Che cos’è l’olio di ricino?
L’olio di ricino è un olio di origine vegetale che viene estratto dai semi di una pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, il cui nome botanico è Ricinus communis. I semi di ricino, se ingeriti, rappresentano un veleno mortale, ma il processo di estrazione permette di ottenere un olio non contaminato da sostanze tossiche.
A cosa serve l’olio di ricino?
L’olio di ricino viene utilizzato con diversi scopi:
- come emetico (ossia per indurre il vomito)
- nel trattamento della costipazione, grazie al suo effetto lassativo, poichè stimola la peristalsi e comporta un aumento dei movimenti dell’intestino. Tale effetto è considerato anche fin troppo potente, tanto che nel corso degli anni il ricorso all’assunzione di olio di ricino per via orale si è significativamente ridotto a favore dell’uso di altri prodotti efficaci nel trattamento della costipazione, ma meno potenti
Nonostante le proprietà dell’olio di ricino siano ampiamente riconosciute, non risulta che l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia approvato alcun claim specifico (che dovrebbe fornire indicazioni precise circa le indicazioni alimentari e sulla salute) per certificare le proprietà e i benefici dei prodotti a base di olio di ricino.
Avvertenze e possibili controindicazioni
Prima di iniziare ad assumere olio di ricino, è opportuno chiedere consiglio al medico, soprattutto in caso di:
- appendicite
- sintomi di appendicite, come nausea, vomito e dolori improvvisi all’addome
- emorragie rettali
- blocco intestinale o improvvise alterazioni della funzionalità intestinale che durano da più di due settimane
L’assunzione di olio di ricino può essere associata a fastidiosi effetti collaterali, riconducibili per lo più al tratto gastrointestinale, come: dolori o crampi allo stomaco o all’intestino, nausea, diarrhea e debolezza.
La possibilità di reazioni allergiche è invece considerata rara, ma non può essere esclusa.
Poichè non esistono ancora studi adeguati circa il profilo di sicurezza del prodotto durante la gradivanza, salvo diverse indicazioni l’assunzione di olio di ricino è controindicata durante la gravidanza.
Non risultano invece prove definitive della sicurezza o della pericolosità dell’assunzione di olio di ricino durante l’allattamento al seno; anche in questo caso, prima di procedere con l’assunzione, è importante consultarsi con il proprio medico o con il pediatra, che potranno valutare il rapporto tra benefici e rischi connessi all’assunzione della sostanza.
Infine, si sconsiglia l’uso ripetuto di olio di ricino, a causa delle sue potenti proprietà lassative. In particolare, l’assunzione abituale di olio di ricino è controindicata nei bambini di età inferiore ai 10 anni. Anche l’utilizzo ripetuto da parte di individui di età superiore ai 60 anni è sconsigliato, perchè potrebbe aggravare i problemi intestinali di cui si soffre.
Disclaimer
Le informazioni sopra riportate rappresentano solo indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.