La riabilitazione del paziente in ambito oncologico è finalizzata al recupero delle disabilità temporanee causate dall’intervento chirurgico o dalla chemioterapia e coinvolge due figure sanitarie: il fisiatra, medico specialista in medicina fisica e riabilitativa e il fisioterapista.
Tra queste disabilità transitorie, molto frequente è la cervicobrachialgia post operatoria, patologia che si manifesta con dolore invalidante e coinvolge le regioni collo (rachide cervicale), spalla e arto superiore fino a raggiungere le dita della mano. II disturbo si manifesta con una forte rigidità nucale paragonabile a una sensazione di pesantezza, torcicollo acuto, fino a provocare una limitazione dei movimenti fisiologici del rachide cervicale; alterazione della sensibilità, con gonfiore e formicolio all’arto superiore associati a debolezza muscolare.
“Tale sintomatologia – spiega la Dott.ssa Daniela Caramma, specialista in Fisiatria di Humanitas Centro Catanese di Oncologia – può manifestarsi durante il riposo notturno ed anche provocare un improvviso risveglio; inoltre, essa si ridurrà gradualmente entro alcuni giorni dall’intervento a condizione che il paziente eviti posture scorrette e inizi precocemente il trattamento riabilitativo, che prevede la mobilizzazione del rachide cervicale e dell’arto superiore”.
La diagnosi si effettua tramite esame obiettivo accurato che può essere avvalorato da esami strumentali, quali la radiografia e/o la risonanza magnetica del tratto cervicale o l’elettromiografia degli arti superiori.
Qualora il disturbo avesse durata maggiore, il fisiatra potrà consigliare cicli di fisiochinesiterapia con rieducazione funzionale, stretching o pompagea livello dei muscoli del rachide cervicale; ma anche massaggi, taping neuromuscolare oppure TENS (elettroterapia antalgica) lungo il plesso brachiale, oltre a prescrivere farmaci miorilassanti.
A completamento del trattamento, la ginnastica posturale globale (Metodo Mézières) la cui peculiarità consiste nell’allungare le catene muscolari, con ciò garantendo il riassetto posturale.
Lo specialista, infine, grazie ad un programma riabilitativo personalizzato, favorisce il recupero funzionale e l’indipendenza motoria del paziente nello svolgimento delle attività di vita quotidiana.