E’ fondamentale un approccio multidisciplinare per affrontare i tumori alle vie biliari: infatti, per approntare una corretta diagnosi e cura bisogna valutare i diversi aspetti della patologia, quali quelli epidemiologici, istopatologici, radiologici e chirurgici.
Con quale incidenza è diffuso il tumore delle vie biliari?
E’ una patologia abbastanza rara, con incidenza in Italia di 1-2 casi l’anno ogni 100.000 abitanti. I paesi maggiormente coinvolti sono Cina, Asia, Giappone e Sudamerica, sebbene, anche nei paesi occidentali si registra un aumento delle diagnosi del carcinoma alle vie biliari. Se, infatti, è possibile beneficiare di strumentazioni più precise, si assiste al tempo stesso all’aumento delle malattie parassitarie dovute principalmente al consumo di alimenti orientali, quale pesce crudo o poco cotto, che sono entrati ormai nella nostra cucina.
Quali sono i principali sintomi del tumore alle vie biliari?
I principali sintomi sono:
- dolore continuo di tipo colico, legato all’ostruzione del flusso biliare
- ittero
Nel tumore delle vie biliari intraepatiche i segnali sono ancora più sfumati e si manifestano con:
- l’aumento del volume del fegato
- calo del peso
- febbre
- eventuale presenza di massa palpabile.
In caso in cui a essere colpita è la colecisti, essendoci più spazio al suo interno, il tumore può svilupparsi prima che il paziente senta dolore.
“Tra i fattori che rendono favorevole questa tipologia di tumore – afferma il dott. Mongiovì, Chirurgo oncologico addominale di Humanitas Centro Catanese di Oncologia – rientrano tutti gli stati di infiammazione cronica delle vie biliari, colangite sclerosante primitiva e infezioni parassitarie. Inoltre, sono presenti anche altre patologie che predispongono l’individuo, come le dilatazioni cistiche delle vie biliari. In questo caso, il ristagno della bile all’interno delle cavità può portare a stati infiammatori e formazione di calcoli. “Spesso la diagnosi di questo tumore – conclude il dott. Mongiovì – è tardiva in quanto i sintomi negli stadi iniziali sono molto sfumati e si presentano quando le neoplasie hanno già ostruito i dotti biliari”.