Negli ultimi anni è apparentemente aumentata la frequenza delle malattie tiroidee: questo apparente incremento è verosimilmente frutto dell’ampliamento delle conoscenze cliniche di queste patologie e, in particolar modo, delle sempre più sofisticate indagini diagnostiche utilizzate sia in campo tiroideo che extratiroideo.
L’utilizzo sempre più accurato di tali indagini (esami di laboratorio, ecografie, ecodoppler, TAC, RMN) ha aumentato nettamente l’evidenza di patologie tiroidee, pur sempre presenti, ma meno evidenti nella pratica clinica prima dell’avvento e del perfezionamento di questi esami.
Le malattie della tiroide sono più frequentemente presenti nelle donne e si possono manifestare con alterazioni cliniche in cui è coinvolta solo la struttura ed il volume della ghiandola (gozzo diffuso/nodulare), o solo la funzione ghiandolare (ipotiroidismo /ipertiroidismo) o con condizioni in cui possono coesistere ambedue le alterazioni.
Tra le malattie della tiroide rientrano anche i tumori della tiroide che rappresentano la patologia neoplastica più diffusa in campo endocrinologico.