Che cos’è la maca?
Dal nome scientifico Lepidium peruvianum G.Chacón, o Lepidum meyenii Walpers è una pianta che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Nota anche con i nomi di ginseng delle Ande o ginseng peruviano, le sue radici vengono utilizzate per ottenere prodotti a uso medicale.
A cosa serve la maca?
I meccanismi alla base dei benefici che deriverebbero dalla sua assunzione non sono noti, ma a questo rimedio naturale viene attribuita la capacità di migliorare sia le energie a disposizione che la memoria. Fra gli utilizzi che ne vengono riportati sono inclusi il trattamento dell’anemia, dei sintomi della menopausa, di disfunzioni sessuali di varia origine (per esempio anche quelle associate alla depressione o a malattie gravi come la leucemia), della sindrome da stanchezza cronica e dei problemi mestruali. E’ altresì consigliata per migliorare la fertilità, per aumentare il desiderio sessuale, per migliorare le performance atletiche, per favorire l’equilibrio ormonale nelle donne e per potenziare le difese immunitarie.
La sua efficacia non è però sinora stata certificata dalla scienza e non risulta che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia ancora approvato claim attestanti i suoi benefici per la salute.
Avvertenze e possibili controindicazioni
Non risultano esservi condizioni in cui il suo impiego potrebbe interagire con terapie farmacologiche o con l’assunzione di altre sostanze. Nel dubbio è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico.
Quando assunta via bocca in dosi alimentari, la maca è considerata potenzialmente sicura. Sembra inoltre che anche assumerne fino a 3 gr. al dì anche per quattro mesi consecutivi non produca effetti collaterali degni di nota. In ogni caso, è raccomandabile consultarsi con il proprio medico prima di assumere degli integratori, in particolar modo nel corso di fasi in cui è necessario prestare particolare attenzione, come la gravidanza e l’allattamento.
Inoltre i suoi estratti sembrano poter esercitare un’azione simile a quella degli ormoni estrogeni. Perciò la loro assunzione potrebbe essere sconsigliata in presenza di condizioni sensibili alla loro azione (come tumori al seno, all’utero e all’ovaio, l’endometriosi e i fibromi uterini).
Disclaimer
Le informazioni qui riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi al consulto del proprio curante o di un esperto in materia di nutrizione.