Vanadio

Cos’è il vanadio?

Oligoelemento necessario all’organismo in piccole dosi.

 

A cosa serve il vanadio?

Indispensabile per lo sviluppo dell’organismo, esso svolge diverse, fondamentali attività: si occupa della pompa sodio-potassio nella membrana cellulare, è parte attiva nella produzione degli enzimi che si occupano del metabolismo dei nutrienti, degli ormoni e del tessuto osseo e contrasta la crescita del colesterolo. Inoltre alcuni studi affermano che esso potrebbe sostituire l’insulina o aumentarne gli effetti.

 

In quali alimenti è presente il vanadio?

I cibi più ricchi di vanadio sono:

  • i funghi
  • i molluschi
  • il pepe nero
  • il prezzemolo
  • l’aneto
  • la birra
  • il vino
  • i cereali

 

Quanto vanadio bisogna assumere al giorno?

La quantità  indicata è di 10-20 microgrammi.

 

Quali conseguenze può determinare la carenza di vanadio?

Non ci sono tesi ufficiali che riguardano le conseguenze negative di un carenza di vanadio nell’organismo. Ciò nonostante è stato osservato che questa condizione potrebbe provocare un rallentamento della crescita, infertilità o altre disfunzioni degli organi riproduttivi, alterazione dei livelli di colesterolo, trigliceridi, glucosio e insulina. Altri studi associano la carenza di questo minerale a problemi di obesità,  diabete e malattie cardiovascolari.

 

Quali conseguenze può determinare un eccesso di vanadio?

La tossicità del vanadio è legata al superamento dei 10 mg giornalieri.

 

Il vanadio e il diabete

Gli studi sul vanadio effettuati finora sono relativi agli animali. Al momento, quindi, esso non è indicato come cura per alcuna malattia. L’unica ipotesi è che esso possa migliorare l’uso dell’insulina.