Che cos’è il chitosano?
E’ un carboidrato, un polisaccaride ottenuto a partire dall’esoscheletro (lo scheletro esterno) dei crostacei, nello specifico del granchio, dei gamberetti e dell’astice.
A cosa serve il chitosano?
Può contribuire a contenere l’assorbimento del colesterolo e degli altri grassi presenti negli alimenti. Viene indicato contro il colesterolo alto, l’obesità e la malattia di Crohn nonchè per trattare le complicanze della dialisi (inclusa l’ipercolesterolemia). In forma di chewing-gum viene invece proposto per prevenire la carie.
L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha autorizzato l’indicazione secondo cui contribuirebbe al mantenimento nella norma dei livelli di colesterolo nel sangue. Questo claim può essere però utilizzato solo nel caso di prodotti che forniscano un apporto quotidiano di 3 grammi della sostanza. Deve inoltre essere accompagnato dall’informazione secondo cui gli effetti benefici possono essere ottenuti con l’assunzione di 3 grammi al dì.
Altri claim – come quello secondo il quale esso potrebbe contribuire a tenere sotto controllo il peso o a dimagrire abbassando la quantità di grassi assorbiti dal cibo, o quello secondo cui eserciterebbe un effetto lassativo senza irritare l’intestino – non sono invece stati approvati dall’Efsa, attesa la mancanza di prove scientifiche sufficienti a giustificarli.
Avvertenze e possibili controindicazioni
L’assunzione di integratori a base di questo polisaccaride può interagire con l’assunzione dell’anticoagulante warfarin. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.
Gli integratori a base di chitosano da consumare per via orale sono considerati sicuri anche se impiegati per sei settimane consecutive, ma mancano informazioni sulla loro sicurezza se assunti in corso di gravidanza. Durante il trattamento possono inoltre comparire degli effetti collaterali, in particolare costipazione, lievi fastidi allo stomaco o meteorismo.
È stato ipotizzato che tale sostanza possa causare reazioni allergiche in persone che sono allergiche ai crostacei; ciò anche se l’allergia a questi alimenti deriva da proteine presenti nella carne e non nell’esoscheletro da cui viene estratto questo polisaccaride.
Disclaimer
Le informazioni qui riportate sono solamente delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico-specialistico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi al parere del proprio curante o di un esperto di nutrizione.