Che cosa è la Risonanza Magnetica Mammaria – RMM?
La Risonanza Magnetica Mammaria (RMM) è uno strumento diagnostico molto potente, caratterizzato da elevata qualità dell’immagine, che permette di identificare anche noduli molto piccoli, spesso impalpabili e invisibili con le metodiche tradizionali, studiandone la dinamica di vascolarizzazione. Si tratta di un esame complementare alle tecniche più tradizionali (mammografia ed ecografia), che per le caratteristiche di elevata sensibilità diagnostica non è applicabile a tutte le pazienti ma solo a casi selezionati, secondo un decalogo definito dalle linee guida della letteratura medico scientifica internazionale (vedi box) .
È l’esame più sensibile che esista oggi in ambito senologico.
La RMM viene eseguita con mezzo di contrasto, ad eccezione che nello studio delle protesi
A cosa serve la Risonanza Magnetica Mammaria – RMM?
L’esame di Risonanza Magnetica Mammaria, che rientra in un ampio mosaico diagnostico, offre una diagnosi estremamente accurata in pazienti con requisiti ben precisi. Non si può prescindere infatti dalla RMM nello studio delle giovani donne predisposte geneticamente al tumore mammario, o nel sospetto di malattia plurifocale e pluricentrica, o quando esista una forte discrepanza tra indagini diagnostiche tradizionali e valutazione clinica, e nelle donne con protesi nel sospetto di rotture della protesi stessa. La RMM permette infatti di identificare i noduli tumorali maligni in quanto questi sono diversamente vascolarizzati (perfusi dal sangue) rispetto al normale tessuto mammario ed ai noduli benigni. Questo consente di identificare e caratterizzare il tumore mammario quando è ancora di piccole dimensioni e, magari, non visualizzabile attraverso mammografia ed ecografia.
Durata dell’esame
L’esecuzione è semplice, non utilizza i raggi X, e dura mediamente 15 minuti.
Come si esegue la Risonanza Magnetica Mammaria – RMM?
L’esame si avvale dell’utilizzo di una particolare bobina, un accessorio pensato appositamente per il seno, che abbraccia entrambe le mammelle per avere una migliore risoluzione spaziale. L’utilizzo di un campo di vista dedicato per ogni singola mammella permette un’ottima valutazione morfologica delle lesioni fornendoci una panoramica completa del seno.
Norme di preparazione
Nel caso di esame effettuato con mezzo di contrasto, la paziente deve presentarsi con l’esame della creatinina e deve essere a digiuno da 6 ore.
Controindicazioni, rischio ed effetti collaterali
Le controindicazioni sono quelle da seguire per un qualsiasi esame di risonanza magnetica, quindi la Risonanza Magnetica Mammaria non può essere effettuata se la donna ha un pacemaker o una qualche protesi metallica.
Non può essere effettuata se le pazienti hanno un espansore mammario, prima quindi di avere una protesi mammaria definitiva.
Le indicazioni principali per l’esame di Risonanza Magnetica Mammaria secondo le linee guida definite della letteratura medico scientifica internazionale:
- donne a elevato rischio genetico-familiare per carcinoma mammario;
- ricerca di carcinoma primitivo occulto metastatico di sospetta origine mammaria, con esami tradizionali negativi;
- ricerca di multicentricità, multifocalità, bilateralità, in caso di neoplasie già diagnosticate con tecniche tradizionali e candidate a chirurgia conservativa (quadrantectomia);
- valutazione di neoplasie mammarie trattate con chemioterapia neoadiuvante;
- follow up dopo chirurgia conservativa, per discriminare tra recidiva o tessuto cicatriziale;
- valutazione di donne con protesi;
- discrepanza tra indagini e/o difficoltosa interpretazione di indagini diagnostiche tradizionali (ecografia e mammografia).