Salvaguardare la salute della propria pelle dall’aggressione dei raggi ultravioletti è quanto consigliano i dermatologi sia ad adulti che piccini. La cute, ed in particolare i nevi (o nei), vanno protetti costantemente perché l’eventuale presenza di un’ustione potrà determinare gravi conseguenze. Tra le patologie, si riconoscono le lievi atipie sino ai melanomi, oltre agli epiteliomi basocellulari e spinocellulari. Frequenti le cheratosi attiniche, cioè precancerosi che sono considerate tumori in situe, se lasciati nella loro sede, possono evolvere in epiteliomi.
“La prevenzione primaria dermatologica – spiega la dott.ssa Maria Concetta Gioia, Responsabile del Servizio di Dermatologia di Humanitas Centro Catanese di Oncologia – è fondamentale durante tutto l’anno, perché siamo esposti ai raggi ultravioletti continuamente, anche in inverno e persino quando il cielo è nuvoloso; la nostra pelle non è interessata dall’ultravioletto soltanto quando c’è buio”.
Le patologie a carico della pelle e degli annessi cutanei si individuano grazie alla tecnica non invasiva della dermatoscopia. L’esame consente di osservare l’interno della lesione melanocitica o non, e di fare la diagnosi. L’età media delle persone che presentano un carcinoma della pelle è compresa tra i 50 e gli 80 anni, ma in alcuni casi sono molto più giovani, intorno ai 35 anni. Le cause sono l’esposizione al sole e alle lampade ed, in particolare, la predisposizione genetica. Fondamentale, oltre ai controlli medici regolari, un approccio da parte della popolazione di autovalutazione dei propri nevi.
I dermatologi, infatti, ricordano ai pazienti di osservarli e valutarli seguendo la regola dell’ABCD: asimmetria, bordi, colore, diametro. Se un nevo cambia o cresce nell’arco di 4-5 mesi, occorre farlo controllare immediatamente. Si consigliano sempre controlli periodici delle lesioni a rischio per poter fare una diagnosi precoce conuna reale prevenzione.
“Il controllo dei nevi – chiarisce la dott.ssa Gioia – deve rappresentare una costante nella prevenzione secondaria dermatologica, specialmente prima dell’esposizione solare. Il melanoma, per esempio, non compare a causa dell’esposizione al sole ma può sorgere su un neo preesistente ed una ustione può accelerarne la velocità di crescita”.
L’abc dell’autoispezione
Molto spesso si confonde un melanoma in fase iniziale con un nevo. Per questo motivo è consigliabile eseguire regolarmente un’accurata auto ispezione della pelle. La cosiddetta regola dell’ABC è il primo passo verso la prevenzione in quanto aiuta a distinguere un nevo da un melanoma.
Asimmetria
Il melanoma è quasi sempre asimmetrico mentre i nei sono simmetrici.
Bordi irregolari
I bordi del melanoma sono irregolari e frastagliati, mentre quelli dei nei sono uniformi.
Colore disomogeneo
Il colore del melanoma può variare dal nero al rosso. I nei solitamente hanno un colore unico e uniforme.
Diametro superiore a 6 mm
I melanomi tendenzialmente sono superiori ai 6 mm di diametro mentre i nei sono in genere più piccoli.
Evoluzione
La rapida crescita di un qualunque neo o macchia pigmentata è un segno importante.
In caso di riscontro di uno o più di questi segni è opportuno consultare il proprio medico che potrà suggerire eventuali esami di approfondimento.
Per un preciso controllo dei nei, il dermatologo ricorre alle tecniche di osservazione di ultima generazione:
la dermoscopia in epiluminescenzae la mappatura dei nei.