Oxibato sodico
S’impiega per trattare la cataplessia e per contenere il senso di sonnolenza diurna in chi soffre di narcolessia.
Che cos’è l’Oxibato sodico?
Si tratta di un agente depressivo del sistema nervoso centrale.
Come si assume l’Oxibato sodico?
Viene solitamente somministrato per via orale. L’assunzione deve avvenire a stomaco vuoto – almeno 2 ore dopo un pasto – preferibilmente quando si è già coricati. L’azione può difatti essere molto rapida. Dopo la prima dose ne deve essere assunta una seconda, tra le due ore e mezza e quattro ore più tardi.
Effetti collaterali dell’Oxibato sodico
Il suo improprio impiego può causare convulsioni, problemi respiratori, perdita di coscienza e addirittura decessi.
Se utilizzato correttamente può comunque rallentare o bloccare la respirazione. Può altresì essere associato ad effetti indesiderati come:
capogiri
tremori vari
bagnare il letto
senso di nausea
conati di vomito
scariche di diarrea
È importante rivolgersi immediatamente ad un medico in caso di:
rash
prurito
sintomi depressivi
stato di agitazione
pensieri insoliti o spiacevoli
istinti suicidi
gonfiore a volto, occhi, labbra, lingua o gola
difficoltà a respirare o deglutire
senso di pesantezza o oppressione al petto
allucinazioni
grave confusione
sintomi convulsivi
sonnambulismo
strani comportamenti notturni
Avvertenze
Nel corso della cura con oxibato sodico non bisogna assumere alcolici o medicinali per dormire poichè la combinazione potrebbe essere letale.
È inoltre raccomandabile evitare medicinali che possono causare sonnolenza o rallentare la frequenza del respiro (ad esempio farmaci contro le allergie, miorilassanti, narcotici, anticonvulsivanti o psicofarmaci).
E’ infine sconsigliato a chi soffre di carenza di succinico semialdeide deidrogenasi; in caso di malattie cardiache, ipertensione o disturbi renali durante la cura potrebbe invece essere necessario seguire una dieta a basso contenuto di sale.
Prima di impiegarla è sempre importante informare il medico:
circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali, ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza
dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare divalproex sodico, miorilassanti, anticonvulsivanti, medicinali contro le allergie, narcotici, sedativi e psicofarmaci)
se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di disturbi cardiaci, pressione alta, depressione o malattie psichiatriche, problemi respiratori, apnee del sonno, malattie renali o epatiche
se si russa
se si ha un pregresso di alcolismo o di abuso di droghe
in caso di donne gravide o in fase di allattamento
Il suo impiego non deve essere mai interrotto improvvisamente o senza previo consulto medico.
È un farmaco che può causare dipendenza.