Tacchino

Tacchino

 

Che cos’è la carne di tacchino?

Uccello galliforme di grande stazza, il tacchino fa parte della famiglia dei Meleagridi. Il tacchino comune (Meleagris gallopavo) è la specie più conosciuta e viene commercializzato in tutta l’America Settentrionale. Le femmine di tacchino hanno solitamente delle dimensioni più ridotte e un piumaggio distinguibile dai colori meno accesi. Esistono di diverse razze di tacchino da allevamento nel mondo per le carni, le uova e le piume. Certi esemplari raggiungono i 10-13 kg (per questo sono denominati giganti); le razze allevate in Italia sono di dimensioni minori.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali del tacchino?

Di solito la carne della coscia del tacchino ha più lipidi e meno proteine del petto. Mediamente 100 grammi di carne di carne cruda di tacchino privata della pelle contengono 107 Calorie e includono approssimativamente:

74 g di acqua

22 g di proteine

2,4 g di lipidi

63 mg di colesterolo

118 mg di sodio

235 mg di potassio

0,8 mg di ferro

11 mg di calcio

190 mg di fosforo

27 mg di magnesio

1,8 mg di zinco

9 µg di vitamina A retinolo eq.

0,05 mg di vitamina B1 o Tiamina

0,2 mg di vitamina B2 o Riboflavina

8 mg di vitamina B3 o Niacina (o vitamina PP)

0,6 mg di vitamina B6

7 µg di vitamina B9 o acido folico

1,24 µg di vitamina B12

0,2 µg di vitamina D

 

Quando non consumare la carne di tacchino?

A oggi non si conoscono interazioni fra il consumo di carne di tacchino e l’assunzione di medicinali o altre sostanze.

 

Reperibilità della carne di tacchino

La carne di tacchino si acquista durante tutto l’anno.

 

Eventuali benefici e controindicazioni

Numerosi sono i benefici che possono venire dal consumo di carne di tacchino, che ha proteine dal valore biologico elevato e molto ferro. Grazie a queste sue caratteristiche nutrizionali e grazie anche al fatto che si tratta di una carne tenera (quindi più facilmente masticabile e digeribile confronto ad altri tipi), il tacchino è facile da inserire in regimi alimentari anche di bambini, anziani e persone in convalescenza. Visto che è una carne altamente proteica e con ridotto contenuto di grassi, è anche uno dei tipi di carne più spesso presenti nei regimi alimentari dall’introito calorico scarso e nelle diete per gli atleti.

Non ci sono controindicazioni al consumo di carne di tacchino, che viene anzi consigliata principalmente a ragazzi, sportivi e anziani (a meno che non si abbia un’allergia specifica a questa carne).

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

 

Tamarindo

Tamarindo

 

Che cos’è il tamarindo?

Si tratta del frutto del Tamarindus indica, specie che appartiene al gruppo delle Fabaceae (o Leguminosae). È originario dell’Africa, però cresce in tutte le zone subtropicali del pianeta: Africa, Asia del Sud, Sud America e Caraibi.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di tamarindo danno 239 Calorie e:

62,50 g di carboidrati

2,8 g di proteine

0,60 g di lipidi

5,1 g di fibre

3,5 mg di vitamina C

1,938 mg di niacina

0,428 mg di tiamina

0,143 mg di acido pantotenico

0,10 mg di vitamina E

0,066 mg di piridossina

30 UI di vitamina A

14 µg di folati

2,8 µg di vitamina K

628 mg di potassio

113 mg di fosforo

92 mg di magnesio

74 mg di calcio

28 mg di sodio

2,80 mg di ferro

1,3 µg di selenio

0,10 mg di zinco

0,86 mg di rame

Il tamarindo è fonte di beta-carotene (18 µg in 100 g), acido tartarico e numerosi fitocomposti, tra cui limonene, geraniolo, safrolo, acido cinnamico, metil salicilato e pirazina.

 

Quando non consumare il tamarindo?

Il tamarindo può disturbare l’assorbimento dell’aspirina e dell’ibuprofene.

 

Periodo di reperibilità/stagionalità

Il tamarindo arrriva a maturazione verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

 

Eventuali benefici e controindicazioni

Da tempo la polpa del tamarindo fa parte della medicina popolare come lassativo, digestivo e rimedio a disturbi a fegato e cistifellea. Inoltre si consiglia per le sindromi da raffreddamento, la febbre, la nausea in gravidanza e i vermi intestinali nei bambini. Le molecole contenute nel tamarindo svolgono anche una leggera azione antibatterica e antimicotica. Una di queste assomiglia alla mucina, molecola che difende e rende umida la superficie della cornea; per questo gli esperti stanno studiando le potenzialità del tamarindo nella terapia dell’occhio secco e ci sono colliri a base di estratti di semi di tamarindo. Le sue fibre collaborano alla protezione dell’intestino da sostanze cancerogene e anche alla minimizzazione del colesterolo. Il potassio favorisce invece il controllo della frequenza cardiaca e la minimizzazione della pressione. Infine, l’acido tartarico è un forte antiossidante, così come altre proteine contenute nel frutto.

 

Disclaimer

Queste informazioni sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Tartufo bianco

Tartufo bianco

 

Che cos’è il tartufo bianco?

Si tratta di funghi Ascomiceti con conformazione di tubero che crescono sottoterra in simbiosi con le radici di piante arboree; la pianta dà al tartufo le sostanze nutritive elaborate tramite fotosintesi, mentre il tartufo con i suoi sottili filamenti consente alle radici una penetrazione profonda nella terra. Caratterizzati da un odore penetrante e molto tipico, si usano in gastronomia nella preparazione e nella finitura di svariate pietanze. I tipi di tartufo più pregevoli sono il tartufo bianco pregiato e il tartufo nero pregiato.

Il tartufo bianco è ritenuto quello di più valore. Si trova quasi solo nelle zone del Centro e del Nord Italia e in Istria: ha una scorza liscia, giallognola o bianca, polpa bianca, rosata o marroncino chiaro. È adatto a essere consumato principalmente crudo. Certe varietà, tipo il tartufo bianco d’Alba, sono specialmente pregiate e costose.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

Visto che dal punto di vista della composizione chimica sono molto somiglianti, il tartufo bianco possiede le medesime proprietà nutrizionali del tartufo nero. 100 grammi di tartufo nero danno circa 31 Calorie e contengono approssimativamente:

80 g di acqua

6 g di proteine

0,5 g di lipidi

0,7 g di carboidrati

tracce di amido

0,7 g di zuccheri

8,4 g di fibre

3,5 mg di ferro

24 mg di calcio

62 mg di fosforo

0,05 mg di vitamina B1 o Tiamina

0,09 mg di vitamina B2 o Riboflavina

2 mg di vitamina B3 o Niacina

1 mg di vitamina C

 

Fra i minerali contenuti nel tartufo bianco solitamente troviamo potassio, sodio, magnesio, zinco e rame. Calcolando le dosi ridotte usate, il tartufo bianco ha un valore nutritivo limitato; il valore di questo speciale fungo non è nell’apporto alimentare, ma nel suo profumo.

 

Quando non consumare il tartufo bianco?

A oggi non si conoscono interazioni tra il consumo di tartufo bianco e l’assunzione di medicinali o altre sostanze.

 

Stagionalità del tartufo bianco

Il tartufo bianco si raccoglie tra settembre e dicembre. Non è facilmente reperibile.

 

Eventuali benefici e controindicazioni

Numerosi sono gli eventuali benefici che possono venire dal mangiare tartufo bianco. Pieno di proteine e fibre e povero di grassi, lo possono mangiare persone di ogni età, anche se affetti da problemi cardiovascolari, poiché non contiene colesterolo. Il minimo apporto di carboidrati e zuccheri fa in modo che questo fungo possa venire apprezzato anche da persone affette da diabete. Per poter conservare il suo apporto vitaminico si consiglia di mangiarlo crudo, dal momento che la gran parte delle vitamine si dissolve con le temperature elevate. Non contiene glutine, e quindi lo possono mangiare e apprezzare anche persone affette da intolleranza al glutine o con celiachia.

A oggi non si è a conoscenza di controindicazioni al consumo di tartufo, a parte che non si soffra di allergia specifica.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Tartufo Nero, Scorzone

Tartufo Nero, Scorzone

 

Che cos’è il tartufo nero?

Si tratta di funghi Ascomiceti a forma di tubero che si sviluppano sottoterra vicino alle radici di piante arboree, che danno al tartufo le sostanze nutritive; contemporaneamente il tartufo tramite i suoi sottili filamenti consente alle radici una profonda penetrazione nel terreno. Riconoscibili dal tipico odore penetrante, si usano in gastronomia nella preparazione e nella finitura dei piatti. Le varietà di tartufo più di valore sono il tartufo bianco pregiato e quello nero pregiato. Lo scorzone è un tipo di tartufo analogo nelle sembianze a quello nero però meno di valore.

Il tartufo nero è comune principalmente in Toscana e Umbria, nella Francia del Sud e in Aragona. Ha la scorza nerastra con delle venature rossicce più o meno visibili ed è abbastanza irregolare nella forma (presenta dei bitorzoli). È considerato il più pregevole dopo il tartufo bianco e, a differenza di quest’ultimo che dà il meglio di sé mangiato crudo, sviluppa l’aroma in cottura, sebbene si possa gustare anche crudo. Fra i più noti e lodati tartufi neri troviamo quelli di Norcia e di Spoleto.

Lo scorzone è una specie di tartufo analoga a quello nero però meno di valore – anche se ugualmente apprezzabile e rinomato. Dal colore nero-grigio e molto irregolare esternamente, la polpa bianca interna si inscurisce maturando. Lo scorzone ha un odore tipico: quando arriva a maturazione fa venire in mente la nocciola. Si raccoglie tra giugno e settembre, ragion per cui viene anche denominato “tartufo estivo”. Dal punto di vista delle caratteristiche chimiche e nutrizionali assomiglia molto al tartufo nero pregiato.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali del tartufo nero?

100 grammi di tartufo nero danno circa 31 Calorie e contengono approssimativamente:

76 g di acqua

6 g di proteine

0,5 g di lipidi

0,7 g di carboidrati

tracce di amido

0,7 g di zuccheri

8,4 g di fibre

3,5 mg di ferro

24 mg di calcio

62 mg di fosforo

0,05 mg di vitamina B1 o Tiamina

0,09 mg di vitamina B2 o Riboflavina

2 mg di vitamina B3 o Niacina

1 mg di vitamina C

 

Quando non consumare il tartufo nero?

A oggi non si conoscono interazioni tra il consumo di tartufo nero o di scorzone e l’assunzione di medicinali o altre sostanze.

 

Stagionalità del tartufo nero

Il tartufo nero si raccoglie tra dicembre e marzo, invece lo scorzone tra giugno e settembre. Non sono prodotti facili da trovare.

 

Eventuali benefici e controindicazioni

Molti sono gli eventuali benefici che possono venire dal consumo di tartufo nero. Lo scarso apporto di carboidrati e zuccheri fa in modo che questo strano fungo possa venire apprezzato anche da persone affette da diabete. Ricco di proteine e fibre, povero di grassi e privo di colesterolo, lo possono mangiare senza problemi persone di tutte le età, anche affette da problematiche cardiovascolari e da individui con intolleranza al glutine o con celiachia poiché non contiene glutine.

Ad oggi non si sono state evidenziate controindicazioni al consumo di tartufo nero, a meno che non si soffra di un’allergia specifica.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione medica. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Tè bianco

Tè bianco

 

Che cos’è il tè bianco?

Si tratta di una bevanda che si ricava dall’infusione delle foglie della pianta Camellia sinensis (o Camellia theifera o Thea sinensis) della famiglia delle Teacee. Si coltiva fin dall’antichità in India, Cina e Giappone; ultimamente anche in Indonesia, sul Caucaso, in Africa orientale e nell’America Meridionale. Quando cresce allo stato selvatico il suo sviluppo assomiglia molto a quello di un albero (può arrivare ai due metri di altezza), invece quando lo si coltiva prende un aspetto più simile a un cespuglio basso e ramificato. Le foglie sono sempreverdi e hanno forme differenti. Oggi ci sono molti tipi di tè (fra cui tè bianco, tè nero, tè verde, tè oolong), che si distinguono tra loro per il procedimento di lavorazione, che è il fattore più importante per distinguere il prodotto finito.

Il tè bianco è così denominato perché si ricava selezionando solo i germogli di tè rivestiti di una peluria bianco-argento. Viene prodotto lasciando appassire all’aria le foglie di tè dopo la raccolta. È in parte ossidato (l’ossidazione è una reazione chimica spontanea nelle foglie di tè).

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

Il tè bianco (parzialmente ossidato) ha molte caratteristiche nutrizionali in comune al tè verde (che non subisce ossidazione): dal punto di vista nutrizionale sono ritenuti molto simili. Cento millilitri (circa 100 grammi) di tè verde (infuso fatto con acqua) danno circa una Caloria e contengono approssimativamente:

99 g di acqua

0,22 g di proteine

0,02 mg di ferro

1 mg di magnesio

8 mg di potassio

1 mg di sodio

0,01 mg di zinco

0,3 mg di vitamina C

0,007 m di vitamina B1 o Tiamina

0,06 mg di vitamina B2 o Riboflavina

0,03 mg di vitamina B3 o Niacina

0,005 mg di vitamina B6

 

Il tè bianco include anche buone quantità di caffeina (circa 15 mg ogni 100 ml di infuso): una tazza da 200 ml contiene quindi circa 30 mg di caffeina.

 

Quando non consumare il tè bianco?

A oggi non si conoscono interazioni fra il consumo di tè bianco e l’assunzione di medicinali o di altre sostanze. Visto, però, che il tè bianco contiene caffeina (circa 15 mg ogni 100 ml di infuso), si consiglia di non darlo da bere ai bambini.

 

Reperibilità del tè bianco

Il tè bianco si trova facilmente per tutto l’anno.

 

Eventuali benefici e controindicazioni

Per le sue specifiche caratteristiche nutrizionali il tè bianco è ritenuto il più pregevole dei tè. Nello specifico è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti che hanno sull’organismo numerose azioni benefiche e protettive: infatti sono capaci di minimizzare il danno a carico delle cellule, con effetti antietà e antitumorali.

Apportano inoltre benefici al sistema cardiovascolare in quanto prevengono l’ipertensione, l’aterosclerosi e altre malattie a carico del sistema cardiovascolare. In teoria i polifenoli del tè bianco hanno anche un’azione positiva sulla cute, conservandola giovane più a lungo, mentre rinforza denti e ossa. Numerose ricerche attribuiscono a questo tipo di tè anche delle proprietà antibatteriche e anti-stress. Grazie alla presenza delle metilxantine (come caffeina, teofillina e teobromina) che hanno effetti biologici sugli adipociti, il tè bianco rende più rapido il metabolismo dei grassi, favorendo la perdita di peso.

Riguardo alle controindicazioni, è sempre bene rammentare che il tè bianco contiene della caffeina: se bevuto in quantitativi elevati può causare problemi come ansia, nervosismo e insonnia.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Uova di Gallina

Uova di Gallina

 

Che cosa sono le uova di gallina?

Si tratta del prodotto del ciclo riproduttivo della femmina del Gallus gallus. È uno dei cibi più consumati al mondo.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 grammi di uova di gallina intere danno 128 Calorie suddivise così:

39% proteine

61% lipidi

Nello specifico, in 100 grammi di uova di gallina abbiamo:

77,1 g di acqua

12,4 g di proteine

8,7 g di lipidi, tra cui 3,17 g di grassi saturi, 2,58 g di grassi monoinsaturi e 1,26 g di grassi polinsaturi (0,04 g di acido alfa-linolenico e 0,06 g di acido linoleico)

371 mg di colesterolo

tracce di carboidrati

Tra le vitamine e i minerali, 100 g di uova di gallina danno:

0,3 mg di riboflavina

0,1 mg di niacina

0,09 mg di tiamina

225 µg di vitamina A (retinolo equivalenti); questa quantità cambia decisamente in base al mangime che consumano le galline

210 mg di fosforo

137 mg di sodio

133 mg di potassio

48 mg di calcio

13 mg di magnesio

1,5 mg di ferro

1,2 mg di zinco

5,8 µg di selenio

 

Le uova costituiscono fonte di colina e di luteina/zeaxantina.

 

Quando non consumare le uova di gallina?

Non sono note interazioni fra il consumo di uova di gallina e l’assunzione di medicinali o altre sostanze. In presenza di dubbi è sempre meglio farsi consigliare dal proprio dottore.

 

Stagionalità delle uova di gallina

Le uova di gallina si trovano in commercio tutto l’anno.

 

Eventuali benefici e controindicazioni

Grazie alle loro proprietà nutrizionali, le uova possono collaborare a rimpinguare l’organismo con le vitamine e i minerali di cui ha necessità per soddisfare i fabbisogni delle cellule e per tenere i muscoli in salute (sono origine di proteine di buona qualità). L’alto apporto proteico di questo cibo facilita anche la sazietà, risultando così utile per mantenere il peso forma o per dimagrire. I loro micronutrienti favoriscono anche la promozione del giusto funzionamento del sistema nervoso e di quello immunitario e a difendere la salute della cute e della vista. Inoltre la colina che è contenuta nelle uova collabora alla riduzione dei livelli di omocisteina, molecola collegata a una crescita del pericolo cardiovascolare.

Le uova costituiscono però fonte di dosi alte di colesterolo. Per questa ragione non bisogna mai esagerare nel loro consumo, principalmente dei tuorli.

L’allergia all’uovo è una delle allergie alimentari più comuni tra i bambini.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo delle indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Yogurt

Yogurt

 

Che cos’è lo yogurt?

Si tratta di un cibo ricavato dalla fermentazione del latte con due batteri particolari: lo Streptococcus thermophilus e il Lactobacillus delbrueckii subs. bulgaricus.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 grammi di yogurt da latte intero danno 66 Calorie suddivise così:

23% proteine

53% lipidi

24% carboidrati

 

Nello specifico, in 100 grammi di yogurt da latte intero abbiamo:

87 g di acqua

3,8 g di proteine

3,9 g di lipidi, tra cui 2,07 g di grassi saturi, 0,84 g di grassi monoinsaturi e 0,13 g di grassi polinsaturi (0,05 g di acido alfa-linolenico e 0,08 g di acido linoleico)

11 mg di colesterolo

4,3 g di carboidrati disponibili

4,3 g di zuccheri solubili

Fra le vitamine e i minerali:

1 mg di vitamina C

0,19 mg di riboflavina

0,11 mg di niacina

0,08 mg di vitamina E

0,04 mg di tiamina

38 µg di vitamina A (retinolo equivalenti)

170 mg di potassio

125 mg di calcio

105 mg di fosforo

48 mg di sodio

12 mg di magnesio

0,41 mg di zinco

0,1 mg di ferro

2 µg di selenio

 

Quando non consumare lo yogurt?

Lo yogurt non si deve consumare durante terapie a base di ciprofloxacina o tetracicline. In presenza di dubbi è meglio consigliarsi con il proprio dottore.

 

Stagionalità dello yogurt

Lo yogurt si trova tutto l’anno.

 

Eventuali benefici e controindicazioni

Lo yogurt consente di assorbire le proteine di qualità e gli altri nutrienti esistenti nel latte con una grande digeribilità. La fermentazione è infatti una sorta di pre-digestione del lattosio, che viene tramutato per il 30-40% in galattosio, glucosio e acido lattico. Questo, combinato con la crescita dell’attività dell’enzima lattasi a livello della mucosa dell’intestino e a un rallentamento del passaggio intestinale rispetto al latte, fa dello yogurt un cibo adeguato anche in presenza di intolleranza al lattosio data da mancanza di lattasi. In generale, mangiare lo yogurt si collega al miglioramento del benessere intestinale.

Dal punto di vista nutrizionale lo yogurt è fonte di vitamine amiche del metabolismo e di minerali preziosi per la salute di cuore, ossa e denti. È anche fonte di micronutrienti dalle proprietà antiossidanti.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.