Si tratta di colorazioni sulla pelle tra il violaceo ed il verdastro che derivano il più delle volte da traumi, ma anche da diverse patologie come lo scorbuto, la cirrosi epatica e la leucemia. la colorazione dipende dalla degradazione dell’emoglobina proveniente dai capillari in bilirubina e biliverdina. Gli individui con capillari più fragili sono più esposti all’insorgenza di lividi.
Ai lividi spesso si associano gonfiore, dolore e sensazione di intorpidimento dell’area interessata.
Patologie associate ai lividi:
Cirrosi epatica, ebola, leucemia, scorbuto, shock settico, traumi. Si consiglia comunque un consulto medico.
Rimedi
Nel caso di lividi da piccoli traumi, si può diminuire l’infiammazione, il dolore e il gonfiore tramite impacchi freddi (con ghiaccio, per esempio) , che bloccano anche la fuoriuscita di ulteriore sangue dai capillari. E’ importante che la pelle non sia a contatto diretto con il ghiaccio per evitare un ustione da freddo e che si agisca il più repentinamente possibile. Un altra operazione da fare per facilitare il riassorbimento del livido è di posizionare la parte colpita al di sopra del livello del cuore.
Se il trauma subito è forte ed esistono già malattie come quelle associate di cui sopra, è necessario contattare un medico.