Chi affronta un tumore, di qualunque tipo sia, deve fare i conti non solo con la malattia in sé, ma anche con gli effetti collaterali delle terapie oncologiche. Una serie di eventi avversi che potrebbero verificarsi a causa della terapie da mettere in atto per garantire la guarigione e la sopravvivenza del paziente.
Gli eventi avversi a carico del cavo orale sono molteplici, alcuni transitori altri permanenti. Tra di essi la necrosi delle ossa mascellari rappresenta la complicanza più grave. Per prevenire questa complicanza è raccomandata la bonifica dei foci dentati, preliminare all’avvio delle terapie.
La visita specialistica del cavo orale nel paziente oncologico ha l’obiettivo di impostare un piano di cure adeguato per l’abbattimento dei fattori di rischio locali correlati allo sviluppo della necrosi dei mascellari.
Estrazioni di denti non restaurabili o adeguamento delle protesi mobili, vanno attentamente pianificate; nel contesto della visita lo specialista potrebbe avere la necessità di prendere visione di un esame radiografico delle arcate dentarie per impostare il giusto piano di trattamento.
Da questa esigenza è emersa la necessità di avvalersi dell’ortopantomografo, novità in termini di diagnostica che permette un accurato esame delle arcate dentarie (denti e osso alveolare).
Si tratta di una radiografia panoramica che dà informazioni utilissime per impostare un piano di trattamento odontoiatrico che permetta di evitare estrazioni dentarie in corso di terapia, per prevenire e limitare le problematiche che potrebbero presentarsi nel corso delle stesse.
Sono numerosi i vantaggi di questo esame: possibilità di visualizzare in una sola immagine entrambe le arcate dentarie e altre strutture del massiccio facciale; una dose relativamente bassa di radiazioni; la facilità di esecuzione (per l’operatore e per il paziente); durata minima dell’esame e possibilità di esecuzione anche in pazienti impossibilitati ad aprire la bocca.
“Fino ad oggi – spiega la dott.ssa Antonia Marcianò, odontostomatologa di Humanitas Istituto Clinico Catanese – i pazienti per i quali era richiesta una radiografia panoramica delle arcate dentarie dovevano, successivamente alla visita con l’oncologo, eseguire l’esame presso un laboratorio esterno, con un inevitabile rinvio diagnostico. Un ritardo inaccettabile perché se si parla di cancro la tempestività è fondamentale. Adesso con la presenza dell’ortopantomografo all’interno dell’ospedale tutto avviene nel contesto della stessa visita”.
L’ortompantomografia (OPT) è un esame non invasivo che non richiede una specifica preparazione e non necessita di particolari precauzioni, salvo l’accortezza di rimuovere eventuali oggetti metallici dal capo (come orecchini o piercing che potrebbero interferire con l’ottenimento di una buona immagine) e le protesi dentarie rimovibili.