Le protesi monocompartimentali sono protesi del ginocchio di piccole dimensioni, destinate a rivestire solo la parte usurata.
Queste protesi sono dette mininvasive perché si impiantano attraverso incisioni di pochi centimetri, evitando così un’esposizione eccessiva dell’articolazione riducendo così i rischi per il paziente, ottimizzando il controllo del dolore e consentendo quindi una riabilitazione più rapida.
In genere i pazienti sono in grado di alzarsi e camminare con l’aiuto delle stampelle già dal giorno stesso o successivo all’intervento e, dopo un breve periodo di riabilitazione, possono riprendere le attività quotidiane come guidare l’auto.
Vista la poca invasività, questo tipo di intervento prevede un ricovero breve di massimo 3-4 giorni.
Nel caso in cui l’usura coinvolga però più di un compartimento del ginocchio, si parla di artrosi “bi-tricompartimentale”, patologia per cui è indicato l’utilizzo di protesi articolari “totali”.
Rispetto alla protesi monocompartimentale, il recupero post-operatorio è più lento a causa di un’incisione chirurgica più estesa.
Il paziente viene comunque verticalizzato e potrà camminare già dalla prima giornata post-operatoria, ritornando alle attività quotidiane entro 45 giorni dall’intervento.
Anche in questo caso è previsto un ricovero breve di 4-5 giorni durante i quali il paziente viene reso progressivamente autonomo nella deambulazione e istruito sugli esercizi riabilitativi da compiere a domicilio.