Le alte temperature di questa estate spesso rendono il caldo insopportabile e l’aria condizionata viene in aiuto non solo nelle nostre case, ma anche in ufficio, sui mezzi pubblici e in tutti quei luoghi al chiuso che siamo soliti frequentare.
L’utilizzo dei condizionatori d’aria è un’opportunità per le persone più fragili, gli anziani e i bambini, ma anche i malati che, in questo modo, posso resistere meglio alle ondate di calore. In più, grazie all’utilizzo dei filtri presenti all’interno delle macchine di condizionamento, che devono essere in buone condizioni e ripuliti ogni anno con una manutenzione periodica, il condizionatore purifica l’aria e diminuisce la penetrazione di inquinanti esterni tra le mura dei luoghi al chiuso, riducendo anche il livello di microbi e polveri, nemici di chi soffre di asma o allergie respiratorie.
Va comunque ricordato che, tuttavia, l’utilizzo dell’aria condizionata deve avvenire con parsimonia e ben sapendo che non ci si deve posizionare direttamente a contatto o in prossimità del punto di uscita del getto d’aria fredda. A spiegare il perché è la dott.ssa Daniela Caramma, responsabile del servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa: “Il getto d’aria non deve essere mai diretto e attenzione alla temperatura in un ambiente chiuso che, anche d’estate, occorre non scenda sotto i 24°. Una temperatura più bassa può determinare piloerezione, ovvero l’effetto pelle d’oca, contratture dei muscoli della cute, oltre alla famosa cervicalgia”. Attenzione particolare ad alcune tipologie di pazienti, aggiunge la dott.ssa Caramma: “Chi soffre di artrite reumatoide o artrosi gravi non ecceda con l’utilizzo di aria condizionata perché si rischia di provocare un’infiammazione delle articolazioni con conseguente acuirsi del dolore”.
Una nota, infine, riguarda l’ambiente: un massiccio e continuo utilizzo dell’aria condizionata non fa bene al pianeta, per gli elevati consumi di energia che comporta e, quindi, per l’emissione di inquinanti atmosferici che, nel lungo periodo, peggiorano la qualità dell’aria.