Che cos’è il cloruro di potassio?
Si tratta di una sostanza che, sotto forma di integratore, viene impiegata per prevenire o trattare forme di carenze di potassio.
A cosa serve il cloruro di potassio?
Si utilizza per prevenire o trattare forme di carenze di potassio. Quest’ultimo è un macroelemento, ovvero uno dei minerali presenti in quantità più elevate nell’organismo; nello specifico è il principale minerale presente all’interno delle cellule del corpo umano (in un individuo adulto ve ne sono circa 180 gr.). Il potassio svolge diverse funzioni; tra le più importanti: aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna; partecipa alla contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco; contribuisce alla regolazione dell’equilibrio dei fluidi e dei minerali all’interno e all’esterno delle cellule;.
Tra le condizioni che possono condurre ad una riduzione del livello di potassio nell’organismo ci sono vomito, diarrea prolungata, problemi ormonali e terapie a base di diuretici.
Avvertenze e possibili controindicazioni
L’assunzione di prodotti a base di cloruro di potassio risulta di solito ben tollerata dalla maggior parte dei soggetti. Sebbene gran parte degli individui che assume tali prodotti non ravvisi alcun effetto collaterale, l’utilizzo di questi integratori può causare disturbi a carico del sistema gastrointestinale (come vomito, nausea, meteorismo e diarrea). Tra gli altri effetti indesiderati si annoverano e sensazione di blocco in gola e deglutizione difficile e/o dolorosa. Attenzione particolare deve essere posta nel caso in cui all’impiego di cloruro di potassio facciano seguito dolori di stomaco o addominali oppure l’emissioni di feci nere.
In caso di utilizzo di prodotti a base di tale sostanza, è opportuno tenere presente che l’assunzione di alcuni medicinali (gli ACE-inibitori, i farmaci bloccanti i recettori dell’angiotensina, i farmaci cosiddetti “risparmiatori di potassio”, i diuretici, alcune pillole anticoncezionali) può comportare l’aumento dei livelli di potassio nell’organismo. Altri farmaci – come la scopolamina, l’atropina, alcuni antistaminici, i farmaci antispastici, alcuni farmaci per il trattamento della malattia di Parkinson, ecc. – possono invece causare un rallentamento del movimento di potassio nello stomaco o nell’intestino, aumentando il rischio di effetti collaterali (come le ulcere).
Disclaimer
Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.