Gli alimenti a Km 0, definiti anche “a filiera corta”, sono prodotti locali che vengono venduti nelle vicinanze del luogo di produzione.
Il nome Km 0 allude infatti al numero di chilometri che servirebbe per il trasporto e la distribuzione, quest’ultima dal produttore al consumatore.
Acquistare alimenti a filiera corta è ormai abbastanza diffuso e apprezzato per diverse ragioni: freschezza, assenza di prodotti chimici e fertilizzanti che ne pregiudicherebbero il sapore e la salute, caratteristiche organolettiche mantenute intatte grazie al breve spostamento. Completa il quadro l’elevato valore nutrizionale proprio di frutta e verdura di stagione.
“Scegliere prodotti a Km 0, privilegiando ciò che la natura offre di volta in volta, significa garantire la sicurezza alimentare di tutti noi” spiega la dott.ssa Serena Cubisino, nutrizionista di Humanitas Istituto Clinico Catanese. “L’esposizione all’aria, alle variazioni di temperatura o luce artificiale compromettono la conservazione dei nutrienti. Nei prodotti di stagione e del territorio, grazie al breve trasporto e stoccaggio, il contenuto dei principi nutritivi, in particolar modo quello vitaminico, non subisce alterazione. Anche i metodi di conservazione di frutta e verdura rischiano di far perdere al prodotto importanti vitamine: le temperature superiori ai 4° adottate per un lungo periodo, infatti, causano una riduzione di fitonutrienti e di vitamina C fondamentali per il nostro organismo”.
Non da ultimo, sul profilo relazionale, fare la spesa dai piccoli produttori agricoli significa anche curare i rapporti sociali, conoscere il venditore che potrà fornire all’acquirente informazioni utili circa i metodi produttivi.
Nell’attuale società, si sta diffondendo l’esigenza di porre maggiore attenzione alle modalità di acquisto favorendo quelle che tutelano il nostro pianeta.
Si fa strada, infatti, l’idea che scegliere di fare una spesa a Km 0 ha i suoi vantaggi anche per l’ambiente:
- grazie all’abbattimento dei trasporti si riduce l’emissione di anidride carbonica
- si risparmia acqua nei processi di lavaggio
- si risparmia energia nei sistemi di confezionamento
- si eliminano notevolmente imballaggi di plastica e cartone.
Humanitas Istituto Clinico Catanese, per promuovere la prevenzione che parte dalla tavola, la cultura del mangiar bene e una filosofia di consumo ecosostenibile, e favorire una umanizzazione delle cure, ha siglato una convenzione con Coldiretti attraverso la quale si prevede la presenza di produttori con una selezione di frutta, ortaggi e molti altri prodotti a Km 0 freschi e di stagione.
Un’iniziativa che di settimana in settimana sta riscontrando soddisfazione tra pazienti, accompagnatori e personale Humanitas.