L’ecoendoscopia è un’indagine diagnostica che accomuna entrambe le caratteristiche dell’endoscopia e dell’ecografia al fine di individuare possibili neoplasie che interessano l’interno di alcuni organi. Approfondiamo insieme al Prof. Giacomo Bonanno, responsabile del Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Humanitas Centro Catanese di Oncologia, in cosa consiste esattamente l’endoscopia e come si svolge.
Cos’è l’ecoendoscopia e a cosa serve?
L’ecoendoscopia è un esame diagnostico che viene eseguito di norma dopo che le altre procedure diagnostiche non hanno portato ad alcuna diagnosi soddisfacente. Questo tipo di esame permette di visualizzare i singoli strati che costituiscono la parete del tubo digerente e degli organi a ridosso del tubo digerente quali il pancreas, il mediastino e la pelvi. L’ecoendoscopia permette di formulare una diagnosi facendo una distinzione tra le zone benigne e quelle maligne. Inoltre, questa tipologia di indagine utilizza una serie di dati utili a comprendere l’effettiva stadiazione di alcune neoplasie, permettendo di stabilirne le dimensioni.
Come si svolge l’ecoendoscopia?
Attraverso l’ecoendoscopia viene prelevato del materiale mediante l’utilizzo di aghi sottili; tale materiale, di tipo citologico e istologico, risulta essenziale per la formulazione della diagnosi. L’ecoendoscopia, così come l’endoscopia, è considerata un esame invasivo e, per tale motivo, va eseguita in stato di sedazione con o senza l’assistenza dell’anestesista. Humanitas Centro Catanese di Oncologia è tra i pochi centri in Sicilia che utilizza l’ecoendoscopia al fine di permettere e garantire la valutazione multidisciplinare del paziente oncologico.