Ferroso gluconato

Ferroso gluconato

 

S’impiega per aumentare l’apporto di ferro e per prevenire o trattare carenze di ferro nel sangue.

 

Che cos’è il ferroso gluconato?

Esplica la sua azione aiutando a soddisfare il fabbisogno di ferro dell’organismo.

 

Come si assume il ferroso gluconato?

Deve essere assunto via bocca con un bicchiere d’acqua – preferibilmente a stomaco vuoto – ed evitando di sdraiarsi nei 30 minuti successivi. Nel caso in cui cagioni però fastidi gastrici, può messere assunto a stomaco pieno.

 

Effetti collaterali del ferroso gluconato

La sua assunzione può interferire con alcune analisi di laboratorio (ad esempio quelle per verificare la presenza di sangue nelle feci).

 

Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:

feci scure o verdi

stato di costipazione

scariche di diarrea

calo dell’appetito

senso di nausea

crampi, dolori o fastidi allo stomaco

conati di vomito

 

È importante contattare immediatamente un medico nel caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

sangue nelle feci

stato febbrile

nausea, mal di stomaco o vomito gravi o persistenti

vomito che assomiglia a sangue o a caffè

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure

 

Controindicazioni e avvertenze

Il farmaco non deve essere impiegato in caso di livelli ematici di ferro elevati. Può altresì essere controindicato in presenza di alcuni problemi nel metabolismo del ferro (ad esempio emocromatosi o emosiderosi).

Alcuni alimenti possono ridurne l’assorbimento; per questo motivo è importante seguire le indicazioni alimentari fornite dal curante.

E’ inoltre opportuno chiedere al medico come comportarsi in caso di trattamento con cefdinir, eltrombopag, metildopa, penicillamina, antiacidi, bifosfonati, chinoloni o tetracicline e di assunzione di vitamine.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al colorante tartrazina)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare micofenolato, penicillamina, doxiciclina, ormoni tiroidei e vitamine

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di anemia perniciosa o altre forme di anemia, condizioni che posso causare anemia, problemi gastrointestinali, anemia emolitica, malattie del sangue o problemi nel metabolismo del ferro

in caso di trasfusioni di sangue multiple

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Fibrinogeno umano concentrato

Fibrinogeno umano concentrato

 

Si utilizza principalmente per curare i pazienti con deficit congenito di fibrinogeno.

 

Che cos’è il fibrinogeno umano concentrato?

Esso esplica la sua azione favorendo la coagulazione del sangue.

 

Come si assume il fibrinogeno umano concentrato?

Viene somministrato mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali del fibrinogeno umano concentrato

Questo medicinale contiene albumina; ciò aumenta il rischio di contrarre infezioni virali o la malattia di Creutzfeldt-Jakob. Entrambe le eventualità sono tuttavia molto rare, tanto che ad oggi non ne sono stati riportati casi.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

senso di nausea

conati di vomito

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

brividi

stato febbrile

trombi

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

delle patologie e dei problemi di salute di cui si soffre (o si è nel pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Filgastrim

Filgastrim

 

S’impiega in particolar modo nel trattamento della neutropenia (una carenza di globuli bianchi nel sangue che può, ad esempio, essere causata da un tumore, da un trapianto di midollo osseo o dalla chemioterapia)

 

Che cos’è il filgastrim?

Esso esplica la sua azione stimolando la produzione di globuli bianchi.

 

Come si assume il filgastrim?

Si somministra tramite iniezioni sottocutanee o infusioni in vena.

 

Effetti collaterali del filgastrim

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

dolori a livello muscolare o articolare

dolori alle ossa

mal di testa

senso di nausea

conati di vomito

 

È importante contattare immediatamente un medico in caso di:

respiro accelerato

fiato corto

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

dolore forte o improvviso alla parte superiore sinistra dello stomaco che si irradia verso la spalla

problemi ai reni

sintomi di un’infezione in corso

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

 

Controindicazioni e avvertenze

Non deve essere somministrato nelle 24 ore precedenti o successive ad un trattamento chemioterapico.

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare ai prodotti ottenuti a partire da E. coli)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di leucemia mieloide cronica, mielodisplasia, disturbi ematologici o malattie renali

in caso di chemioterapia o trattamenti a base di radiazioni

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Fingolimod

Fingolimod

 

S’impiega per prevenire i sintomi della sclerosi multipla a decorso recidivante-remittente. Può anche aiutare a rallentare il peggioramento della patologia.

 

Che cos’è il fingolimod?

Esso esplica la sua azione riducendo l’attività delle cellule immunitarie che possono danneggiare i nervi.

 

Come si assume il fingolimod?

Vine somministrato via bocca, in genere sotto forma di capsule.

 

Effetti collaterali del fingolimod

Il suo utilizzo può rallentare il battito cardiaco.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

stato di debolezza

male alla schiena

intorpidimenti, bruciori o pizzicore a mani o piedi

stato di depressione

epidermide secca, che si desquama o che prude

perdita dei capelli

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

dolore agli occhi

problemi visivi

sensibilità alla luce

fiato corto

senso di nausea

conati di vomito

scomparsa dell’appetito

male allo stomaco

ittero

gonfiorea bocca, volto, labbra o lingua

battito rallentato

sensazione di colpi al petto

eccessiva stanchezza

capogiri

svenimenti

brividi, tosse, mal di gola, febbre e altri sintomi di un’infezione in corso

urine scure

In Europa è stato riportato un caso in cui l’assunzione di questo farmaco è risultata collegata alla comparsa di una leucoencefalopatia multifocale progressiva.

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti (citando in particolare farmaci contro il battito cardiaco irregolare, farmaci per tenere sotto controllo il sistema immunitario, medicinali contro il cancro, i problemi cardiaci o la pressione alta, metadone, betabloccanti, calcio antagonisti, citalopram, clorpromazina, digossina, eritromicina, aloperidolo e ketoconazolo)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di svenimenti, pressione alta, uveite, battito cardiaco rallentato, potassio o magnesio bassi nel sangue, malattie epatiche o renali, infarti, angina, ictus o mini-ictus, scompenso cardiaco, infezioni recidivanti, diabete, apnee del sonno o altri problemi respiratori

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di stato febbrile o di altri sintomi di un’infezione

se non si ha mai avuto la varicella e non si è vaccinati contro la malattia

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di fingolimod.

Durante il trattamento e nei 2 mesi successivi la sua interruzione, non bisogna sottoporsi a vaccinazioni senza previo consulto medico. Inoltre, nello stesso periodo, le donne in cura devono utilizzare efficaci metodi anticoncezionali.

Floxuridina

Floxuridina

 

S’impiega nella cura dei tumori allo stomaco o all’intestino che si sono estesi al fegato (nel caso in cui interventi chirurgici e altri trattamenti non abbiano sortito alcun effetto).

 

Che cos’è la floxuridina?

Si tratta di un profarmaco che viene rapidamente trasformato dall’organismo in 5-fluorouracile, principio attivo che interagisce con la sintesi del DNA e – in misura minore – con quella dell’RNA. Esso esplica la sua azione inibendo l’enzima uracil-riboside fosforilasi, interferendo anche in tal modo con la sintesi dell’RNA.

Inoltre un altro derivato della floxuridina (il monofosfato FUDR-MP) inibisce l’enzima timidilato sintasi, interferendo anche in tal modo con la sintesi del DNA.

 

Come si assume la floxuridina?

Si somministra tramite iniezioni.

 

Effetti collaterali della floxuridina

La floxuridina può abbassare il numero di piastrine e le capacità dell’organismo di combattere le infezioni.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

senso di stanchezza

stato di debolezza

perdita dei capelli

scomparsa dell’appetito

senso di nausea

dolori o crampi a livello muscolare

conati di vomito

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o con sangue

sangue nel vomito

stato febbrile

brividi

scariche di diarrea

frequenti scariche intestinali

infiammazione del cavo orale

dolore, arrossamento, sanguinamento o gonfiore al punto di iniezione

emorragie gravi

mal di stomaco forte o persistente

vomito grave o persistente

gravi debolezza o stanchezza

fiato corto

male alla gola

vesciche in bocca o sulle labbra

gonfiore a gola o bocca

lividi o emorragie

gonfiore, infiammazione e sensibilità alle vene

feci liquide

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di problemi al midollo osseo, di gravi infezioni malnutrizione o di assunzione di sorivudina nelle 4 settimane precedenti.

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare leucovorin, sorivudina, acido folico, e farmaci che possono creare problemi di nutrizione o al midollo osseo)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi epatici, renali o al midollo osseo o di varicella

se si è mai stati trattati con radioterapia o chemioterapia

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Fluocinolone

Fluocinolone

 

S’impiega per ridurre prurito, desquamazione, formazione di croste, arrossamenti, secchezza e infiammazioni o fastidi vari associati a problemi dermatologici.

 

Che cos’è il fluocinolone?

E’ un corticosteroide il cui esatto meccanismo di funzionamento non è noto.

 

Come si assume il fluocinolone?

Si somministra per via topica. È disponibile in forma di creme, soluzioni, unguenti, oli e shampoo in cui può essere presente in diverse concentrazioni.

La cura prevede di solito da 2 a 4 applicazioni al giorno.

 

Effetti collaterali del fluocinolone

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

epidermide secca o screpolata

acne

prurito

bruciore

cambiamenti del colore della cute

 

È bene rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare o deglutire

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

respiro sibilante

infezioni della cute

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di utilizzare un prodotto a base di tale farmaco è importante informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare chemioterapici, altri medicinali ad uso topico e vitamine)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di cataratta, disturbi della circolazione, diabete, glaucoma o malattie immunitarie

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Flupentixolo

Flupentixolo

 

Viene utilizzato per la cura della schizofrenia e della depressione.

 

Che cos’è il flupentixolo?

E’ un farmaco antipsicotico il cui meccanismo d’azione non è stato ancora del tutto delucidato; si ritiene comunque che i suoi effetti antidepressivi, ansiolitici e stabilizzanti dell’umore dipendano dalla sua capacità di bloccare i recettori per il neurotrasmettitore dopamina presenti nel sistema nervoso centrale.

 

Come si assume il flupentixolo?

Può essere somministrato tramite iniezioni intramuscolari o per via orale.

 

Effetti collaterali del flupentixolo

Può anche aumentare la sensibilità della pelle alla luce solare e alterare il livello di glucosio nel sangue. Può aumentare altresì il rischio di istinti suicidi, soprattutto negli individui predisposti. Infine, può incrementare il rischio di sindrome neurolettica maligna.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

sensazione di sonnolenza

mal di testa

fauci secche

appannamento della vista

tempi di reazione rallentati

 

È opportuno contattare subito il curante in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

perdita di liquidi dal capezzolo

problemi mestruali

battito accelerato

stato di costipazione

scariche di diarrea

minzione difficoltosa

rigidità a livello muscolare

febbre molto alta

sensazione di confusione

sudorazioni

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

istinti suicidi

irrequietezza o agitazione

movimenti incontrollati

variazioni del peso corporeo

stato d’insonnia

sbalzi d’umore

problemi alla sfera sessuale

aumento del volume delle mammelle

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di Parkinson, glaucoma, miastenia gravis, ittero, malattie del sangue, feocromocitoma, porfiria, malattie cardiache o vascolari, problemi epatici, renali, alla tiroide o alla prostata, disturbi respiratori, epilessia e diabete

in caso di donne gravide o in allattamento

 

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di flupentixolo.

Il trattamento della schizofrenia prevede di solito l’assunzione di flupentixolo a lungo termine; la terapia non deve essere interrotta improvvisamente o senza alcun consenso medico.

La cura della depressione potrebbe richiedere anche dalle 2 alle 4 settimane prima di produrre significativi benefici. Anche in tal caso, non bisogna interrompere la terapia senza il consenso del medico.

Follitropina alfa

Follitropina alfa

 

Si utilizza maggiormente all’interno di trattamenti contro l’infertilità nei confronti di donne che non riescono a rimanere incinte.

 

Che cos’è la follitropina alfa?

Promuove lo sviluppo degli ovociti nelle ovaie.

 

Come si assume la follitropina alfa?

Di solito si somministra tramite iniezioni sottocutanee.

 

Effetti collaterali della follitropina alfa

Il trattamento con questo farmaco può determinare gravidanze multiple.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

seno dolente

fastidio, dolore o leggeri lividi a livello del sito di iniezione

mal di testa

lievi male allo stomaco o senso di nausea

infiammazione dei seni nasali

male alla gola

naso chiuso

 

È importante rivolgersi subito alle cure di un medico in caso di:

rash

anomale emorragie vaginali

dolore o sensibilità ai polpacci

stato di confusione

minzione ridotta

scariche di diarrea

stato febbrile

debolezza a un singolo lato del corpo

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sbalzi d’umore o del comportamento

stato d’ ansia

attacchi di panico

difficoltà nel dormire

dolore, fastidio o gonfiore allo stomaco forti o persistenti

dolore pelvico o alla schiena forte o persistente

nausea forte o persistente

fiato corto

difficoltà nel parlare

improvviso e ingiustificato aumento di peso

prurito, perdite o cattivo odore vaginale

problemi visivi

conati di vomito

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicata in caso di cisti ovariche o ingrossamenti non associati a una sindrome dell’ovaio policistico e sospetta gravidanza, insufficienza ovarica primitiva, problemi alla tiroide o al surrene non controllati, tumori sensibili all’azione degli ormoni, tumori all’ipofisi, lesioni o tumori cerebrali, tumori agli organi femminili, emorragie irregolari o forti da utero o vagina.

Prima della cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi al surrene o alla tiroide, emorragie delle vie urinarie, trombi o problemi respiratori

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

La follitropina alfa può compromettere le capacità di guida o di eseguire in sicurezza attività pericolose; questo effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

Follitropina beta

Follitropina beta

 

S’impiega al fine di aumentare le probabilità di ovulazione e gravidanza o per aumentare la produzione degli spermatozoi.

 

Che cos’è la follitropina beta?

Essa esplica la sua azione promuovendo la produzione e il rilascio di ovociti da parte delle ovaie e stimolando la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli.

 

Come si assume la follitropina beta?

Viene somministrata mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali della follitropina beta

Il trattamento con tale farmaco può essere associato a torsione ovarica, gravidanze ectopiche, sindrome da iperstimolazione ovarica e gravidanze multiple. Può anche incrementare il rischio di formazione di gravi trombi.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

acne

senso di nausea

fastidi allo stomaco

sensazione di stanchezza

lievi dolori, lividi, gonfiori o arrossamenti al punto di iniezione

sensibilità della mammella o aumento del suo volume

mal di testa

lieve mal di stomaco

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

anomali emorragie vaginali

forte dolore pelvico

difficoltà a respirare

dolori o gonfiori allo stomaco

persistenti dolori, gonfiori, lividi o arrossamenti al punto di iniezione

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di impossibilità delle ovaie di produrre ovociti o dei testicoli di produrre spermatozoi, problemi non controllati alla tiroide, all’ipofisi o al surrene, emorragie vaginali abbondanti o di causa ignota, cisti ovariche o ingrossamenti delle ovaie non associate a una sindrome dell’ovaio policistico, tumori al seno, all’ovaio, all’utero, ai testicoli, all’ipotalamo o all’ipofisi.

Prima del trattamento è consigliabile far sapere al medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri prodotti a base di ormoni – come la follitropina alfa – alla streptomicina o alla neomicina), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di trombi, problemi alle tube di Falloppio, cisti ovariche, torsione ovarica o sindrome dell’ovaio policistico

in caso di forte sovrappeso

in caso di elevato rischio di trombi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Fondaparinux

Fondaparinux

 

S’impiega al fine di prevenire la formazione di coaguli di sangue che può essere associata ad alcuni interventi chirurgici.

E’ altresì utilizzato – in combinazione con il warfarin – per trattare trombi presenti nei vasi sanguigni di gambe o polmoni.

 

Che cos’è il fondaparinux?

E’ un anticoagulante che inibisce uno dei passaggi del processo di coagulazione del sangue, riducendo così il rischio di formazione o ingrandimento di coaguli indesiderati.

 

Come si assume il fondaparinux?

Si somministra mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali del fondaparinux

Può ridurre il livello di piastrine nel sangue e influenzare il risultato di alcune analisi di laboratorio.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

rash, irritazioni, lievi emorragie, o prurito al punto di iniezione

disturbi del sonno

 

È importante avvisare subito il medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o sangue nelle feci

stato di confusione

difficoltà nel camminare

svenimenti

stato febbrile

aumento delle perdite da una ferita

scomparsa dell’appetito

epistassi

debolezza da un singolo lato del corpo

pallore

urine rosa o rosse

capogiri o mal di testa (gravi o persistenti)

stanchezza, debolezza, nausea o vomito (forti o persistenti)

difficoltà a parlare

gonfiore a caviglie, piedi o mani

pizzicore o intorpidimenti (soprattutto a gambe e piedi) e debolezza muscolare

emorragie e lividi

vomito che sembra caffè

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in presenza di problemi renali, piastrine basse e presenza di anticorpi antipiastrine, infiammazioni cardiache di origine batterica, emorragie o disturbi emorragici e se si pesa meno di 50 kg.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare Fans, inibitori delle piastrine, proteina C attivata, anticoagulanti, inibitori diretti del fattore Xa, inibitori diretto della trombina, salicilati e qualunque altro farmaco che può influenzare le piastrine)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di disturbi alla vista causati dal diabete, disturbi emorragici, emorragie cerebrali, problemi renali, epatici o gastrointestinali, malattie del sangue, pressione alta

in caso di recenti o programmati interventi chirurgici al cervello, alla spina dorsale o gli occhi

in caso di iniezioni spinali

in presenza di un catetere epidurale

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

se si pesa poco

in caso di ictus

È sempre importante far sapere medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di fondaparinux.

Gabapentin

Gabapentin

 

S’impiega in particolar modo nel trattamento delle nevralgie causate dall’herpes in età adulta, nel trattamento delle convulsioni (negli adulti e nei bambini che hanno già compiuto 3 anni) e nel trattamento della sindrome delle gambe senza riposo.

 

Che cos’è il gabapentin?

Esso agisce sulle molecole chimiche ed i nervi che sono coinvolti nella generazione delle convulsioni e di alcune forme di dolore.

 

Come si assume il gabapentin?

Si somministra via bocca. È disponibile in forma di soluzione, capsule e compresse. Alcune formulazioni richiedono l’assunzione a stomaco pieno.

 

Effetti collaterali del gabapentin

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

sensazione di sonnolenza

fauci secche

appannamento della vista

scariche di diarrea

mani o piedi gonfi

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

emorragie o lividi

pizzicore, intorpidimenti, dolori o debolezza a livello muscolare

dolore alla parte alta dello stomaco

scomparsa dell’appetito

urine scure

ittero

dolore a livello toracico

battito irregolare

fiato corto

stato di confusione

senso di nausea

conati di vomito

gonfiori

rapido aumento di peso corporeo

minzione ridotta o assente

tosse, febbre o difficoltà respiratorie nuove o in peggioramento

rapidi movimenti degli occhi avanti e indietro

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sbalzi d’umore o del comportamento

stato d’ansia o sintomi depressivi

irrequietezza, iperattività, agitazione, ostilità,

istinti al suicidio

convulsioni in aumento

febbre, ghiandole gonfie, dolori o sintomi simil-influenzali

gravi reazioni a livello cutaneo

Nel caso di bambini è opportuno contattare un medico anche in caso di:

mutamenti del comportamento

problemi alla memoria

difficoltà di concentrazione

comportamento aggressivo, ostile o irrequieto

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare farmaci che inducono sonnolenza o che possono rallentare il respiro, idrocodone, morfina e naprossene

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di malattie ai reni, al fegato o al cuore

se si lavora in turni notturni

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

In caso di cura con antiacidi è necessario lasciar trascorrere almeno 2 ore tra la loro assunzione e quella di gabapentin.

E’ altresì opportuno rammentare che l’alcol può aggravare alcuni degli effetti collaterali del farmaco.

Può alterare le capacità di guida o di eseguire attività pericolose o che richiedono attenzione.

Gadobrutolo

Gadobrutolo

 

Viene impiegato per diagnosticare alcuni disturbi al sistema nervoso centrale.

Trova altresì utilizzo nella diagnosi del tumore al seno.

 

Che cos’è il gadobrutolo?

Si tratta di un agente di contrasto che produce effetti magnetici. Permette di visualizzare più chiaramente organi, vasi sanguigni e altri tessuti (esclusi quelli delle ossa) nel corso di una risonanza magnetica.

 

Come si assume il gadobrutolo?

Viene somministrato tramite infusione in vena.

 

Effetti collaterali del gadobrutolo

In caso di malattie renali in stato avanzato, il suo impiego può causare gravi problemi di salute; fra i sintomi che possono segnalarne la presenza si possono includere:

bruciore, prurito, gonfiore e ispessimento o indurimento della cute

debolezza a livello muscolare

rigidità delle articolazioni di braccia, mani, gambe o piedi

dolore alle ossa a livello di costole o anca

difficoltà nel movimento

arrossamenti o decolorazione dell’epidermide

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

insolito o sgradevole sapore in bocca

senso di nausea

sensazione di freddo, caldo, dolore o bruciore nel punto di iniezione

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

problemi ai reni

forti dolori, bruciori o irritazione alla zona di iniezione

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare ai mezzi di contrasto)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di pressione alta, malattie epatiche, malattie renali, diabete, asma, febbre da fieno, convulsioni

in caso di recenti traumi, interventi chirurgici o gravi infezioni

in caso di dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Glatiramer

Glatiramer

 

S’impiega nel trattamento della sclerosi multipla e per prevenirne le ricadute.

 

Che cos’è il glatiramer?

E’ una combinazione di quattro aminoacidi che esplicano la loro azione influenzando il funzionamento del sistema immunitario.

 

Come si assume il glatiramer?

Viene somministrato tramite iniezioni.

 

Effetti collaterali del glatiramer

Fra i suoi possibili effetti avversi del glatiramer sono inclusi arrossamenti, lieve dolore, gonfiori, bozzi o cambiamenti dell’aspetto della pelle a livello del sito di iniezione.

È importante notiziare il medico in caso di sensazioni di ansia, colpi al petto, difficoltà respiratorie, calore, prurito, pizzicore, sensazione di restringimento a livello della gola durante la somministrazione del farmaco.

 

È importante avvisare subito il curante anche in caso di:

rash

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

vampate di calore

battito pesante o irregolare

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al mannitolo)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

delle malattie di cui si soffre (o si è in pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura è importante seguire le indicazioni del medico circa sia alimentazione che attività fisica.

Il trattamento non deve essere interrotto senza previa autorizzazione medica.

Goserelina

Goserelina

 

S’impiega nel trattare il tumore alla prostata, l’endometriosi e in alcuni casi, i sintomi del tumore al seno in fase avanzata.

 

Che cos’è la goserelina?

Si tratta di un analogo sintetico dell’ormone GnRH che riduce la produzione di alcuni ormoni.

 

Come si assume la goserelina?

Si somministra tramite un impianto sottocutaneo.

 

Effetti collaterali della goserelina

Può indebolire le ossa e aumentare il rischio di fratture, soprattutto se impiegata a lungo. Inoltre può incrementare il rischio di ictus e di gravi problemi cardiaci, i livelli di zuccheri nel sangue e, raramente, di apoplessia pituitaria; può anche interagire con i risultati di alcuni test di laboratorio.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

acne

variazioni nel volume del seno

problemi alla sfera sessuale

scariche di diarrea

mal di testa

vampate di calore

scomparsa dell’appetito

sbalzi d’umore

senso di nausea

sudorazioni

debolezza o stanchezza

stato d’insonnia

secchezza vaginale

Inoltre, nel corso delle prime settimane di trattamento, la goserelina può determinare l’aumento dei livelli di alcuni ormoni, tale effetto può essere associato alla comparsa di nuovi sintomi o al peggioramento di problemi preesistenti (quali, ad esempio, dolori alle ossa, intorpidimenti o pizzicori, sangue nelle urine, difficoltà di minzione e bruciori)

In seguito, l’abbassamento del livello di alcuni ormoni può essere associata ad aumento del volume, sensibilità o indolenzimento del seno.

 

È importante ricorrere subito alle cura di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

minzione dolorosa

sintomi di un ictus

difficoltà o impossibilità a urinare

mal di testa forte o persistente

improvviso e inatteso aumento di peso

gonfiore a braccia o gambe

sintomatologia dell’infarto

sintomi di iperglicemia

eccessive stanchezza o debolezza

irritazioni o emorragie a livello vaginale

reazioni al punto di iniezione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

male alla schiena

sangue nelle urine o urine scure

sangue nel vomito

dolore a livello osseo

dolore al seno

bruciori, intorpidimenti o pizzicori

battito accelerato o irregolare

stato febbrile, brividi o mal di gola

sbalzi d’umore o cambiamenti di comportamento

 

Controindicazioni e avvertenzenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di emorragie vaginali di causa sconosciuta.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare al GnRH o ad altre molecole che interferiscono con la sua azione), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare anticoagulanti e qualsiasi farmaco che potrebbe indebolire le ossa o aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi cardiaci o ai vasi sanguigni, calcio alto nel sangue o altre anomalie degli elettroliti ematici (ad esempio magnesio o potassio), problemi alle vie urinarie, alle ossa o al midollo spinale, disturbi psicologici o psichiatrici, diabete o iperglicemi

in caso di ictus

in presenza di anamnesi familiare con casi di problemi alle ossa

in presenza di anamnesi familiare con casi di sindrome del QT lungo

qualora si sia sovrappeso

in caso di abuso di alcol (anche in passato)

se si è fumatori o ex fumatori

in caso di donne gravide o in allattamento

Può compromettere le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

Dovrebbe interrompere le perdite mestruali; se ciò non dovesse succedere è bene contattare un medico.

Infine, le donne fertili – sia durante il trattamento che almeno per le 12 settimane successive alla sua interruzione – dovrebbero utilizzare efficaci contraccettivi non ormonali

Granisetron

Granisetron

 

Viene principalmente impiegato per prevenire la nausea e il vomito causati dai trattamenti chemioterapici contro i tumori.

 

Che cos’è il granisetron?

Si tratta di un antagonista dei cosiddetti recettori 5-HT3 che esplica la sua azione impedendo al neurotrasmettitore serotonina di causare il vomito.

 

Come si assume il granisetron?

Può essere somministrato via bocca, infuso in vena o per via transdermica. Di solito deve essere assunto tra 24 e 48 ore prima della chemioterapia, ma il curante potrebbe fornire delle diverse indicazioni a seconda dei casi.

 

Effetti collaterali del granisetron

Il suo utilizzo può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

senso di nausea

stato d’insonnia

conati di vomito

stato di debolezza

stato d’ansia

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

sensazione di sonnolenza

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash e altre irritazioni cutanee gravi o persistenti

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

svenimenti

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola

dolore o gonfiore allo stomaco

insoliti movimenti muscolari insoliti

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato qualora si stia assumendo apomorfina.

Prima della cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri antagonisti dei recettori 5-HT3), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato (in particolare antiaritmici, antifungini azolici apomorfina o chinoloni)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi cardiaci, anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue o nell’elettrocardiogramma o problemi gastrointestinali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

in caso di recenti interventi chirurgici all’apparato gastrointestinale

in caso di assunzione di chemioterapici che possono determinare problemi cardiaci

Se utilizzato può compromettere le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

Chi impiega i cerotti transdermici dovrebbe evitare di esporli alla luce solare.

Idrossicobalamina

Idrossicobalamina

 

Si utilizza nel trattamento dell’anemia e della carenza di vitamina B12. Viene anche impiegata per effettuare il Test di Schilling.

 

Che cos’è l’idrossicobalamina?

E’ una vitamina che aumenta il livello di vitamina B12 nell’organismo.

 

Come si assume l’idrossicobalamina?

Viene somministrata tramite iniezioni intramuscolari.

 

Effetti collaterali dell’idrossicobalamina

Se assunta in piccole dosi, il farmaco non è associato alla comparsa di alcun effetto indesiderato

 

È però importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

dolori alle gambe

gonfiore

dolore o arrossamenti al sito di iniezione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

variazioni della pressione del sangue

scariche di diarrea

svenimenti

vampate di calore

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare omeprazolo

delle malattie e dei problemi di salute di cui si soffre (o si sia nel pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Iloperidone

Iloperidone

 

S’impiega per la cura dei sintomi della schizofrenia.

 

Che cos’è l’iloperidone?

E’ un antipsicotico atipico che modifica l’attività cerebrale dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina.

 

Come si assume l’iloperidone?

Si somministra via bocca, sotto forma di compresse da assumere in genere due volte al giorno.

È probabile che il curante ne prescriva un dosaggio inizialmente basso per poi aumentarlo in caso di necessità.

 

Effetti collaterali dell’iloperidone

Può influenzare le capacità di ragionamento e di movimento. Può inoltre condurre a iperglicemia e aumentare il rischio di colpo di calore.

La sua somministrazione può essere pericolosa in presenza di alcune forme di demenza.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

negli uomini, problemi nella sfera sessuale

dolori a livello articolare

aumento di peso corporeo

senso di nausea

scariche di diarrea

aumento di volume delle mammelle

perdita di liquidi dai capezzoli

mestruazioni assenti

male allo stomaco

fauci secche

sensazione di sonnolenza

 

È opportuno contattare subito un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

inspiegabile febbre

rigidità a livello muscolare

stato di confusione

sudorazioni

erezioni dolorose che durano per ore

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

capogiri

battito accelerato, irregolare o pesante

movimenti incontrollabili del volto

sintomi convulsivi

mal di gola, febbre, brividi e altri sintomi di un’infezione in corso

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare amiodarone, antidepressivi, antifungini, bupropione, pentamidina, procainamide, chinidina, sedativi, farmaci per dormire, sotalolo, tioridazina, clorpromazina, claritromicina, fluoxetina, gatifloxacina, inibitori della proteasi dell’HIV, ORLAAM, farmaci per la pressione alta, psicofarmaci, anticonvulsivanti, metadone, moxifloxacina, nefazodone, paroxetina e tranquillanti

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di bassi livelli ematici di potassio o magnesio, convulsioni, tumore al seno, prolungamento dell’intervallo QT, battito cardiaco rallentato o irregolare, malattie cardiache o epatiche, globuli bianchi bassi

se si hanno precedenti di riduzione dei livelli di cellule del sangue in seguito all’assunzione di un farmaco

in caso di recente infarto

se si ha mai fatto uso di droghe o abuso di farmaci

in caso di difficoltà a deglutire

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Il trattamento può influenzare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Durante l’assunzione del farmaco è bene prestare attenzione quando ci si erge dalla posizione sdraiata o seduta, soprattutto nei primi giorni di trattamento e quando se ne aumentano le dosi; ciò a causa dei possibili capogiri scatenabili dal principio attivo.

Imatinib

Imatinib

 

Si utilizza per trattare alcuni tipi di leucemia e altre forme tumorali che colpiscono le cellule del sangue.

Trova altresì applicazione nella cura dei tumori stromali gastrointestinali (GIST) e – qualora non possa essere trattato chirurgicamente, si sia esteso ad altre parti dell’organismo o si tratti di una recidiva – il dermatofibrosarcoma protuberans.

 

Che cos’è l’imatinib?

Esso blocca l’attività di una proteina alterata nelle cellule del tumore che le induce a moltiplicarsi. Attraverso questa inibizione, il farmaco aiuta a bloccare la diffusione delle cellule tumorali.

 

Come si assume l’imatinib?

Viene somministrato sotto forma di compresse. Deve di solito essere assunto a stomaco pieno, deglutendolo con abbondante acqua, una o due volte al giorno.

Durante la cura, il medico può aumentare o ridurre il dosaggio di farmaco già prescritto.

 

Effetti collaterali dell’imatinib

Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

conati di vomito

calo dell’appetito

indigestione

dolori a livello articolare

crampi a livello muscolare

sintomi depressivi

stato d’ansia

scariche di diarrea

stato di costipazione

meteorismo

senso di nausea

sudorazioni notturne

abbondante lacrimazione

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash o piaghe

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

sangue nelle feci

emorragie o lividi

mal di gola, febbre, brividi e altri segnali di un’infezione in corso

eccessive stanchezza o debolezza

mal di testa

capogiri

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua, mani, piedi, caviglie o polpacci

borse sotto agli occhi

aumento di peso corporeo

fiato corto

battito accelerato o irregolare o colpi al petto

stato d’insonnia

svenimenti

espettorato rosa o rosso

minzione in aumento, soprattutto durante la notte

stato febbrile

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della sua assunzione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare paracetamolo, antibiotici, anticoagulanti, farmaci contro l’ansia, anticonvulsivanti, sedativi, pillole per dormire, tranquillanti, iperico, antifungini, calcio antagonisti, statine, ciclosporina, dexametasone, contraccettivi ormonali e pimozide

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di pressione alta, malattie cardiache, polmonari, alla tiroide o epatiche, battito cardiaco irregolare e diabete

se si assumono droghe

se si bevono grandi quantità di alcolici (o se lo si faceva in passato)

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di infarto

se si è fumatori

In caso di diarrea, durante la cura non bisogna assumere alcun antidiarroico senza preventiva autorizzazione del medico.

E’ altresì opportuno discutere con il curante dei rischi associati al consumo di pompelmo (o del suo succo) durante la terapia.

Imipenem + cilastina

Imipenem + cilastina

 

Si utilizza per trattare alcune infezioni batteriche.

 

Che cos’è l’imipenem + cilastina?

Esso esplica la sua azione uccidendo i batteri e bloccando la costruzione della loro parete cellulare.

 

Come si assume l’imipenem + cilastina?

Può essere somministrato a mezzo di infusioni in vena o iniezioni intramuscolari.

 

Effetti collaterali dell’imipenem + cilastina

L’uso a lungo termine o ripetuto di questo farmaco può condurre alla comparsa di una seconda infezione.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

lieve diarrea

senso di nausea

conati di vomito

lievi dolori, gonfiori o arrossamenti attorno al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola

scomparsa dell’udito

dolori o sensibilità a livello articolare

sbalzi d’umore o cambiamenti del comportamento

intorpidimento o pizzicore alla pelle

pelle arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

sintomi convulsivi

diarrea grave

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sangue nelle feci

urine scure

minzione ridotta

gravi dolori o crampi allo stomaco

fiato corto

gonfiore a mani o piedi

gonfiore o arrossamenti al punto di iniezione

anomali tremori o movimenti muscolari

emorragie o lividi

eccessive stanchezza o debolezza

perdite vaginali o insoliti cattivi odori

gonfiore o sensibilità delle vene

macchie bianche all’interno della bocca

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in caso di grave shock, blocco cardiaco e assunzione di probenecid. Nei bambini può non essere prescritto in caso di peso inferiore ai 30 kg associato a problemi renali e in caso di infezioni al sistema nervoso.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad antibiotici o ad anestetici), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare beta-bloccanti, cimetidina, mexiletina, probenecid, succinilcolina, ganciclovir, amiodarone, divalproex, acido valproico e qualsiasi farmaco possa aumentare il rischio di convulsioni)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di pressione alta, convulsioni, problemi renali, epatici o cardiaci, o problemi al sistema nervoso centrale

se si è in stato di shock

se si è stati molto malati o molto deboli

se si è sottoposti a dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni farmaci.

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo imipenem + cilastatina.

Inibitore della C1

Inibitore della C1

 

S’impiega nel trattamento dell’angioedema ereditario negli adolescenti e negli adulti.

 

Che cos’è l’inibitore della C1?

Esso esplica la sua azione bloccando l’attività dell’enzima esterasi. In Tal modo aiuta a controllare l’infiammazione e l’attività del sistema immunitario, contribuendo quindi alla prevenzione del gonfiore e del dolore.

 

Come si assume l’inibitore della C1?

Si somministra direttamente in vena.

 

Effetti collaterali dell’inibitore della C1

Il suo impiego è stato associato alla formazione di trombi.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

scariche di diarrea

mal di testa

senso di nausea

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima dell’utilizzo dell’inibitore della C1 è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti, ad altre sostanze o al coniglio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare estrogeni e steroidi

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di malattie cardiovascolari o problemi ematici

se non si è in grado di deambulare da un considerevole periodo di tempo

in caso di gravidanza o allattamento

in caso di ictus

se si è portatori di cateteri o di dispositivi all’interno delle vene

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo dell’inibitore della C1.

In caso di viaggi è altresì importante consultarsi con il proprio medico su come comportarsi con l’inibitore della C1.