COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
095 7339000

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni
095 7339000

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Contabilità
095 73390119
Direzione sanitaria
095 73390203
Direzione amministrativa
095 73390668
Ufficio stampa e comunicazione
095 73390764

Ginkgo biloba

Che cos’è il Ginkgo biloba?

Conosciuto anche con il nome di maidenhair tree, è un albero – dalle origini antichissime ed originario dell’Asia – che viene utilizzato per scopi curativi. Di tale pianta nell’antichità si utilizzavano sia le foglie che i semi; atteso che i semi contengono quantità rilevanti di una sostanza chimica chiamata ginkgotossina – che può determinare crisi epilettiche e gravi reazioni indesiderate fino a procurare la morte – gli estratti di Ginkgo che vengono oggi impiegati sono ricavati dalle foglie, che contengono quantità più limitate di ginkgotossina e, se usati in maniera appropriata, risultano perlopiù sicuri.

 

A cosa serve il Ginkgo biloba?

La sua proprietà più nota è legata al miglioramento dei disturbi circolatori, anche se gli utilizzi che vengono fatti di questo integratore sono numerosi e piuttosto diversi tra loro: oltre che contro i problemi al sistema circolatorio, tale sostanza viene usata per il trattamento di alcune disfunzioni sessuali, per migliorare la memoria, per diminuire i disturbi legati alla claudicatio intermittens (dolore alla gamba causato dal restringimento delle arterie), per proteggere il cervello dall’insorgenza dell’Alzheimer e di altre forme di demenza, per ridurre il tinnito. Nel passato veniva somministrato per curare una varietà di malattie e condizioni tra cui bronchite, asma, stati di affaticamento e tinnito.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Gli effetti collaterali che possono interessare coloro che assumono prodotti a base di questa sostanza sono numerosi: nausea, mal di testa, diarrea, disturbi gastrointestinali e vertigini. L’impiego di Ginkgo può generare reazioni allergiche cutanee, e sono state riscontrate – in altre diverse occasioni – reazioni allergiche più gravi. Secondo alcuni studi, tale sostanza può aumentare il rischio di sanguinamento; deve pertanto essere posta particolare attenzione nel consumo di prodotti a base di questa sostanza da parte di soggetti che soffrono di emorragie, che hanno in programma interventi chirurgici o procedure dentistiche e già in cura con farmaci anticoagulanti.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è raccomandabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

Ganoderma

Che cos’è il ganoderma?

Noto anche come reishi, è un fungo utilizzato a scopo medicinale.

 

A cosa serve il ganoderma?

Il suo impiego viene consigliato per migliorare il funzionamento del sistema nervoso e in caso di problemi respiratori (come asma e bronchite), malattie cardiache e fattori di rischio cardiovascolare (come pressione e colesterolo alti), infezioni virali (incluse l’influenza e le cosiddette “suina” e “aviaria”)malattie renali ed epatiche e forme tumorali. Inoltre la sua assunzione viene proposta nel caso di avvelenamenti, insonnia, dolore associato all’herpes, infezioni da HIV o AIDS, ulcere gastriche, per ridurre lo stress e per prevenire la fatica. In concomitanza ad altri fitoterapici viene indicato per trattare il cancro alla prostata.

Non risulta però che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia sinora approvato alcun claim che giustifichi queste proposte d’utilizzo. In particolare, l’Efsa ha respinto la proposta del claim secondo il quale il tale fungo stimolerebbe l’organismo in caso di spossatezza.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Il ganoderma può abbassare la pressione del sangue e, qualora assunto in dosi elevate, rallentare la coagulazione. Per questo motivo potrebbe aumentare l’efficacia dei farmaci antiaggreganti, degli antipertensivi e degli anticoagulanti e può essere sconsigliato in caso di disturbi emorragici (inclusa la trombocitopenia), programmati interventi chirurgici e bassa pressione bassa. Non vi sono altresì informazioni sufficienti per garantirne la sicurezza qualora si assunto in gravidanza o durante l’allattamento. Nel dubbio è bene chiedere consiglio al proprio medico.

La sua assunzione via bocca sembra essere sicura fino a un anno quando si rispettano le indicazioni d’uso. Ci sono invece dubbi circa la sicurezza dell’impiego di reishi in polvere per più di un mese, perché potrebbe esercitare effetti tossici sul fegato.

Fra i possibili effetti collaterali sono inclusi: secchezza delle fauci, della gola e del naso associata a prurito, fastidi allo stomaco, perdita di sangue dal naso e sangue nelle feci. Bere bevande a base di reishi può scatenare rash cutanei mentre respirarne le spore potrebbe causare reazioni allergiche.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è raccomandabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

Gamma orizanolo

Che cos’è il gamma orizanolo?

Si tratta di una sostanza che viene estratta dall’olio di crusca di riso; è altresì presente nella crusca di grano, in alcuni frutti e in certe verdure.

 

A cosa serve il gamma orizanolo?

Si ritiene che esso possa ridurre il livello di colesterolo, limitandone l’assorbimento a partire dal cibo; perciò viene principalmente consigliato per trattare i casi di colesterolo alto. Nello specifico, in questi casi il gamma orizanolo sembrerebbe ridurre il livello di colesterolo totale, quello di colesterolo cattivo (le cosiddette LDL, LowDensityLipoproteins) e quello di trigliceridi.

Un altro suo utilizzo diffuso è contro i sintomi della menopausa, sebbene i meccanismi alla base dei supposti benefici della sua assunzione non siano stati ancora del tutto chiariti; secondo alcuni ricercatori, il gamma orizanolo potrebbe interagire con l’azione dell’ormone luteinizzante (LH), ma l’ipotesi non è ancora stata scientificamente dimostrata.

Infine, esso viene a volte proposto per incrementare il livello di testosterone e di ormone della crescita nonchè per aumentare la forza durante l’attività fisica di resistenza. Pare tuttavia che tale sostanza non abbia effetti su questi ormoni e che, anzi, potrebbe addirittura determinare una riduzione dei livelli di colesterolo.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Non risultano esservi condizioni in cui l’assunzione di gamma orizanolo potrebbe interagire con trattamenti farmacologici o con l’assunzione di altre sostanze; nel dubbio, a tal proposito, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

Sembra inoltre che possa essere sicuro per la maggior parte degli adulti, sia quando viene assunto via bocca sia quando viene applicato sulla pelle. Non possono però essere esclusi possibili effetti collaterali non ancora individuati; inoltre le informazioni attualmente a disposizione non sembrano sufficienti a garantire la sicurezza della sua assunzione in fase di gravidanza e di allattamento.

Potrebbe infine ridurre il funzionamento della tiroide. Per questo motivo la sua assunzione è controindicata in caso di disturbi a tale ghiandola.

In caso di dubbi circa l’assunzione di prodotti a base di gamma orizanolo, è sempre raccomandabile chiedere consiglio al proprio medico.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Al fine di garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante o ad un esperto in materia di nutrizione.

Galatto-oligosaccaridi

Che cosa sono i galatto-olidosaccaridi?

Noti anche con la sigla GOS, sono delle particolari sostanze composte da galattosio e glucosio (che unitamente al fruttosio sono tra i monosaccaridi più importanti); il capostipite di tale famiglia di oligosaccaridi è il lattosio (disaccaride formato da glucosio e galattosio). I galatto-oligosaccaridi sono comunemente presenti nel latte materno, ma possono essere derivati dal lattosio grazie all’azione dell’enzima β-galattosidasi.

 

A cosa servono i galatto-olidosaccaridi?

Essi rientrano nell’elenco stilato dal Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Sono rinomati per svolgere un’azione prebiotica; vengono utilizzati, nello specifico, dai bifidobatteri ed è stato evidenziato come il loro impiego porti alla proliferazione di questa specifica tipologia di batteri presenti in quantità massiccia all’interno dell’intestino umano. Le proprietà benefiche che vengono loro attribuite sono molteplici: attualmente i GOS vengono impiegati al fine di mantenere in salute la flora batterica intestinale e migliorare – in generale – lo stato di salute dell’intestino. Secondo diverse ricerche, essi sarebbero inoltre in grado di ridurre la presenza di microrganismi potenzialmente patogeni all’interno del tratto gastro-intestinale.

Attualmente non risultano esservi claim autorizzati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specificatamente rivolti ai prodotti a base di galatto-oligosaccaridi.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

La loro assunzione risulta di solito ben tollerata. È opportuno comunque non eccedere con l’impiego di GOS: potrebbero comportare l’insorgenza di disturbi intestinali come crampi, diarrea, gonfiore intestinale e meteorismo. È raccomandabile inoltre astenersi dal loro utilizzo nel caso di ipersensibilità, sospetta o accertata, verso tali sostanze.

Atteso che l’assunzione di galatto-oligosaccaridi potrebbe determinare una maggiore attivazione del sistema immunitario, è consigliabile che i soggetti che soffrono di malattie autoimmuni (quali lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, artrite reumatoide ecc.) si astengano dal consumo di prodotti a base di queste sostanze.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è raccomandabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

Gramigna

Che cos’è la gramigna?

Gramigna è il nome comune con cui ci si riferisce a varie piante dei Generi Agropyrum e Cynodon (ma anche di altre graminacee) della Famiglia delle Poacee. Due specie molto diffuse sono l’Agropyrum repens e il Cynodon dactylon: la prima, conosciuta anche con il nome di “gramigna dei medici”, “caprinella” e “dente canino”, cresce in gran parte del nostro emisfero nelle zone erbose e nei campi; la seconda, più famosa, è un’erba perenne diffusa in quasi tutto il mondo, che cresce anche in luoghi sabbiosi, aridi e inospitali, si tratta di una pianta infestante dannosa per le coltivazioni per la rapidità con cui si sviluppa e per la difficoltà con cui si estirpa.

 

A cosa serve la gramigna?

Grazie ai componenti chimici che la caratterizzano (polifenoli, saponine, mucillagini, ecc) la gramigna è una pianta dotata di numerose proprietà benefiche: in particolare è famosa per le sue caratteristiche diuretiche e antinfiammatorie. Tali proprietà la rendono un’alleata contro le infezioni dell’apparato urinario come cistiti e disuria, e nella prevenzione della formazione di calcoli renali. Tradizionalmente la gramigna viene utilizzata come rimedio contro dolori reumatici, gotta, disturbi cutanei di vario tipo e tosse in quanto avrebbe proprietà lenitive per le mucose grazie alle mucillagini in essa contenute.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Data la funzione diuretica della gramigna si sconsiglia di consumare questa sostanza in caso di squilibrio idroelettrolitico, patologie renali; edemi causati da insufficienze cardiache e/o renali e ipersensibilità certa o presunta verso uno o più componenti della pianta. A scopo cautelativo si sconsiglia di assumere prodotti contenenti gramigna durante la gravidanza e l’allattamento. L’assunzione di gramigna interagisce, dal punto di vista farmacologico, con i farmaci diuretici: tale associazione è sconsigliata perché aumenta il rischio di squilibrio idroelettrolitico per somma degli effetti.

 

Disclaimer

Le indicazioni riportate nel presente documento valgono solo come indicazione generale e non sostituiscono il consulto medico. Per essere certi di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è bene seguire sempre i consigli del proprio medico o di un nutrizionista.

Frutto-oligosaccaridi

Che cosa sono i frutto-oligosaccaridi?

Noti anche con la sigla FOS, sono un particolare tipo di oligosaccaridi: nello specifico sono delle catene polisaccaridiche a basso numero di componenti che si ottengono tramite idrolisi dall’inulina (polisaccaride di origine vegetale). I frutto-oligosaccaridi sono presenti in natura in piccole quantità all’interno di diversi legumi (come i fagioli), di cereali (frumento) e di vegetali (cicoria, cipolle, carciofi).

 

A cosa servono i frutto-oligosaccaridi?

Essi rientrano nell’elenco stilato dal Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Sono delle sostanze che sono in grado di stimolare in modo selettivo la crescita e il metabolismo della flora batterica, favorendone l’equilibrio; effettuano pertanto un’azione prebiotica. Sono molteplici le proprietà benefiche che le vengono attribuite: a oggi i FOS sono impiegati per stimolare l’attività dell’intestino; per ricostituire la flora intestinale dopo delle terapie antibiotiche; per favorire la digestione nell’ipotesi di dispepsia; in caso di condizioni come la ipertrigliceridemia e la ipercolesterolemia (sarebbero in grado di mantenere nella norma la presenza nel sangue di colesterolo, di colesterolo cattivo e di trigliceridi ). Secondo alcune ricerche sarebbero anche in grado di ridurre, ali vello intestinale, la presenza di alcuni microrganismi potenzialmente patogeni.

Attualmente non risultano esservi claim approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specificatamente rivolti ai prodotti a base di frutto-oligosaccaridi.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

La loro assunzione nelle quantità di solito consigliate (ovvero tra i 2 e i 10 grammi al dì) risulta ben tollerata da tutte le fasce di età della popolazione: queste sostanze possono essere quindi assunte anche dai bambini, dagli anziani e dalle donne incinte. Sebbene siano ben tollerati, è preferibile non esagerare con il dosaggio; eccessive assunzioni potrebbero comportare l’insorgere di disturbi intestinali come crampi, gonfiore intestinale, meteorismo e diarrea. È opportuno astenersi dall’assunzione di FOS nei caso di ipersensibilità (sospetta o accertata) nei confronti di tali sostanze o dell’inulina.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Al fine garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile rivolgersi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

 

Gomma di guar

Che cosa è la gomma di guar?

Si tratta di una fibra estratta dai semi del guar, una pianta originaria dell’India.

 

A cosa serve la gomma di guar?

Essa aiuta a migliorare il contenuto di acqua presente nelle feci, assorbendo quella in eccesso in caso di diarrea e ammorbidendo le feci in caso di costipazione. Può altresì contribuire a ridurre la quantità di colesterolo e di glucosio assorbiti dall’apparato digerente. Il suo impiego è inoltre proposto per calare di peso; aumentando il volume del materiale presente all’interno del tubo digerente, potrebbe difatti condurre ad un senso di sazietà e alla riduzione dell’appetito.

L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha autorizzato il claim secondo il quale la gomma di guar contribuirebbe al mantenimento di un normale livello di colesterolo nel sangue. Tale claim può però essere impiegato solo nel caso di prodotti che forniscano un apporto giornaliero di 10 gr. e solo informando il consumatore finale che gli effetti benefici possono essere ottenuti assumendo – appunto – 10 gr. di gomma di guar al giorno.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni della gomma di guar

L’utilizzo di Solidago virgaura può interagire con quella dei medicinali diuretici che possono promuovere l’eliminazione di acqua da parte dell’organismo; i rischi che ne conseguono sono capogiri o pericolosi abbassamenti della pressione.

Le informazioni attualmente disponibili non sono sufficienti a stabilire se la sua assunzione possa, o meno, essere considerata pericolosa in presenza di alcune patologie. In generale si ritiene che possa essere controindicata in caso di alta pressione (perché potrebbe causare una ritenzione di sodio) e di infezioni delle vie urinarie (per cui potrebbe richiedersi anche l’assunzione anche di antibiotici). Inoltre il suo impiego al fine di aumentare la produzione di urine è controindicato in caso di ritenzione idrica dovuta a problemi cardiaci o renali, ed è necessario che – nel caso di problemi a deglutire o di soggetti che non bevono a sufficienza – l’assunzione avvenga con abbondante acqua per evitare il rischio di soffocamento.

Infine, la Solidago virgaura può causare reazioni allergiche in individui allergici a specie appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, come il crisantemo e la margherita.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è raccomandabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

Graviola

Che cos’è la graviola?

Dal nome scientifico Annona muricata, è un piccolo albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Annonaceae. Diverse sue parti – tra cui le foglie, i frutti ed i semi – vengono utilizzate per ottenere prodotti utilizzati a scopo medicale.

 

A cosa serve la graviola?

Tale pianta è rinomata per il suo contenuto di numerose sostanze che potrebbero esercitare un’azione contro il cancro. Contiene altresì delle molecole che potrebbero essere attive contro gli agenti in grado di causare malattie, come batteri, virus e parassiti. Per questo motivo la sua assunzione viene consigliata per trattare infezioni causate da batteri e parassiti (come la leishmaniosi e l’herpes) nonchè contro i tumori. Ne viene altresì suggerito l’utilizzo contro la tosse e le infiammazioni del naso e della gola. Infine, la graviola viene impiegata per favorire il rilassamento, causare il vomito e promuovere lo svuotamento dell’intestino.

Al momento, la sua efficacia non è però stata dimostrata dalla ricerca scientifica nè risulta che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia sinora approvato alcun claim che giustifichi queste proposte d’impiego. Inoltre vi sono seri dubbi sulla sicurezza dell’assunzione di prodotti a base di graviola.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Non risultano esservi condizioni in cui l’assunzione di integratori o altri prodotti a base di graviola potrebbe interagire con terapie farmacologiche o con l’assunzione di altre sostanze. Nel dubbio, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico.

Essa è stata associata alla comparsa dei problemi dei movimenti molto simili a quelli tipici della malattia di Parkinson; per questo motivo si ritiene che la sua assunzione potrebbe determinare un peggioramento dei sintomi di questo disturbo. Pare altresì che possa uccidere i neuroni presenti non solo nel cervello, ma anche in altre parti del corpo umano. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

La sua assunzione è sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento. Anche in questo caso – come in quello di tutti gli altri integratori – prima di impiegarla è opportuno consultarsi con il proprio medico al fine di accertarsi di non ingerire dei prodotti pericolosi o per la salute propria o per quella del proprio bambino.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Al fine di garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante o ad un esperto in materia di nutrizione.

Gomma karaya

Che cos’è la gomma karaya?

E’ una sostanza simile alla linfa ottenuta dalla Sterculia urens, pianta che cresce in India ed appartiene alla famiglia delle Malvaceae.

 

A cosa serve la gomma karaya?

Esplica la sua azione aumentando il volume della massa che transita all’interno dell’apparato digerente. Attraverso tale meccanismo, la sua assunzione stimola l’intestino ad eliminare le feci, favorendo i movimenti a livello intestinale. Per questo motivo la gomma karaya viene assunta come lassativo ed il suo impiego viene consigliato in particolar modo in caso di costipazione. Ne è stato altresì riportato l’uso come afrodisiaco, per aumentare cioè il desiderio sessuale.

Nella realtà è possibile che la sua assunzione sia davvero un efficace rimedio nei casi di costipazione, anche se non risulta che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia sinora autorizzato alcun claim che certifichi i possibili benefici derivanti dal suo utilizzo. Non vi sono neppure prove sufficienti a confermare gli asseriti effetti afrodisiaci di questo rimedio naturale.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Il suo utilizzo potrebbe interagire con quella dei farmaci e dei medicinali assunti via bocca. Al suo interno sono difatti presenti mucillagini che potrebbero ridurre l’assorbimento dei loro principi attivi. Per tale motivo è consigliabile assumerla ad almeno un’ora di distanza da eventuali farmaci o medicinali che prevedono la somministrazione per via orale. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

Il trattamento a base di gomma karaya è considerato sicuro per gran parte degli individui. Tuttavia è bene rammentare che la sua assunzione deve essere sempre accompagnata da abbondanti quantità di liquidi. In caso contrario, il rischio in cui si potrebbe incorrere è un’ostruzione intestinale. E’ inoltre opportuno ricordare che, come molti altri lassativi, anche tale pianta è controindicata in caso di blocchi intestinali.

Attualmente non si hanno molte informazioni circa la sicurezza del suo impiego in fase di gravidanza e allattamento. Per evitare rischi, prima di assumerla, è consigliabile consultare il proprio medico o il pediatra.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate all’interno di questo articolo rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Al fine di garantirsi un’alimentazione equilibrata e sana è sempre consigliabile rivolgersi al proprio curante o ad un esperto in materia di nutrizione.

Idrossimetilbutirrato

Che cos’è l’idrossimetilbutirrato?

Si tratta di una sostanza proveniente dal metabolismo della leucina, un aminoacido essenziale che è presente nel nostro organismo (in quanto vi è prodotto naturalmente) ed è uno degli elementi costitutivi delle proteine. Si può introdurre anche tramite l’alimentazione; è difatti contenuto in piccole quantità in alcuni alimenti tra cui il pesce.

 

A cosa serve l’idrossimetilbutirrato?

Rientra nell’elenco stilato dal Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Secondo le indicazioni ministeriali il dosaggio massimo consentito è pari a 3 gr. al giorno.

In commercio sono reperibili molti integratori a base di idrossimetilbutirrato. Questa sostanza viene inserita come ingrediente in numerosi integratori per lo sport perché pare abbia la capacità di incrementare sia la massa che la forza a livello muscolare; ha difatti proprietà anticataboliche, (supporta cioè l’anabolismo proteico) impedendo la disgregazione delle proteine della massa muscolare. Sarebbe altresì in grado di ridurre i danni muscolari durante l’esercizio, di attenuare i dolori muscolari, di aumentare la resistenza e di migliorare il recupero post-esercizio.

Non risultano esservi claim specificatamente approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specificatamente indirizzati a prodotti a base di idrossimetilbutirrato. Le proposte delle indicazioni secondo i quali esso sortirebbe i benefici sopra descritti sono state rifiutat per l’assenza di prove scientifiche sufficienti a giustificarle.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Il suo impiego sembra di solito ben tollerato: le ricerche finora condotte su eventuali effetti indesiderati derivati dall’assunzione di tale sostanza entro le dosi massime non hanno evidenziato casi di tossicità. È comunque opportuno astenersi dal consumo di questa sostanza in caso di ipersensibilità accertata o presunta verso il principio attivo. Attualmente non sono note interazioni farmacologiche; in caso di gravidanza e allattamento è precauzionalmente consigliato di non utilizzarlo.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi al consulto del proprio curante o di un esperto in materia di nutrizione.

Torna su