggeriamo pertanto di consultare un medico per approfondire il disturbo.

 

Rimedi

Il rimedio consiste nella cura della patologia dalla quale scaturisce il disturbo. E’ necessario, dunque, la consultazione del proprio medico che dovrà individuare la cura giusta.

Nel caso che il disturbo fosse stato procurato da una stimolazione visiva, olfattiva o gustativa, si suggerisce di tenersi lontani da quella.

Se invece la causa è l’assunzione di alcuni medicinali, rivolgersi al medico per una cura alternativa.

In presenza di patologie associate, di cui sopra, già precedentemente individuate, rivolgersi al proprio medico.

Nicturia

Definizione

La nicturia è un disturbo dell’apparato urinario, che implica il risveglio notturno per la necessità di urinare e può comparire soprattutto durante l’invecchiamento, interessando sia gli uomini che le donne. Patologie correlate alla nicturia sono la poliuria per la quale vengono prodotti 2 litri di urina al giorno , la poliuria notturna che ne produce in sovrabbondanza di notte, l’impossibilità della vescica a trattenere le urine nelle ore notturne e difficoltà del sonno.

Un’eccessiva assunzione di liquidi o un diabete trascurato possono essere la causa di questa disfunzione. La poliuria notturna si riscontra in caso di scompenso cardiaco, gonfiore alle gambe, apnee notturne, uso di farmaci come diuretici ed una presenza eccessiva di vitamina D. Se il problema è relativo alla vescica, possono esistere infezioni, infiammazioni, ostruzioni, tumori o iperplasie benigne.

Di seguito le possibili patologie associabili alla nicturia (ma si consiglia di consultare un medico): Cistite, cistite interstiziale, apnee notturne, cancro alla prostata, ipertrofia benigna della prostata, tumori alla vescica, diabete.

 

Rimedi

Per curare la nicturia bisogna conoscerne le cause. I rimedi vanno dalla diminuzione delle dosi di caffè e di alcohol o dei farmaci, alla posizione sollevata delle gambe quando si dorme o all’adozione di calze graduate che limitano il ristagno di liquidi nelle gambe.

I farmaci adatti a curare la nicturia sono gli anticolinergici, i diuretici e la desmopressina.

Quando è presente un’apnea notturna si consiglia di consultare uno specialista del sonno o uno pneumologo per trovare la giusta cura.

Più in generale, quando si sospetta una sintomatologia da nitruria conviene rivolgersi al proprio medico che con grande probabilità prescriverà una visita urologica.

Nistagmo

Il nistagmo è un movimento oscillatorio, ritmico, involontario e coordinato dei bulbi oculari. Esiste il nistagmo “pendolare” , caratterizzato da un’oscillazione costante ed un nistagmo “a scosse”, con un passaggio da una fase lenta (deviazione lenta del bulbo oculare) ad una rapida (ritorno alla posizione di riposo). Il movimento del nistagmo può essere orizzontale, verticale o rotatorio.

Questo movimento può essere indotto o nascere spontaneamente. Il nistagmo è inoltre di interesse neurologico (il nistagmo verticale, infatti, corrisponde ad un problema nel midollo allungato).

A volte con il nistagmo possono presentarsi anche nausea, cefalea, vertigini, problemi di equilibrio, irritabilità.

 

Patologie associate:

ambilopia, cataratta, disturbi neurologici, intossicazione da monossido di carbonio, labirintite, sclerosi multipla, strabismo. Queste patologie sono solo indicative, per cui si suggerisce sempre un approfondimento del problema con il proprio medico.

 

Rimedi

I rimedi dipendono dalla fonte del problema e su questo bisogna lavorare facendosi guidare da un medico.

In caso di nistagmo consultare sempre il proprio medico.

In caso di labirintite o rischio di intossicazione recarsi al Pronto Soccorso.

Oliguria

Definizione

L’oliguria è una condizione per cui la produzione di urina diminuisce rispetto alla norma, che per un adulto corrisponde in genere a circa 500 ml al giorno. Quando l’oliguria è significativa può essere il segnale di un disturbo serio disturbo, in alcuni casi può essere anche una situazione pericolosa per la vita.

Fra le cause alla base del problema sono incluse la disidratazione dovuta all’assunzione di quantità insufficienti di fluidi, vomito, diarrea o febbre, un grave blocco delle vie urinarie, ad esempio causato da problemi alla prostata, l’assunzione di farmaci, come gli anticolinergici, i diuretici e alcuni antibiotici. Meno spesso l’oliguria può essere dovuta a emorragie, gravi infezioni o altre condizioni mediche che possono portare a uno shock.

 

Quali malattie si possono associare all’oliguria?

Le patologie che si possono associare a oliguria sono le seguenti:

  • Cirrosi epatica
  • Ebola
  • Pre-eclampsia
  • Gastroenterite virale
  • Insufficienza renale
  • Colica renale
  • Sepsi
  • Intolleranza al lattosio
  • Nefrite
  • Peritonite
  • Shock settico
  • Ustioni

Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Con oliguria quando rivolgersi al proprio medico?

Quando si nota che la produzione di urina è inferiore rispetto alla norma è bene rivolgersi al medico, soprattutto se il problema è associato a vomito, diarrea, febbre alta con impossibilità di assumere abbastanza fluidi, capogiri, vertigini o polso accelerato.

 

Quali sono i rimedi contro l’oliguria?

Nella maggior parte dei casi la produzione di urina può essere riportata nella norma grazie all’intervento tempestivo di un medico, a patto che si assuma la quantità di fluidi raccomandata. In alcuni casi il medico potrebbe chiedere di misurare la quantità di urina prodotta nella giornata.

Oligomenorrea

Definizione

L’oligomenorrea è uno dei tipi di irregolarità del ciclo mestruale con cui possono avere a che fare le donne in età fertile. In questo caso le perdite mestruali possono essere poco abbondanti e il ciclo particolarmente lungo. Scendendo nello specifico della definizione, si parla di oligomenorrea quando la distanza tra una mestruazione e l’altra supera i 35 giorni ma non i 90. In quest’ultimo caso si passa infatti a parlare di amenorrea.

In molti casi un ciclo poco abbondante è la conseguenza dell’assunzione della pillola anticoncezionale. Altre volte l’oligomenorrea è solo una questione di età, nelle donne molto giovani il ciclo può impiegare degli anni prima di regolarizzarsi. Non mancano però nemmeno i casi in cui le irregolarità sono associate a patologie (come problemi alla tiroide, la sindrome dell’ovaio policistico o il diabete), alla carenza dell’ormone prolattina o all’assunzione di farmaci, come gli antipsicotici e gli antiepilettici. Infine, anche le giovani donne che praticano un esercizio fisco molto intenso (ad esempio uno sport a livello agonistico) o che convivono con disturbi dell’alimentazione come l’anoressia nervosa o la bulimia possono andare incontro a oligomenorrea.

 

Quali malattie si possono associare all’olimenorrea?

Le patologie che si possono associare a oligomenorrea sono le seguenti:

  • Anoressia nervosa
  • Bulimia
  • Diabete
  • Disturbi della tiroide
  • Sindrome dell’ovaio policistico

Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Con oligomenorrea quando rivolgersi al proprio medico?

È bene rivolgersi al medico se le mestruazioni non compaiono per più di 35 giorni e non si sta assumendo la pillola. In generale, qualsiasi cambiamento improvviso del ciclo dovrebbe spingere a rivolgersi a un ginecologo.

 

Quali sono i rimedi contro l’oligomenorrea?

Di per sé l’oligomenorrea non è necessariamente un grave problema e per regolarizzare il ciclo è possibile assumere terapie ormonali, inclusa la semplice pillola contraccettiva.

Nel caso in cui alla sua base ci sia una patologia specifica può invece essere necessario un trattamento mirato. Disturbi dell’alimentazione richiedono ad esempio un intervento psicologico, mentre la sindrome dell’ovaio policistico può essere affrontata con l’aiuto di un ginecologo, che potrà ad esempio prescrivere l’assunzione di farmaci opportuni. In altri casi può essere utile ridurre il carico di attività fisica svolto durante al giornata.

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