Quali sono i trattamenti per il mieloma multiplo?
Sebbene non esista una cura, numerosi trattamenti efficaci possono prolungare la sopravvivenza e migliorare enormemente la qualità della vita dei pazienti. Per i pazienti affetti da mieloma multiplo asintomatico, non vi è indicazione ad alcun trattamento: in questi casi, il paziente è soggetto a controlli frequenti per verificare l’eventuale evoluzione in mieloma multiplo sintomatico. Le scelte terapeutiche iniziali dipendono essenzialmente dall’età del paziente, da alcune caratteristiche cliniche e dalla presenza di comorbidità.
Pazienti non idonei al trapianto
I pazienti non idonei al trapianto di cellule staminali ricevono in genere una terapia di combinazione tra farmaci chemioterapici e farmaci biologici quali melfalan, prednisone, thalidomide, bortezomib, e (in un futuro non lontano) lenalidomide.
Pazienti candidati al trapianto
I pazienti candidati al trapianto vengono inizialmente sottoposti ad un trattamento con nuovi farmaci per consentire di eliminare la maggior parte delle cellule neoplastiche. In seguito, si raccolgono le cellule staminali dal sangue periferico del paziente, tramite una procedura di leucaferesi.
Trapianto di cellule staminali
Il trapianto di cellule staminali (o terapia con cellule staminali autologhe, vedi: trapianto di midollo osseo) comporta la reinfusione dei progenitori ematopoietici del paziente stesso (cellule staminali autologhe ) per rendere possibile una chemioterapia a dosaggio molto elevato. Anche se il trapianto di cellule staminali non è in grado attualmente di guarire il mieloma, influenza la sopravvivenza dei pazienti. Per ciascun paziente idoneo vengono raccolte un numero di cellule staminali sufficienti per effettuare due trapianti. I pazienti che non rispondono del tutto a un primo trapianto possono così sottoporsi ad un secondo; chi invece ottiene una risposta ottima o completa con il trapianto iniziale viene tenuto sotto osservazione o, talvolta, invitato a partecipare ad un protocollo di ricerca clinica volto a studiare la terapia di mantenimento. L’opzione di un secondo trapianto viene tenuta di scorta in caso di recidiva.
Trattamento del mieloma recidivato
Quasi tutti i pazienti affetti da mieloma sono destinati ad avere una recidiva. Se questa si presenta a distanza di più di sei mesi dall’interruzione della terapia, di solito si riprende il regime chemioterapico iniziale. Si può raccomandare il trapianto a quei pazienti per i quali sono già state raccolte e conservate le cellule staminali. I farmaci consigliati variano in base alla gravità della recidiva. In Humanitas sono in corso numerosi protocolli di ricerca clinica con nuovi farmaci per i pazienti la cui malattia non ha risposto ai trattamenti standard. Un paziente giovane con mieloma recidivato può anche essere avviato a un programma di trapianto allogenico da fratello/sorella compatibile oppure da donatore volontario (vedi: trapianto di midollo osseo).
Trattamento delle complicanze del mieloma
In caso di fratture ossee, può essere necessario un intervento chirurgico. Per prevenire ulteriori danni alle ossa, tutti i pazienti con mieloma seguono un trattamento con bifosfonati. In caso di dolore osseo dovuto alla presenza di malattia nelle vertebre, è possibile iniettare nel corpo vertebrale sostanze cementanti (vertebroplastica o cifoplastica): la scomparsa del dolore è in genere rapida e può durare a lungo.
I pazienti con compressione del midollo spinale possono essere trattati con steroidi, radiazioni o, raramente, con la chirurgia. L’ipercalcemia (eccesso di calcio nel sangue in concentrazioni patologiche) rappresenta spesso una vera urgenza medica, ma può essere prontamente trattata con idratazione e steroidi e somministrazione di bisfosfonati. Si possono inoltre prescrivere farmaci aggiuntivi per trattare il danno renale e l’anemia o per prevenire le infezioni.